
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
Lancio stampa da "Panorama"
1 - MARINA BERLUCONI: "IL PROCESSO RUBY Ã UNA FARSA. CONTRO MIO PADRE C'Ã UN ATTACCO CONCENTRICO, UN ASSEDIO".
"Il processo Ruby? Quello non è un processo, è una farsa che non doveva neppure
cominciare. Le presunte vittime negano, o addirittura accusano l'accusa. I testimoni dei
presunti misfatti non ne sanno nulla. Di prove neppure l'ombra". Lo sostiene Marina
Berlusconi, presidente di Fininvest e di Mondadori, in una intervista che il settimanale
Panorama pubblicherà nel numero in edicola da domani.
"Hanno lavorato per anni, hanno accumulato lo sproposito di 150 mila intercettazioni, hanno raccolto quintali di verbali, hanno vivisezionato in modo morboso e vergognoso la vita di mio padre e tutto per realizzare non un processo, ma una fiction agghiacciante ad uso e consumo di media molto compiacenti. Certi interrogatori, nella loro sconcertante insistenza, facevano pensare ben più al voyeurismo che alla ricerca della verità . Finirà tutto in una bolla di sapone, come sempre, ma all'associazione della gogna non importa nulla di come andrà a finire, interessa solo la condanna mediatica. E, quando il teorema dell'accusa crollerà , quale interdizione dovrebbe essere chiesta per coloro che hanno costruito questa montatura infernale?
Marina Berlusconi parla di "un attacco concentrico. Un assedio. L'obiettivo è chiaro:
colpire una volta di più mio padre, come politico, come imprenditore, ma anche nella sua
dignità di uomo. E, una volta di più, per colpire Silvio Berlusconi non si fermano neppure
davanti al rischio di fare danni gravi, molto gravi, all'intero Paese».
Marina Berlusconi parla anche del processo Unipol, di quello per i diritti Mediaset, e
degli "attacchi al patrimonio". Cita "quell'esproprio da 564 milioni per la vicenda del Lodo
Mondadori" e aggiunge: "Per chi avesse ancora dei dubbi sull'aria che tira nel palazzo di
giustizia di Milano, c'è anche la sentenza sul divorzio di mio padre. La cifra fissata mi pare
dimostri come ogni senso della realtà e della misura sia stato ampiamente superato".
Alla domanda su che cosa si attende dai processi in corso e dalle sentenze che arriveranno, Marina Berlusconi risponde: "Posso dirle quel che dovrei attendermi. Una cosa soltanto. Giustizia".
"Tutto quel che mio padre ha dovuto subire e sta subendo mi fa star male", è invece la sua
risposta su che cosa l'ha ferita di più in questi anni. "Ma c'è una cosa, una in particolare.
Ed è la distanza siderale fra quello che lui è e il modo in cui in tanti cercano di dipingerlo.
Sui giornali, in tv, in certe aule di Tribunale. Quando vedo personaggi che di Silvio Berlusconi hanno fatto la loro spesso redditizia ossessione descrivere mio padre in un modo che non c'entra nulla, ma proprio nulla con quello che lui è veramente, sento tutto il peso di un'ingiustizia inaccettabile, ma provo anche una gran rabbia, la rabbia dell'impotenza, perché da questa ingiustizia è molto difficile difendersi".
2 - MARINA BERLUSCONI: "L'INCERTEZZA DEL DIRITTO PUÃ DISTRUGGERE IL PAESE"
"Ã mostruoso il solo pensare che il destino del Paese passi per le mani di un gruppo di
magistrati spalleggiati da qualche redazione e qualche arruffapopoli". Lo afferma Marina
Berlusconi, presidente di Fininvest e di Mondadori, in una intervista che verrà pubblicata
sul numero di Panorama da domani in edicola. E aggiunge: "Sbaglia chi pensa che oggi la
questione riguardi solo le vicende giudiziarie di mio padre. No, quello della giustizia malata
è un problema che tocca direttamente la vita quotidiana di ciascuno di noi. L'incertezza
del diritto può distruggere un Paese".
