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SUL TERZO MANDATO È GUERRA APERTA TRA LEGHISTI E MELONIANI  – LA DESTRA VA IN PEZZI IN FRIULI VENEZIA GIULIA, DOPO CHE FDI HA DECISO CHE IL GOVERNO IMPUGNERA’ LA LEGGE CHE PERMETTE UN TERZO MANDATO NELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE, SBARRANDO LA STRADA AL GOVERNATORE LEGHISTA, MASSIMILIANO FEDRIGA (OLTRE A QUELLO DEL TRENTINO, MAURIZIO FUGATTI): GLI ASSESSORI DEL CARROCCIO E DI FORZA ITALIA LASCIANO LE DELEGHE PER PROTESTA CON FDI – FEDRIGA È PRONTO ALLA BATTAGLIA: “LE REGIONI A STATUTO SPECIALE HANNO UN’AUTONOMIA ESCLUSIVA SULLE COMPETENZE ELETTORALI” – IL RUOLO DEL MINISTRO CALDEROLI…

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Estratto dell’articolo di Gloria Bertasi e Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

massimiliano fedriga sul palco di pontida foto lapresse

Colpo di scena. A meno di 24 ore dal prevedibile impallinamento in Consiglio dei ministri del terzo mandato per i governatori delle Regioni autonome, in Friuli-Venezia Giulia gli assessori della Lega, della lista Fedriga e di Forza Italia hanno restituito le deleghe.

 

Se non è crisi, ci manca un soffio: il governatore Massimiliano Fedriga si è preso 48 ore di riflessione, in attesa di incontrare domani a Venezia la premier Giorgia Meloni. La vicenda nasce da una polemica sull’ospedale di Pordenone, inaugurato in ampio anticipo sull’effettiva apertura.

 

MAURIZIO FUGATTI E MATTEO SALVINI

Cosa che ha spinto il ministro Luca Ciriani di FdI, da Pordenone, a una dura intervista che è stata il casus belli. I leghisti smentiscono categoricamente, ma è difficile non vedere un nesso con la legge trentina per il terzo mandato del governatore che oggi potrebbe essere impugnata dal governo sbarrando la strada anche a Fedriga.

 

[…]  La possibilità per il governo di impugnare la legge sul terzo mandato dei governatori delle Regioni a Statuto speciale scade proprio oggi. E, ed ecco un altro motivo di curiosità, il provvedimento dovrebbe essere presentato nientemeno che da Roberto Calderoli nella sua veste di ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.

 

massimiliano fedriga giorgia meloni

L’uomo che è il simbolo e l’incarnazione di tutte le stagioni autonomistiche della Lega, dovrebbe accompagnare al patibolo una legge di una Regione autonoma come il Trentino, proposta per giunta da un governatore leghista come Maurizio Fugatti.

 

Il problema è che gli alleati di governo sono arcinemici del terzo mandato. Già respinto per le Regioni ordinarie, con bocciatura confermata dalla Corte costituzionale. L’ostilità di Forza Italia ai «governatorati a vita» è sempre stata detta a chiare lettere.

 

Per Fratelli d’Italia, ieri lo ha ribadito Galeazzo Bignami: «Nella proposta di legge sul premierato – ricorda il capogruppo alla Camera – abbiamo introdotto il limite di due mandati e la Corte Costituzionale ha affermato che si tratta di un principio fondamentale». E, vista appunto la sentenza, «ritengo che il limite debba essere applicato in tutte le Regioni».

 

roberto calderoli - atreju - foto lapresse

Simmetricamente opposta l’opinione di Fedriga: «Penso che le Regioni a Statuto speciale abbiano un’autonomia esclusiva sulle competenze elettorali. L’autogoverno delle speciali, e anche l’organizzazione dell’autogoverno è decisa dalla Regione. Mi pare l’interpretazione più corretta della sentenza della Consulta».

 

Fatto sta che da giorni tutta l’attenzione era concentrata su Roberto Calderoli. In molti si attendono per oggi un colpo ad effetto del machiavellico ministro. Il quale, fino a ieri, sull’argomento non ha proferito una sillaba. […]

 

giorgia meloni galeazzo bignami meme by edoardo baraldi

 In realtà, a Venezia dove tutti i governatori sono riuniti per il Festival delle Regioni, il ministro si è limitato a dire che in Cdm porterà la sua «linea difensiva. Per cui il Trentino, come tutte le Regioni a Statuto speciale, può definire il numero dei mandati. E lo Stato non può intervenire».

 

Insomma, la miccia è accesa. I maliziosi osservano che Fedriga, non avendo raggiunto la metà del secondo mandato, se cadesse oggi potrebbe ricandidarsi. Ma c’è chi precisa: «Solo se fosse sfiduciato».

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