casaleggio di maio

''MI OFFRIRONO UN MINISTERO'' - CASALEGGIO INIZIA A MANDARE PIZZINI IN TV PER SALVARE ROUSSEAU, DI CUI NEL M5S VOGLIONO DISFARSI. IL PIANO DI TREGUA VEDE LA PIATTAFORMA SGANCIATA DAL M5S, IL TERZO MANDATO ''CONGELATO'' E LA «CASSA» DEI CINQUE STELLE, CHE AL MOMENTO È DIVISA IN MILLE RIVOLI TRA COMITATI, FONDI PER LA PIATTAFORMA E RESTITUZIONI, UNIFICATA E GESTITA DAL FUTURO TESORIERE - LA PAURA TRA I GRILLINI E' CHE IL GURU JUNIOR VOGLIA INVALIDARE GLI STATI GENERALI (PS: IL MINISTERO ERA IL MISE DI DI MAIO)

 

DAVIDE CASALEGGIO E ALESSANDRO DI BATTISTA

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera

 

Beppe Grillo attende le soluzioni che verranno proposte. Davide Casaleggio va all' attacco, pronto a ribadire le sue posizioni e a proiettare Rousseau «oltre il Movimento» e la truppa parlamentare in fermento, che teme uno sgambetto dell' imprenditore sugli Stati generali. Il Movimento non ha ancora pace anche se le diplomazie sono al lavoro sottotraccia. Si va verso una tregua interna che per ora prevede pochi punti: Rousseau sganciato dal M5S, esternalizzato a fornitore di servizi, il terzo mandato «congelato» e la «cassa» dei Cinque Stelle - che al momento è divisa in mille rivoli tra comitati, fondi per la piattaforma e restituzioni - unificata e gestita dal futuro tesoriere (il mandato di Luigi Di Maio è in scadenza a breve).

 

Ma a infuocare la giornata è l' intervento di Davide Casaleggio a Omnibus su La7.

L' imprenditore conferma di aver rifiutato un ministero - si tratterebbe del Mise guidato da Di Maio all' epoca del governo con la Lega rivela l' Adnkronos -: «Preferisco non parlarne anche per rispetto di chi occupa questo ministero». Qualche ora dopo l' ex leader replica: «Un ministero a Casaleggio? Pensiamo ai contagi...».

 

di maio con paola taverna

Il passo avanti nel confronto arriva sulla piattaforma. Casaleggio conferma: «È vero che ci sono state molte richieste da parte di alcuni parlamentari di riconfigurare il rapporto tra Movimento e Rousseau» e «io sono disponibile». Non solo. Va oltre e ammette anche che Rousseau guarda a realtà esterne al M5S: «Lo ha sempre fatto e lo farà di più in futuro». Insomma, la piattaforma si sgancia dal M5S e potrebbe aprire a terzi. Indiscrezioni parlano di trattative già in corso.

 

Ma se da un lato c' è una disponibilità a venire incontro ai parlamentari, dall' altra Casaleggio pone uno stop al terzo mandato: «Il tema della partecipazione civica per un tempo limitato credo sia uno dei principi fondanti del M5S» e ribadisce il suo no a una segreteria politica. Infine Casaleggio cerca di sfatare il tabù dell' ala ribelle contro il governo e ribadisce la solidità del suo rapporto con Grillo: «L' ho visto nel weekend, sta benissimo».

davide casaleggio

 

Nel Movimento c' è tensione sulle parole del presidente di Rousseau: alcuni parlamentari temono voglia invalidare gli Stati generali. Roberta Lombardi, che li sta organizzando, si limita a un sibillino: «Non so». Da ambienti vicini a Rousseau si parla di perplessità sulla decisione di non svolgere gli incontri sulla piattaforma M5S.

 

Ma a creare scompiglio è l' idea che circola tra frange di attivisti: quella di una raccolta firme tra gli iscritti per convocare un' assemblea con all' ordine del giorno la scelta del nuovo leader. Secondo lo statuto sono necessari un terzo degli iscritti (circa 60 mila), per il codice civile invece un decimo (quindi circa 18 mila).

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