
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)
Un’infornata di casiniani da far paura. Del resto parliamo di un ministero guidato da un profilo che definire vicino all’ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, sarebbe riduttivo. Ciò non toglie che fa una certa impressione constatare quello che sta accadendo al ministero dell’ambiente, sulla cui tolda di comando è sistemato l’Udc Gian Luca Galletti.
Accanto a lui c’è un capo di gabinetto, Guido Carpani, che aveva lo stesso incarico al ministero della pubblica amministrazione guidato all’epoca da Gianpiero D’Alia, oggi presidente dell’Udc e altro casiniano doc. Quello di Galletti, alla faccia della spending review, è un gabinetto a dir poco “rigoglioso”.
GLI ALTRI
Oltre a Carpani, accreditato di un compenso lordo annuo di 132 mila euro, ci sono un vicecapo di gabinetto vicario e 3 vicecapi. Ai quali si aggiungono ben 9 “collaboratori presso l’ufficio di gabinetto”. Sobrietà allo stato puro, non c’è che dire. Tra questi “fantastici” 9 c’è Mauro Libè, già consigliere politico di Casini, ex responsabile dipartimento enti locali dell’Udc ed ex senatore sotto le medesime insegne. Libè, maturità scientifica, per la collaborazione intasca un compenso lordo annuo di 100 mila euro. Davvero niente male.
Anche la segreteria del ministro sembra essersi apparecchiata una tavola a dir poco imbandita. Nel ruolo di segretaria particolare, per un emolumento di 61 mila euro, troviamo Carolina Sciomer, fedele segretaria di Galletti dal 2008 al 2013 e ancora prima collaboratrice di D’Alia. Come capo della segreteria del ministro, invece, spunta Vittorio Sepe, in passato ai vertici del dipartimento enti locali dell’Udc ed ex presidente del movimento giovanile dello stesso partito.
Anche per Sepe il “gettone” è di 61.399 euro. E che dire dell’ufficio comunicazione? La portavoce del titolare del dicastero è Roberta De Marco, compenso da 94 mila euro, che era già stata capo ufficio stampa di Casini. Mentre l’attuale capo ufficio stampa di Galletti, ovvero Davide Russo, era stato portavoce di D’Alia.
riccardo pacifici pierferdinando casini
I SOLITI RITI
Insomma, se a parole Casini, genero dell’immobiliarista Francesco Gaetano Caltagirone, lascia intendere di non voler più entrare nelle dinamiche di partito, nella pratica lo usa ancora abbondantemente per piazzare gente ovunque sia possibile. “La meritocrazia è l’unica medicina”, si può leggere ancora oggi sul sito del premier, Matteo Renzi, accanto all’hashtag #cambiaverso.
Alla luce di questi nomi vien solo da sorridere. Ma Galletti, in perfetto stile democristiano, non ha trascurato il riciclo di personaggi che avevano altre estrazioni. Tra i collaboratori dell’ufficio di gabinetto, infatti, spicca Salvatore Bianca, in passato portavoce della forzista Stefania Prestigiacomo. Ma c’è pure Giulio Calvisi, ex segretario della sinistra giovanile, ex responsabile immigrazione di Ds ed ex deputato. Perché quando c’è da riciclare è meglio non lasciare per strada nessuno, né a destra, né a sinistra.
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