"UN RINGRAZIAMENTO AI VERI ORGANIZZATORI DI QUESTA SERATA: CALENDA E PICIERNO. SENZA DI LORO NON CI SAREMMO RIUSCITI" - E GIU' RISATE DA PARTE DEL PUBBLICO. ERA IL CLIMA RIDANCIANO A ALLA CONFERENZA SULLA "RUSSOFOBIA", ANDATA IN SCENA IERI A TORINO, A CUI HANNO PARTECIPATO ALESSANDRO DI BATTISTA, MONI OVADIA, ALESSANDRO BARBERO E LO STORICO ANGELO D’ORSI - LA BANDA DI MOSCONI DI MOSCA HA ATTACCATO LA CONTRO-MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA CALENDA E PINA PICIERNO (SCESI IN PIAZZA CONTRO IL MEETING DEI PUTINIANI) - IN SALA UN NUTRITO GRUPPO DI PENTASTELLATI, CON CUI IL PD DOVREBBE DIALOGARE...

CONVEGNO RUSSOFOBIA, IRONIA SU CALENDA E PICIERNO

CONVEGNO RUSSOFOBIA

(ANSA) - TORINO, 13 NOV - "Un ringraziamento ai veri organizzatori di questa serata: Calenda e Picierno. Senza di loro non ci saremmo riusciti". Con questa battuta, accolta dalle risate del pubblico, è stato commentato questa sera a Torino il convegno sulla "Russofobia" ospitato dal circolo Arci 'La Poderosa'.

Il riferimento è alla presa di posizione dei due esponenti politici - e di Europa Radicale - contro lo svolgimento dell'incontro nella sede che era stata prenotata in un primo momento, il Polo del '900, considerato una istituzione pubblica.

Uno dei relatori, lo storico Angelo D'Orsi, prima di intervenire aveva osservato via social che "oggi i calendian-piciernan-radicali hanno manifestato contro di noi: erano 60 contati". "Non c'è nesso - aveva aggiunto - ma nella notte i soliti ignoti sono venuti a scassinare le serrature della Poderosa. Fate voi. No pasaran".

A TORINO IL DUELLO TRA CENSORI E FILORUSSI: SALA PIENA PER D’ORSI, UN FLOP LA CONTROMANIFESTAZIONE. TUTTI SOLIDALI CON IL PROF GIÀ CANDIDATO SINDACO

Estratto dell'articolo di Gabriele Guccione per https://torino.corriere.it/

angelo dorsi.

«Ci hanno censurati e ci hanno fatto una pubblicità insperata». A tre chilometri e tre ore di distanza vanno in scena le reciproche prove di forza: da un lato chi viene accusato di essere un «censore», dall’altro chi un «propagandista». I primi in piazza Carignano, nel cuore della città, dove i pro-Ucraina, con i radicali e Azione, si ritrovano per ribadire che «Torino non russa».

Sono una ottantina e difendono la scelta di cancellare la conferenza al Polo del ’900 sulla «russofobia» di Angelo D’Orsi, storico gramsciano ed ex candidato sindaco di Rifondazione comunista, giudicandola «giusta» perché il professore sarebbe colpevole di «filoputinismo».

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I secondi si ritrovano dopo cena al circolo La Poderosa, storico ritrovo della sinistra radicale torinese: oltre 300 persone, nella sala non ci stanno tutti, gli organizzatori piazzano gli amplificatori nel cortile per permettere a tutti di sentire. «Grazie Calenda e Picierno, senza di voi non saremmo mai stati così numerosi», scherza il presidente del circolo Stefano Alberione, ex assessore di Rifondazione. Applausi e risate fragorose.

«Se non l’avessero cancellata, non sarei qui», commenta Fabio Versaci, già presidente M5S del Consiglio comunale. In sala anche altri pentastellati: il consigliere regionale Alberto Unia, la consigliera comunale Valentina Sganga e l’ex vicesindaco di Appendino, Guido Montanari.

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Si attende il collegamento con Alessandro Di Battista, Moni Ovadia e Alessandro Barbero. Ma prima prende la parola D’Orsi, cui la conferenza è stata cancellata «senza sapere nemmeno cosa volessi dire: mi hanno hackerato i social, farò denuncia. Invito tutti a boicottare il Polo del 900, piegato alle pressioni di Gori, Calenda e Picierno». 

L’eurodeputata dem, intervenuta al telefono al sit-it, previene la critica: «Fa ridere sentirlo parlare di censura, lui che è sempre in televisione». Alla Poderosa si collega dal Donbass anche Vincenzo Lorusso, dell’agenzia russa International Reporters. Era stata soprattutto la sua presenza a scatenare la bufera. «Anche se Lorusso fosse al soldo di Putin — ribadisce D’Orsi —, avrebbe diritto di esporre le sue posizioni».

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