DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Caro Dago, vedo un grande affanno di giornalisti e commentatori a cercare nel dizionario del Novecento una definizione esatta di quanti nel nostro tempo altri non sono che dei delinquenti di diritto comune.
Sono sì o no dei “terroristi” quei mentecatti, e dementi e umane nullità e erotomani della distruzione, che dalle parti di Bologna hanno cercato di ledere quella traiettoria dei treni ad Alta Velocità che hanno reso l’Italia più piccola e i lavori di noi tutti più facili e più veloce l’arrivo degli uomini e dunque degli affetti? Sono sì o no dei terroristi?
E’ una definizione altisonante che quei bastardi non meritano se raffrontati, ad esempio, ai terroristi algerini degli anni Sessanta che mandavano all’aria i bar frequentati dai civili francesi, e questo perché volevano che l’Algeria fosse interamente nelle loro mani.
Terroristi gli algerini dei Sessanta, terroristi i mentecatti che hanno agito nell’ombra dalle parti dei treni che scorrono lungo il crocevia di Bologna? Ma no, questi ultimi dei delinquenti di diritto comune che meritano solo la pena afflittiva e non il minimo commento intellettuale.
Così come solo una macchietta intellettuale dell’antifascismo duro e puro quale il professore torinese Angelo d’Orsi (lo conosco da quarant’anni) può sostenere che quei quattro cazzoni che frequentavano il novantaquattrenne Rutilio Sermonti a bere una tazza di caffè e ad ascoltare estasiati l’apologia delle Waffen SS che si battevano fa dannati durante la Seconda guerra mondiale, siano una minaccia incombente della nostra democrazia quale lo sono stati nel Novecento Mussolini e Hitler (due personaggi diversissimi tra loro).
Quelli che andavano da Sermonti e immaginavano e tramavano sono solo degli idioti e dei mentecatti da punire duramente, se riconosciuti colpevoli. Il Novecento non c’entra, il Novecento era una cosa drammaticamente seria. Questi odierni attori di serie B di serio non hanno nulla se non la loro libidine della distruzione e della morte. Mentecatti, come ce n’è in ogni comparto della nostra società.
E infine nient’altro che un mentecatto quel bastardo che negli Usa prima ha sparato alla sua fidanzata e poi è andato a New York ad ammazzare due agenti Usa che altra colpa non avevano che di indossare una divisa. Un mentecatto e un delinquente e un minorato di mente, non c’entrano niente le definizioni storico-politiche su chi è amico dei “neri” e su chi non lo è.
rafael ramos e wngian liu poliziotti uccisi a new york
A questo siamo. All’impazzamento dei mentecatti, che il web immensamente facilita e amplifica. E anche se quanto sto dicendo non cambia nulla al dolore dei parenti dei due agenti Usa, o alla pena dei viaggiatori italiani che sul loro treno ci sono rimasti un paio d’ore in più a causa di quelli che chiamano “anarchici insurrezionalisti”, ed è un’offesa a quanti nel Novecento sono stati degli anarchici in Italia e nel mondo.
GIAMPIERO MUGHINI
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