DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
Denise Pardo per "l'Espresso"
AGENDA DC
Aria di Palazzo, aria Dc."Clemente è" ri-diventato simpatico, no, no "simpaticissimo". Un'agitazione, un fermento, un subbuglio: i salotti romani si ri-posizionano previdenti in vista del post. "Mastella va riletto", si conviene. Mezzo Tg1, invece, ha già scaldato i motori: ce l'hai il cellulare di Robertino Rao, l'onorevole più vicino a Pier Ferdinando Casini? La mail di Enzo Carra sarà sempre quella? E chi li ha, esibisce gli antenati tesserati scudo-crociato. Dal centro-sinistra o destra il passo è breve.
COLLE FATATO
Casini è già dato, mille anni dopo Giorgio Napolitano ovvio, come il papabile più gettonato per il Quirinale e chissà che impronta il settennato della first lady Azzurra. In auge sempre per il toto-Colle Beppe Pisanu, e siamo lì, Balena bianca qualche anno prima. Alle signore piace molto Bruno Tabacci, ha un rap da sempre"sono democristiano". Pure Antonio Di Pietro intervistato quest'estate, il suo naso è come un rock, ha già svelato nobili lombi democristiani, suo padre Giuseppe, contadino, due tessere, una Coldiretti, una della Dc: "Vengo da lì, dai cattolici, dai moderati. Ho studiato in seminario. Non sono un uomo di sinistra". Ecco qua, ipse dixit, torna il Dc Pride.
VECCHIE VOLPI
Visto il fallimento dell'era post democristiana, il Paese sotto l'abracadabra di un poker di gatti e di volpi, si torna a casa e che casa. Il fenomeno più interessante è quello dei vecchi laici trasformati in neo democristiani o come minimo neo segnati dai padri fondatori. Il ministro Maurizio Sacconi? Folgorato da Don Sturzo che lo ispira e ne fa un saggista.
Corrado Passera si fa largo tra le sottane del forum cattolico di Todi. Il pre leader Luca di Montezemolo nella lettera a "Repubblica" parla di governo di salute pubblica, e non si riferisce alla rivoluzione francese ma agli anni Settanta della potenza democristiana. Il "Corriere della Sera", visto il vuoto lasciato dal quotidiano il "Popolo", ci pensa lui a preparare la biblioteca per l'apprendista democristiano: Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi, Giuseppe Dossetti. L'abc per la Dc.
IERVOLINO STYLE
Anche la moda ricorda e fa la sua parte. Di gran voga le polacchine, scarpe con stringhe alla maniera di Tina Anselmi, madre della patria. Gli imprimé della stagione: tali e quali i prediletti da Franca Falcucci, negli anni Ottanta ministro della Pubblica Istruzione, matrioska Dc non propriamente ossuta. Le borsette con chiusura metallica e sagoma a bombola di gas sembrano quelle dell'icona Rosa Russo Iervolino, unica donna ministro dell'Interno in Italia e poi si osi dire che la Dc è un partito reazionario.
A proposito di gas, si cosparge il capo di cenere Giuseppe Vacca, il meglio del Pci-Pds, presidente dell'Istituto Gramsci. Nel ricordo di Mino Martinazzoli su "l'Unità " deplora che il partito del leader bresciano, il Ppi, erede della Dc, nel terremoto del '93 non ebbe nel Pds un interlocutore responsabile.
DC PRIDE
Mentre la fronda Pdl è guidata dal suddetto Pisanu e più o meno da Claudio Scajola, mentre in libreria fioriscono tomi vedi "Dc il partito che fece grande l'Italia" di Paolo Messa, nomen omen, ex folliniano, ex portavoce Udc, multi-agitato e di Giovanni Di Capua (presentazione il 7 novembre, abbazia di Montecassino con Giuseppe Fioroni, Lorenzo Cesa, Calogero Mannino, serve messa Paolo Ruffini) Angelino Alfano, ex segretario provinciale della Dc giovanile di Agrigento, dopo Todi precisa:"Non crediamo alla rinascita della Dc". Perfetto. In puro Dc pride significa che ci crede.
PIERFERDINANDO CASINI GIUSEPPE PISANU passeraIervolinoGIORGIO NAPOLITANOSCAJOLADon Luigi Sturzo
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