
DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN…
MENTRE TRUMP APPARECCHIA LA PACE A MISURA DI PUTIN, L’EUROPA BATTE UN COLPO CONTRO MOSCA – I MINISTRI DEGLI ESTERI DELL’UE APPROVANO LO STOP TOTALE AGLI ACQUISTI DI GAS RUSSO, UNA MISURA CHE SI ARTICOLERÀ IN TRE FASI TRA IL 2026 E IL 2027 – IL GOVERNO MELONI TEME PERO’ CHE I PREZZI DELL’ENERGIA SALGANO: UN GROSSO PROBLEMA PER UN PAESE CHE PATISCE IL COSTO DELL'ENERGIA TRA I PIÙ ALTI IN EUROPA – AL CONSIGLIO EUROPEO DI GIOVEDI’ I 27 PAESI CERCHERANNO UN DIFFICILE ACCORDO PER L'UTILIZZO DEI BENI RUSSI CONGELATI A FAVORE DI KIEV: LA MISURA RISCHIA DI ESSERE UN SEGNALE NEGATIVO PER TUTTI GLI INVESTITORI STRANIERI…
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per "la Repubblica"
L'Europa non vuole mettersi di traverso rispetto alle trattative tra Trump e Putin sull'Ucraina ma nello stesso tempo non intende cedere a Mosca. Ieri allora è stato dato il primo via libera allo stop totale agli acquisti di gas russo.
La proposta, che dovrebbe diventare operativa a fine anno dopo l'approvazione del Parlamento europeo, si articola in tre fasi: dal primo gennaio 2026 sarà vietato firmare nuovi contratti, gli accordi a breve termine già in corso dovranno terminare entro il 17 giugno 2026, mentre quelli a lungo termine entro il 31 dicembre 2027.
Contro questo schema si sono schierate Ungheria e Slovacchia, i due Paesi guidati da governi sovranisti e molto vicini al Cremlino. Anche se entrambi, non avendo accesso al mare, hanno oggettive difficoltà nel reperire fonti alternative.
[...] Sta di fatto che l'addio all'"oro azzurro" della Russia è ormai definitivo. Segno che l'Unione non abbasserà la pressione su Mosca. L'Italia, che pure ha detto sì al provvedimento, non ha nascosto qualche perplessità soprattutto in riferimento al rischio che i prezzi possano salire. Un problema non da poco per un Paese che presenta il costo dell'energia tra i più alti in Europa. [...]
donald trump e ursula von der leyen
Ieri i ministri degli Esteri hanno anche dichiarato il loro consenso all'uso dei beni russi congelati. La questione verrà trattata giovedì prossimo dal Consiglio europeo. I leader dovranno mettersi d'accordo sulla formula tecnico-giuridica.
Il timore che appaia un esproprio, come sottolineato più volte dalla Bce, rappresenterebbe un segnale negativo per tutti gli altri investitori stranieri. Al momento si tratterebbe dunque di una sorta di "caparra" sul pagamento dei danni di guerra provocati dalla Russia.
«Oggi – ha detto l'Alto Rappresentante per la politica estera Ue, Kaja Kallas – abbiamo registrato ampio sostegno sugli asset russi immobilizzati, dobbiamo finalizzare il lavoro tecnico-legale questa settimana». Anche su questo punto, però, i dubbi più o meno celati permangono. Per l'Italia, ad esempio, sono giuridici. Per l'Ungheria sono politici.
[...]
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
In effetti proprio questa minaccia è stata lanciata dall'ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, nei confronti del nostro Paese: «La complicità dell'Italia in un reato finanziario di questa portata, in quello che sarebbe il furto del secolo, rischia di compromettere in modo sostanziale, per molti anni a venire, la possibilità di ripristinare la cooperazione con la Russia».
Tutti nodi che saranno trattati dopodomani dai leader. Che stanno valutando anche il via libera al 19esimo pacchetto di sanzioni (quello che prevede tra l'altro il bando dei "giganti" dell'energia come Rosneft e Gazprom). Il confronto in corso sull'insieme delle misure, però, a questo punto si sta trasformando in una discussione sull'opportunità di accendere subito il disco verde.
La preoccupazione è che la Casa Bianca possa accusare l'Ue di boicottare il piano di pace in Ucraina. Mentre l'obiettivo del Vecchio Continente è di farlo naufragare senza partecipare al naufragio come è accaduto dopo il vertice in Alaska. Gli europei sono ancora convinti che il presidente russo non voglia una pace "giusta" ma prepara altri attacchi in Europa. [...]
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