DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Annalena Benini per "Il Foglio"
Una specie di contratto con gli americani, in cui il candidato, tra le altre cose, affida la propria vita privata al paese promettendo di non tradire la moglie (non è chiaro se soltanto in caso di elezione e durante il mandato o per sempre). "Mi impegno inoltre a sostenere l'istituzione del matrimonio attraverso la fedeltà personale alla mia sposa e il rispetto dei legami coniugali altrui".
Newt Gingrich, sposato da dieci anni per la terza volta con Callista, con cui tradì la seconda moglie, con cui tradì la prima, è in corsa per la candidatura repubblicana alla presidenza degli Stati Uniti, e per mostrare la propria serietà ha firmato questa lettera (non subito, va detto; per qualche mese ha tentato di ignorarla, ma evidentemente il pubblico a casa ci tiene, non si vuole affezionare a un tizio di cui a un certo punto spuntano ovunque e in lacrime stagiste, spogliarelliste, telefoniste, tizie pescate in chat).
Niente tradimenti: sono queste le nuove regole, e chi ha un passato di adultero seriale (o non è mormone, come l'altro front runner, Mitt Romney) deve fare un passo in più e mettere una firma: di certo adesso l'originale della lettera è in qualche cassaforte della bionda e patinata, liscissima Callista, che lo scorso giugno provocò l'ammutinamento dell'intero staff di Gingrich per insopportabile invadenza. Anzi, è molto probabile che l'idea della promessa sia stata sua.
In fondo anche Barack Obama aveva smesso di fumare per ordine della moglie, Gingrich ha semplicemente smesso, nero su bianco, di farle le corna, e adesso attende che saltino fuori dai cespugli le signore di solito assai tempestive con cui ha avuto qualche flirt clandestino (la promessa equivale a dire: chi è al corrente parli ora o taccia per sempre). Avete un marito fedifrago e volete stare tranquille o godere di solidi appigli alimentari in caso di separazione?
Ditegli che è uno sprecatissimo genio e sussurrategli, sera dopo sera, che merita di candidarsi alla Casa Bianca con i repubblicani. In questo modo, a ogni messaggio firmato "la tua stellina capricciosa", a ogni traccia di rossetto sul collo, a ogni esame del Dna sulle macchie di un vestito blu da donna mai lavato, si potrà sorridere sventolando il pubblico giuramento di fedeltà . Perché le parole sono evanescenti, le lacrime sono quasi sempre di coccodrillo, le promesse vengono tradite un secondo dopo, e la diceria secondo la quale sarebbero rimasti soltanto i portoricani a fare certe cose e a fumare evidentemente vale solo per il fumo.
Newt Gingrich e il suo irresistibile doppio mento vanno tenuti alla larga dalle signore attraverso una cintura di castità post moderna, cioè un vero programma elettorale, un impegno davanti agli americani (chi non avesse i fondi e il seguito necessari per candidare il proprio marito alla presidenza degli Stati Uniti si rassegni a una dichiarazione d'intenti nel tinello da suggellare con un misero lancio di piatti). Non vi alzerò le tasse, vi porterò fuori dalla crisi, non tradirò mia moglie (che tutti trovano molto antipatica). Se dovesse buttare giù dalla torre uno dei tre punti, ci si augura che il candidato faccia la scelta giusta.
Newt Gingrich Barak Obamamitt romneyNewt e Callista Gingrich
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