MONTI HA DECISO O NO, INSIEME CON TERZI, DI TRATTENERE IN PATRIA I MARO’?

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1. VIDEO - MONTI PARLA ALLA CAMERA: "STUPITO DA TERZI"
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2. MARÃ’, MONTI ALLA CAMERA: STUPITO DA DIMISSIONI TERZI, CON L'INDIA NESSUNO SCAMBIO
Da www.ilmessaggero.it

Le dimissioni del ministro Giulio Terzi «rassegnate in aula» sono state un «atto inconsueto», ha detto il premier Mario Monti, riferendo a Montecitorio sul caso dei Marò e delle dimissioni del ministro degli Esteri Terzi. «Sono rimasto stupefatto per ciò che il ministro Terzi ha fatto e per ciò che non ha fatto». Lo ha detto il premier, spiegando che Terzi non aveva informato nessuno e non si era opposto pur potendo «preannunciare le proprie decisioni».

«TERZI HA ALTRI SCOPI».
«Sappiamo anche tutti - ha proseguito il premier uscente - che può essere utilizzato lo strumento delle dimissioni per indurre gli altri partecipanti o anche il presidente del Consiglio a cambiare orientamento. Niente di tutto questo è avvenuto, né alla riunione del Cisr nè alla riunione di ieri mattina a Palazzo Chigi. Abbiamo messo a punto il testo che i due ministri avrebbero presentato qui ieri pomeriggio e niente mi è stato detto dal ministro degli Esteri sul suo dissenso e men che meno l'intenzione di dimettersi. Sulla base di questi fatti ho motivo di ritenere che l'obiettivo non fosse modificare una decisione ma forse - ha aggiunto - quello più esterno di conseguire altri risultati che magari nei prossimi tempi diverranno più evidenti».

DICHIARAZIONI PRECIPITOSE.
La decisione di non rimandare in India i due marò «non avrebbe dovuto essere oggetto di precipitose dichiarazioni alla stampa, che il ministro Terzi ritenne invece di rilasciare, anticipando un risultato finale che non poteva ancora darsi per scontato», ha sottolineato Monti, aggiungendo che «la puntuale ricostruzione dei fatti e del percorso che ha ispirato l'azione del governo, è stata pienamente condivisa dall'allora ministro Terzi, come da lui stesso pubblicamente affermato, basta vedere numerose dichiarazioni alla stampa».

NIENTE SCAMBI.
«Obiettivo del governo è stato di tentare di isolare questa vicenda dall'insieme complessivo dei rapporti con l'India e la nostra priorità è stata di la sicurezza, l'incolumità e la dignità dei nostri due marò e di tutti gli italiani che si trovano in India. Consentitemi di respingere con forza qualsiasi illazione su possibili scambi o accordi riservati» con l'India o sul fatto che «interessi economici» abbiano «influenzato» l'attività del governo sul caso dei marò, ha detto Monti.

 

 

VIGNETTA BENNY DA LIBERO VICENDA DEI DUE MARO MONTI E TERZI DESTINAZIONE INDIA TERZI E MARO I DUE MARO GIRONE E LATORRE TERZI DI SANTAGATA E MARIO MONTI