sala vanni

QUI MILANO -  LA SMENTITA DI MARIO VANNI, CAPO DI GABINETTO DEL SINDACO SALA, ALLE ACCUSE DI TRAVAGLIO: “NON È VERO CHE “SI SCOPRÌ CHE NON AVEVA I REQUISITI DIRIGENZIALI RICHIESTI DALLA LEGGE MADIA”; TALI REQUISITI ERANO E SONO POSSEDUTI - NON È VERO CHE “IL SINDACO SI TIENE ANCHE IL VECCHIO CAPO DI GABINETTO DI PISAPIA, COL COMPITO DI FIRMARE GLI ATTI”; IL MIO PREDECESSORE SVOLGE UN ALTRO LAVORO E NON HA MAI FIRMATO ATTI IN MIA VECE”

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TRAVAGLIO – tratto dall’editoriale sul Fatto

sala vanni

….Siccome il talento va premiato, Sala divenne sindaco di Milano e anche lì si dimostrò un talent scout da far impallidire dieci Raggi: nominò assessore al Bilancio e Demanio il suo socio in affari Roberto Tasca; promosse segretario generale Antonella Petrocelli, imputata per turbativa d' asta, poi in cinque giorni fu costretto a revocarla; come capo di gabinetto, chiamò senza gara l'avvocato Mario Vanni, tesoriere del Pd milanese, con stipendio da dirigente, poi purtroppo si scoprì che non aveva i requisiti dirigenziali richiesti dalla legge Madia per ricoprire l' incarico (poco male: il supersindaco si tiene anche il vecchio capo di gabinetto di Pisapia, col compito di firmare gli atti che Vanni non può firmare)….

 

giuseppe beppe sala manifestazione antirazzista milano

Gentile Direttore,

come da accordi le inoltro la richiesta di rettifica inviata ieri al Direttore Travaglio - con evidenziate tutte le ragioni circa l’erroneità delle informazioni pubblicate sul mio conto - e la immediata risposta dello stesso Travaglio, con cui conferma la rettifica.

 

La ringrazio per la disponibilità,

Mario Vanni

 

Gentile Direttore,

Le scrivo, su indicazione di Peter Gomez, per segnalarLe che stamattina, nel suo articolo dal titolo “Guerre stellari”, ha menzionato il sottoscritto scrivendo alcune cose che, per onore della verità, oggettivamente non corrispondono al vero.

 

Sono disponibile a parlarne con Lei e approfondire in qualsiasi momento la questione, anche fornendo tutta la documentazione.

giuseppe sala matteo renzi

 

In sintesi:

 

non è vero che “si scoprì che non aveva i requisiti dirigenziali richiesti dalla legge Madia”; tali requisiti erano e sono posseduti; sono stati attestati, come prevede la legge (art. 110 TUEL), tramite un’ apposita procedura ad evidenza pubblica (come previsto, per l’appunto, dalla riforma Madia), in forza della quale ricopro tutt’ora il ruolo di Capo di gabinetto, con pieni poteri di firma;

 

marco travaglio peter gomez

altrettanto, non è vero che “il sindaco si tiene anche il vecchio capo di gabinetto di Pisapia, col compito di firmare gli atti”; il mio predecessore svolge un altro lavoro (è dirigente di SEA SpA) e non ha mai firmato atti in mia vece.

 

Restando a disposizione per ogni approfondimento –  anche a fornire la documentazione che attesta oggettivamente quanto ho sopra affermato – Le chiederei, laddove dovesse ricapitare in futuro, di tenere conto della verità dei fatti.

 

Grazie e buon lavoro

Mario Vanni

 

TRAVAGLIO

Grazie, pubblico la sua rettifica. 

Mt