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CHI LO PRENDE NEL SICULO? – NEL CENTRODESTRA VOLANO GLI STRACCI DOPO IL PASSO INDIETRO DI NELLO MUSUMECI DALLA CORSA ALLE REGIONALI IN SICILIA – GIORGIA MELONI INSISTE A PUNTARE SU “PA-NELLO” E BOCCIA LA CANDIDATURA DI STEFANIA PRESTIGIACOMO, SU CUI FORZA ITALIA E LEGA HANNO TROVATO UN ACCORDO: “NON MI SI PUÒ CHIEDERE DI SOSTENERE UN CANDIDATO CHE SALIVA SULLA SEA WATCH CON IL PD” –  A QUESTO PUNTO SERVE UN ALTRO NOME O IL FRONTE SI ROMPE…

Da “la Stampa”

 

GIORGIA MELONI NELLO MUSUMECI

Dopo mesi di polemiche e trattative, il centrodestra sembra sull'orlo della rottura in Sicilia per la scelta del candidato presidente. A lungo la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha insistito con gli alleati per riconfermare l'uscente Nello Musumeci, trovando forti resistenze: fino a ieri, quando il governatore ha affidato a Facebook la sua decisione di fare un passo indietro: «Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi. Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo - scrive - Ringrazio di vero cuore Giorgia Meloni e Ignazio La Russa per il convinto e tenace sostegno datomi. Torno a fare il militante».

 

Gianfranco Micciche Stefania Prestigiacomo

Forza Italia e Lega hanno già l'accordo su un altro nome, la ex ministra Stefania Prestigiacomo. Un'ipotesi che però Meloni gela pubblicamente via Twitter: «Abbiamo sempre difeso l'unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Nello Musumeci. Una cosa però non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd», ricordando l'iniziativa della parlamentare forzista ai tempi di Salvini ministro dell'Interno.

 

STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH

Insomma, se Fratelli d'Italia deve digerire il «no» degli alleati a Musumeci adesso deve concordare l'alternativa, che per Meloni non può essere Prestigiacomo. Dunque, serve un altro nome. O il fronte si rompe. Ad accelerare sul profilo dell'ex ministra è stato Silvio Berlusconi: dopo un colloquio col suo plenipotenziario Gianfranco Miccichè, ha chiamato Matteo Salvini per chiedergli l'appoggio. E il Capitano ha dato l'ok senza indugi. Durissima la reazione di Fratelli d'Italia: «La "farneticante minaccia" di Miccichè di rompere la coalizione di centrodestra in Sicilia potrebbe diventare realtà», dichiara il delegato a trattare per l'isola Ignazio La Russa.

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