DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per la Repubblica
Il Cencelli populista è un risiko a due in cui la Lega si prepara a difendere i ministeri destinati ai riflettori più luminosi, Economia e Interni, mentre i Cinquestelle si apprestano a piantare la bandiera del Movimento su Palazzo Chigi […]. Questo schema, in realtà, passa dal fallimento del patto su Paolo Savona. Se l' economista dovesse capitolare, ecco appunto pronto il piano B. Il ministero dell' Economia finirebbe nelle mani di Giancarlo Giorgetti, mentre il sottosegretario plenipotenziario alla Presidenza del Consiglio diventerebbe Vincenzo Spadafora. A lui […] toccherebbe anche la pesantissima delega ai Servizi.
GIANCARLO GIORGETTI VINCENZO SPADAFORA
[…] Per se stesso Matteo Salvini non ha dubbi, vuole gestire la campagna elettorale permanente dal Viminale […]. Un trampolino verso la celebrità che intende sfruttare anche Di Maio, costretto al doloroso passo indietro dalla premiership. Per lui è già pronto un dicastero monstrum che accorpa il Lavoro e lo Sviluppo economico […]. Il Colle è pronto a soddisfare le richieste del capo politico di M5S, avendo sempre sostenuto la necessità di una forte impronta politica nel governo. Ancora in bilico, invece, la doppia nomina di vicepremier dei fondatori dell' asse populista.
Il Quirinale, si diceva. Non è un mistero che Giampiero Massolo, una vita spesa tra diplomazia e Palazzo Chigi, attuale presidente di Fincantieri, sia il nome preferito dal Colle per riempire la delicata casella della Farnesina. Di Maio ha offerto la massima disponibilità, la Lega non è contraria. Il problema è tutto interno alla galassia grillina, dove le resistenze dei fan della "linea Di Battista" mettono in imbarazzo il leader.
L' alternativa, però, suona ancora più indigeribile: Enzo Moavero Milanesi, già ministro nel governo Monti e garanzia certificata di europeismo. Se Massolo dovesse reggere, allora, Moavero si troverebbe in ballottaggio per il ministero degli Affari europei proprio con Paolo Savona […].
E sempre nel Movimento si registra un altro caso spinoso, che ruota attorno alla casella delle Infrastrutture. In un primo momento correva per quella poltrona Laura Castelli, adesso però dirottata sulla delega per la Pubblica amministrazione. Al suo posto potrebbe finire il marchigiano Mauro Coltorti […]. È il "fanta-ministro" già scelto dai grillini per questo dicastero. A rallentare la sua corsa sono però gli appetiti leghisti. Per Giancarlo Giorgetti, se dovesse fallire l' ascesa all' Economia. Oppure per Marco Corsini, avvocato dello Stato e commissario alla Pedemontana, consigliato dal governatore veneto Luca Zaia a Salvini.
Sempre a proposito di "fanta-ministri", Di Maio ha bisogno di imporre il maggior numero di queste figure nel governo reale. Oltre al nome di Alfonso Bonafede, considerato blindato per la Giustizia, c' è quello di Elisabetta Trenta per la Difesa. Il problema è che il nome potrebbe non superare il vaglio del Colle.
Il resto della squadra è un ping pong di proposte leghiste e grilline […]. All' ex direttore di Sky Tg24 e attuale deputato del Movimento, Emilio Carelli, verrebbe riservata la poltrona di ministro dei Beni Culturali. Una nota a margine, infine: Silvio Berlusconi voterà contro questo esecutivo. E dall' opposizione reclamerà per Forza Italia la guida diretta della Vigilanza Rai per Paolo Romani […].
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