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OGGI ACCA’, DOMANI ALLAH - A MILANO NASCE LA “COSTITUENTE ISLAMICA” DI DAVIDE E HAMZA PICCARDO - L’OBIETTIVO? SMARCARSI DALLA LINEA DIALOGANTE CON LO STATO PORTATA AVANTI DALL'UNIONE DELLE COMUNITÀ ISLAMICHE D'ITALIA, CHE HA DECISO DI PROCEDERE A UN AUTO-CENSIMENTO DA CONSEGNARE AL MINISTERO DELL’INTERNO

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Gianluca Veneziani per “Libero Quotidiano”

 

Hamza Piccardo Hamza Piccardo

Sono andato in modalità larvatus prodeo, "avanzo mascherato", ma non è bastato. Mi sono presentato ieri alla moschea abusiva in via Maderna, a Milano, con tanto di barba folta e scura, in modo da sembrare uno di loro. Ho perfino rinunciato alla messa di domenica, per seguire il sermone dell' imam. E invece niente.

 

DAVIDE PICCARDODAVIDE PICCARDO

Appena giunto lì, Davide Piccardo, ex coordinatore del Caim (Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano e Monza e Brianza) e promotore dell' evento, mi ha riconosciuto: «Sei un giornalista di Libero. Su quel giornale vengono pubblicate falsità e articoli vergognosi. Non hai diritto a entrare». Così io, cronista, andato lì a raccontare la presunta nascita del Partito islamico italiano, sono stato tenuto fuori perché «persona non gradita».

 

Giusto per cominciare il percorso politico con un po' di democrazia. La verità, ci dice Piccardo, è che «l' evento è privato», sebbene sia stato lanciato pubblicamente sulla pagina Facebook della Costituente Islamica e sebbene a Torino, tappa che ha preceduto Milano, l'incontro si sia svolto a porte aperte. E la verità, continua lui, è che pure «lo spazio è privato», gestito da un' associazione islamica, la turca Milli Görüs, sebbene quello stabile sia comunale e sia stato destinato solo in maniera "informale" (per non dire, abusiva) a luogo di preghiera, non avendo alcuna specifica destinazione a luogo di culto.

IZZEDDIN ELZIRIZZEDDIN ELZIR

 

Ma tant' è. Nonostante la barba e le obiezioni legittime, l' ingresso ci è vietato. E allora proviamo a ricostruire con un manipolo di cittadini che, fuori dal centro, hanno organizzato un presidio pacifico di protesta, qual è lo spirito e lo scopo di questa Costituente Islamica.

 

«Il fine di Davide Piccardo e di suo papà Hamza», ci dice Leonida Bellini, responsabile del gruppo Fb "Islam No Grazie", «è mettere su una Costituente, che rappresenti l' intera comunità musulmana, e abbia la possibilità di siglare un accordo con lo Stato per riconoscere pieni diritti ai fedeli islamici, a partire dalla possibilità di godere dell' 8x1000».

 

IZZEDDIN ELZIR CON BERGOGLIOIZZEDDIN ELZIR CON BERGOGLIO

A tal fine è stata messa a disposizione la piattaforma online e-Shura alla quale è possibile iscriversi ed eventualmente candidarsi a diventare membro della Costituente: saranno poi gli stessi utenti iscritti alla piattaforma (tutti musulmani) a votare ed eleggere i rappresentanti. Un metodo di selezione che qualcuno ha ribattezzato "grillino".

 

Ma la vera ratio di questa operazione è smarcarsi dalla linea portata avanti dall' Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d'Italia), che ha maturato una posizione dialogante con lo Stato italiano, fino a mettere a punto, con il suo presidente, l' imam Izzeddin Elzir, un auto-censimento delle comunità islamiche presenti nel nostro territorio e a consegnarlo al ministro degli Interni Minniti, in una chiara operazione-trasparenza.

MILANO ISLAMMILANO ISLAM

 

Mossa che, agli occhi dei Piccardo, è suonata come inconcludente se non controproducente per gli interessi dei musulmani. Da qui la scelta di creare un polo alternativo, e più intransigente, di rappresentanza della comunità islamica, vista anche la posizione ormai marginale che sia Hamza (fondatore Ucoii) che Davide rivestono all'interno dell'Ucoii.

 

«Ma dietro questa iniziativa», fa notare Bellini, «si nascondono evidentemente anche fini politici». Lo stesso Hamza, in un'intervista a Today, aveva sottolineato che «l' obiettivo della Costituente non è fondare un partito», ma «se poi una volta eletta l'assemblea volesse costituirsi in altra maniera per incidere di più dal punto di vista politico, sarà appunto l'assemblea a deciderlo. Tutto è possibile. Non posso escluderlo a priori».

MILANO ISLAMMILANO ISLAM

 

Una porta più che aperta all' eventualità di un Partito islamico. Da qui l' ipotesi concreta, continua Bellini, che «gli stessi membri della Costituente finiscano per rappresentare la futura classe dirigente del Partito».

 

Allora vediamo quali sarebbero i punti di un eventuale programma dei candidati islamici.

Stando alle stesse dichiarazioni di Hamza fatte sui giornali e negli altri incontri svoltisi a Torino e Bologna, si potrebbero riassumere così: riconoscimento dell' islam come cura dei mali occidentali, introduzione della poligamia («Se è un diritto la relazione tra persone dello stesso sesso, allora può esserlo anche la poligamia», ha affermato Piccardo senior), richiesta di costruire molte più moschee, permesso di preghiera musulmana nelle ore e sul luogo di lavoro, attribuzione alle due feste islamiche più importanti dello statuto di festività di Stato, riconoscimento della certificazione halal. Insomma, una vera e propria islamizzazione. Una cura ri-Costituente per i musulmani, forse, ma letale per la nostra civiltà.

MUSULMANI IN PREGHIERA A MILANO MUSULMANI IN PREGHIERA A MILANO