meloni trump g7 canada

HANNO MESSO IN PANCHINA GIORGIA MELONI! AL G7 IN CANADA IL BILATERALE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA CON TRUMP AVVIENE SU UNA PANCHINA TRA GLI ACERI – LA SORA GIORGIA CAMMINA SULLE UOVA PER NON SCONFESSARE L’INTERVENTISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO SULL’IRAN (“L'OBIETTIVO È IMPEDIRE CHE TEHERAN ABBIA L'ATOMICA. FINCHÉ QUESTA MINACCIA ESISTE, ISRAELE HA DIRITTO A MUOVERSI”) – L’ALTOLA’ SULLA PROPOSTA TRUMPIANA DI DARE A PUTIN IL RUOLO DI MEDIATORE NELLA CRISI MEDIORIENTALE: "AFFIDARE A UNA NAZIONE IN GUERRA LA MEDIAZIONE DI UN CONFLITTO NON MI PARE L'IDEA MIGLIORE” – E SUI DAZI…. - VIDEO

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https://tg24.sky.it/mondo/video/2025/06/17/g7-canada-il-bilaterale-tra-trump-e-meloni-1017687

 

Tommaso Ciriaco per "la Repubblica" - Estratti

 

meloni trump g7 canada

Piove. Il G7 canadese è appena concluso. Giorgia Meloni esce a conversare con i cronisti. E racchiude il senso della linea italiana nella crisi tra Israele e Iran. «C'è un convergenza nel summit sul Medio Oriente.

 

Siamo tutti impegnati per la pace. E pensiamo che la principale fonte di instabilità sia Iran: non può dotarsi di un'arma nucleare. Se lo facesse, sarebbe una minaccia non solo per gli israeliani, ma per tutti noi».

 

È forse il passaggio più forte, quello che assorbe l'equilibrismo diplomatico richiesto alla premier per non sconfessare il probabile interventismo di Donald Trump, la linea dura del tedesco Friedrich Merz e i dubbi di Emmanuel Macron.

 

Sul cancelliere che ha sostenuto l'azione di Tel Aviv ammettendo che sta facendo «il lavoro sporco per tutti noi», la presidente del Consiglio sostiene infatti: «Siamo tutti per una de-escalation.

 

meloni trump g7 canada

Penso intendesse dire che c'è una minaccia, lo sappiamo e va disinnescata con la negoziazione». A suo avviso, infatti, la pressione militare esercitata in queste ore potrebbe determinare una svolta: «È possibile che oggi scenario cambi e si arrivi a negoziazioni».

 

Meloni non si differenzia troppo neanche da Macron, che aveva invece sconsigliato avventure belliche per determinare un cambio di regime: «Anche per me lo scenario migliore sarebbe che l'oppresso popolo iraniano si liberi da solo, ma bisogna fare il possibile con le condizioni date. Bisogna fare il pane con la farina che abbiamo. L'obiettivo è impedire che Teheran abbia l'atomica. Finché questa minaccia esiste, Israele ha diritto a muoversi».

 

meloni trump g7 canada

Tutto, però, è appeso come sempre alle mosse imprevedibili di Donald Trump, alle sue sterzate improvvise. Meloni non intende entrare in rotta di collisione, anzi: si tiene alla larga da ogni polemica con lui. E pur parlando di un G7 «assai complesso», non rivolge critiche alla scelta del tycoon di lasciare anzitempo il vertice.

 

Una linea rossa, però, intende fissarla: la difesa delle ragioni dell'Ucraina e l'opposizione alla proposta trumpiana di affidare a Vladimir Putin il ruolo di mediatore nella crisi mediorientale.

 

«È una possibilità che dalle interlocuzioni di questi giorni non mi pare ci fosse, non c'è disponibilità da parte di nessuno.

 

E comunque, l'opzione non è sul tavolo, perché affidare a una nazione in guerra la mediazione di un conflitto non mi pare l'idea migliore». L'Italia, comunque, sosterrà le ragioni di Kiev e la «pressione su Mosca attraverso le sanzioni».

 

meloni trump g7 canada

Sui dazi, invece, Meloni ha discusso anche con Trump il giorno precedenti. Pochi minuti, prima di cena. Su una panchina a pochi passi dal salone delle cene del Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge.

 

Fotografia efficace, perché l'incontro informale è stato inseguito e incassato poco prima del rientro anticipato del Presidente americano a Washington. Eppure, la situazione è complessa, la trattativa tra Washington e Bruxelles arranca. La presidente del Consiglio mostra comunque ottimismo, rivendicando un ruolo di ponte di Roma. «C'è una negoziazione in corso. Si continua a parlare e a cercare delle soluzioni. C'è un dialogo sereno e aperto, il negoziato sta andando avanti».

 

L'ultimo ragionamento riguarda il progetto italiano di presentare una proposta per un cessate il fuoco a Gaza. «È necessario», dice a Trump.

 

«È il momento giusto, la finestra di opportunità da sfruttare», ribadisce.

 

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donald trump e giorgia meloni vertice bilaterale improvvisato al g7 di kananaskis 2FOTO DI GRUPPO AL G7 DI KAnanaskis IN CANADA

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