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1-FMI: PIL ITALIA RIVISTO IN CALO A -1% NEL 2013, +0,5% NEL 2014
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il prodotto interno lordo dell'Italia registrera' nel corso del 2013 una flessione dell'1% anziche' dello 0,7% come previsto lo scorso ottobre, mentre nel 2014 si dovrebbe tornare a una crescita positiva dello 0,5%, proiezione invariata rispetto a tre mesi fa. Sono le previsioni pubblicate oggi dal Fondo Monetario Internazionale nell'aggiornamento al suo World Economic Outlook.
L'Italia non e' pero' l'unico paese europeo ad avere subito una revisione al ribasso delle stime. Per la Germania, le previsioni per il 2013 sono di una crescita pari allo 0,6% (-0,3% rispetto a ottobre) e dell'1,4% nel 2014 mentre per la Francia ci si attende un +0,3% quest'anno (-0,1%) e un +0,9% il prossimo (-0,2%). La Spagna e' invece attesa in calo dell'1,5% nel 2013 (-0,1%) con un'inversione di tendenza l'anno venturo quando il pil crescera' dello 0,8%, cifra comunque rivista al ribasso dal precedente +1%.
2-FMI: CONFERMA ACCELERAZIONE RIPRESA MONDIALE NEL 2013 (+3,5%)
(Asca) - Il Fmi conferma l'accelerazione dell'economia globale nel corso del 2013 anche se a un ritmo leggermente inferiore rispetto alle previsioni di ottobre.
Nell'aggiornamento del World Economic Outlook, gli analisti del Fmi stimano per l'anno in corso una crescita al 3,5% rispetto al 3,4% di ottobre mentre l'anno prossimo l'economia mondiale si sviluppera' a un ritmo del 4,1%.
'L'economia globale si rafforzera' nel 2013 - afferma il Fmi - anche se in maniera piu' graduale rispetto alle stime di ottobre'. Le azioni politiche hanno ridotto i rischi acuti di crisi nell'area euro e negli Stati Uniti ma in particolare per i paesi del club dell'euro la ripresa e' destinata a slittare. Il Fmi sottolinea che se non si materializzeranno i rischi di crisi e se le condizioni dei mercati finanziari continueranno a migliorare la crescita globale potra' ulteriormente rispetto alle previsioni. Tuttavia i rischi di downside rimangono 'significativi' in particolare nell'area euro e negli Stati Uniti nell'ipotesi di una 'eccessiva' manovra di consolidamento a breve termine ei conti pubblici.
La crescita economica sara' ancora trainata dalle economie emergenti e dagli USA. Per le economie emergenti il Fmi stima una crescita del pil nel 2013 a un ritmo del 5,5% rispetto al 5,6% delle stime di ottobre mentre per l'anno prossimo e' confermato un tasso di crescita al 5,9% con la Cina che continua ad essere la locomotiva (confermate le stime di un +8,2% nel 2013 e +8,5% l'anno prossimo.
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