Alla domanda se non teme di essere accusata di voler delegittimare la magistratura,
Marina Berlusconi risponde: "Qui nessuno si sogna di criticare la magistratura, qui stiamo
parlando di un gruppo non ampio di magistrati, a cominciare da una pattuglia di procure,
che sono, quelle sì per davvero, procure ad personam. E poi, è proprio il comportamento
di certe toghe a minare la credibilità della magistratura".
"L'indipendenza della magistratura è un principio costituzionale sacrosanto" aggiunge. "Il
problema è che è stato usato per cancellare altri principi, altrettanto fondamentali. Si è fatto scempio dei più elementari diritti della persona: il diritto al rispetto della propria dignità , ad una privacy, a non vedersi linciati sui media prima ancora non dico di una sentenza, ma di un processo...
Hanno imposto un meccanismo in cui sono saltati tutti i confini tra personali opinioni di tipo morale, valutazioni di tipo politico, verdetti giudiziari. Ã un meccanismo diabolico, dove rischi di trovarti in totale balia dei personalismi e dei protagonismi di certe toghe. Che a volte sembrano proprio aver dimenticato quel che dovrebbero essere: servitori della giustizia, e non "giustizieri" in nome di qualche fanatismo ideologico".
3 - MARINA BERLUSCONI ANNUNCIA: LA FININVEST CITA IN GIUDIZIO ANTONIO INGROIA
La Fininvest si appresta a citare in giudizio Antonio Ingroia per le dichiarazioni del magistrato sulla società . Lo anticipa Marina Berlusconi in una intervista che il settimanale
Panorama pubblica nel numero in edicola domani. "Questo signore - dice la presidente
di Fininvest e di Mondadori - si permette di descrivere la Fininvest come una società che
ha riciclato capitali mafiosi. E lo fa ignorando, o addirittura manipolando, i risultati dei
processi nati dalle sue stesse inchieste, i quali non hanno potuto che dimostrare l'assoluta
inconsistenza di ipotesi simili.
Firmerò personalmente l'atto di citazione nei suoi confronti che gli avvocati stanno ultimando. Il tentativo di riproporre la storia del nostro gruppo come quella di un gruppo di malfattori è degno dei peggiori regimi. Abbiamo sempre rispettato nel modo più totale le regole. Siamo una delle realtà imprenditoriali più significative del Paese. Negli ultimi vent'anni abbiamo pagato più di 9 miliardi di euro di tasse, ne abbiamo investiti 27, diamo lavoro a quasi 20 mila persone. à troppo chiedere un po' di rispetto, che poi non è altro che il semplice rispetto della verità ?".
4 - MARINA BERLUSCONI: "UNO DEI PIÃ GRAVI ERRORI DELLA SINISTRA Ã AVER RINUNCIATO A FARE POLITICA." E SU GRILLO E I GRILLINI: "SONO IL NULLISMO, UN GRUPPO DI DILETTANTI, O REPLICANTI, ALLO SBARAGLIO".
"Uno dei più gravi errori della sinistra, che mi pare stia pagando a carissimo prezzo è
stato proprio quello di aver rinunciato a fare politica, ad affrontare l'avversario sul terreno
della politica", dice Marina Berlusconi nella lunga intervista che Panorama pubblicherÃ
nel numero in edicola da domani.
E rispondendo ad una domanda sull'"antiberlusconismo" sottolinea: "La sinistra ha preferito illudersi che altri provvedessero, in altri modi. Si è consegnata così alle procure e a determinati gruppi editoriali, ma ha fatto anche di più: ha perfino inseguito un ex comico che straparla di golpe, sperando che fosse lui a toglierle finalmente le castagne dal fuoco. Sia chiaro, una sinistra così non è un bene per nessuno: prima torna la politica, la buona politica, e meglio è. Almeno questo, per quel che vale, è il mio auspicio".
A proposito del Movimento 5 Stelle, Marina Berlusconi afferma: "Per Grillo e i suoi guardiani della rivoluzione parlerei di nullismo, con l'antiberlusconismo e con il loro essere antitutto tentano di mascherare il nulla assoluto di programmi e proposte. La politica avrà mille colpe, ma non può finire nelle mani di un gruppo di dilettanti, o replicanti, allo sbaraglio. Certo, se poi i replicanti dimostrano di avere un'anima e un portafoglio, e se l'antipolitica va subito a impantanarsi nelle questioni più "terrene" della politica, rimborsi spese e diarie, beh, chissà che non ci siano presto sorprese.
5 - MARINA BERLUSCONI: "DE BENEDETTI COSTRUISCE LE SUE FORTUNE SULLE SFORTUNE ALTRUI"
"Certo che vedere De Benedetti dare lezioni di imprenditorialità ... Proprio lui, con le
macerie industriali che si è lasciato alle spalle... Altro che imprenditore: lui era e resta un
inarrivabile prenditore, il numero uno di quel capitalismo cannibale che pensa solo ad
arricchirsi senza dare nulla in cambio, anzi, costruisce le sue fortune sulle sfortune altrui."
Lo sostiene Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori, in una intervista
che il settimanale Panorama pubblicherà nel numero in edicola domani, alla richiesta di
commentare le affermazioni di De Benedetti, secondo il quale Silvio Berlusconi sarebbe
non un imprenditore ma un impresario. All'intervistatore che le fa notare come De Benedetti sponsorizzi Matteo Renzi alla leadership del Pd, Marina Berlusconi replica: "Sono questioni che non mi riguardano. Anche se, visto com'è andata a finire per tutti quelli che finora hanno ricevuto l'investitura dell'Ingegnere, fossi in Renzi magari qualche scongiuro lo farei".
6 - MARINA BERLUSCONI: "NESSUNA PERSONA DI BUON SENSO PUÃ TIFARE PER L'INSTABILITÃ"
"Mio padre è stato molto chiaro. Non ce la faranno. Non la si darà vinta ai signori della
guerra, ad un sistema che da vent'anni paralizza l'Italia e su questa paralisi ha costruito
le sue carriere e le sue fortune". Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori,
risponde così, in una intervista che Panorama pubblicherà nel numero in edicola domani,
alla domanda se ritiene che le recenti iniziative della magistratura possano far saltare gli
accordi di governo.
"Credo - dice ancora - che nessuna persona di buon senso possa tifare per l'instabilità . A
maggior ragione chi di mestiere fa l'imprenditore. E, mi lasci aggiungere, se oggi, tra mille
difficoltà , la politica tenta di superare le barricate e di garantire governabilità e stabilità ,
un grandissimo merito va proprio a mio padre. Con un atteggiamento molto responsabile
e leale, più di tanti altri si è speso e si sta spendendo".
Sul governo Letta, Marina Berlusconi afferma: "Di fatto non ha ancora cominciato ad operare,
verrà giudicato dai risultati. Quel che è certo è che abbiamo bisogno di scelte, e scelte
veloci. Anche se sappiamo bene che non tutto dipende da noi, i vincoli dell'Europa sono
pesanti. à in Europa che il governo si giocherà una partita decisiva. Che questo rigorismo
a senso unico non ci porti da nessuna parte è ormai evidente.
Guardiamo a quel che sta succedendo nel resto del mondo. Di ricette alternative ce ne sono. Pensi per esempio agli Stati Uniti, e, su un piano ben più radicale, anche al Giappone. à presto per dare un giudizio, bisognerà vedere come andrà nel medio-lungo termine, ma qualche primo risultato
positivo mi pare ci sia. E in ogni caso, anche se di formule magiche non ne esistono, resta
il fatto che economie molto importanti hanno rifiutato la linea del rigore ad ogni costo".
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