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“NON SIAMO IL NEMICO, DONALD”. L’ENNESIMA GIRAVOLTA DI GIORGIA MELONI CHE SI RITROVA ALL’AJA A FIANCO DEL RIVALE MACRON E DI QUEL TIPINO FINO DI ERDOGAN NELLA TRATTATIVA CON TRUMP SUI DAZI: “NON HA SENSO UNA GUERRA COMMERCIALE TRA ALLEATI” – LA STATISTA DELLA GARBATELLA RICORDA AL PRESIDENTE USA CHE LE BARRIERE DOGANALI FANNO IL GIOCO DEGLI AVVERSARI (CIOE' LA CINA) - IL TENTATIVO DI FAR CAPIRE A QUELLA TESTA DI COCCO DI TRUMP CHE LE SPESE AL 5% IN DIFESA E I DAZI SONO “DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA” – ALTA TENSIONE AL CONSIGLIO EUROPEO DI OGGI: IN POCHI SCOMMETTONO SU UN ACCORDO TRA USA E UE ENTRO IL 9 LUGLIO. ANCHE VON DER LEYEN È IN ALLERTA, PERCHÉ NON MANCANO CRITICHE ALLA SUA GESTIONE. IN PRIMIS QUELLE DEL CANCELLIERE TEDESCO FRIEDRICH MERZ CHE LE RIMPROVERA UN ECCESSO DI BUROCRAZIA NEL SUO APPROCCIO AL TYCOON...

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Tommaso Ciriaco per repubblica.it - Estratti

macron meloni

 

«Non siamo il nemico, Donald». Glielo dicono in faccia, anche se protetti dal salone blindato del summit dell’Aia. Parlando dei dazi, si espongono Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Recyyp Erdogan. 

 

(...) «Signor Presidente - sostiene il francese, poi la premier - non ha senso una guerra commerciale tra alleati». Soprattutto perché quegli stessi alleati promettono miliardi, tanti miliardi, per la difesa comune. Il tycoon ascolta, un po’ sbuffa, ma insomma: poteva andare peggio. Considera il summit un trionfo, per una volta si contiene.

 

Il primo a esporsi è, come detto, Macron. E, secondo quanto raccontano fonti concordanti, si sbilancia: «Una guerra commerciale – è il senso delle sue parole – è antitetica agli sforzi militari su cui ci stiamo impegnando». Sforzi, aggiunge, che per primo Trump reclama. Bisogna dunque evitare di schiacciare i partner. «Tra alleati – dirà al termine – è molto importante tornare ad una vera pace commerciale e ridurre tutte le barriere doganali innalzate».

 

meloni trump l'aja

Ma a sorprendere alcune cancellerie è soprattutto l’intervento di Meloni, in sostanziale asse con Macron. La premier prima tende la mano al Presidente americano, spiegando che Roma è pronta a sostenere le promesse sulla spesa militare contenute nel documento. Rivendica la flessibilità e la “verifica” del 2029 sugli obiettivi assunti. A un certo punto, però, il discorso vira sui dazi.

 

E la leader ricorda a Trump che le barriere doganali fanno il gioco degli avversari. Le spese al 5% in difesa e la questione dei dazi, è il senso delle sue parole, «costituiscono un unico pacchetto». Di più: sono «due facce della stessa medaglia». Per questo, bisogna trovare un’intesa, evitando «guerre commerciali tra noi». «Il nemico è un altro. Di certo non è l’Occidente o l’Europa». Anche Erdogan si aggrega al pressing. Chiede un ripensamento, mette in guardia da errori potenzialmente fatali. Che Trump recepisca davvero il messaggio è da dimostrare. Che però resti seduto ad ascoltare l’intera sessione di lavori – più di tre ore – è vero. Ed è una notizia, per gli europei.

trump macron meloni e altri leader foto di gruppo l'aja

 

Il nodo dei dazi piomba oggi sul tavolo del Consiglio europeo. Macron, che si candida a diventare capofila della battaglia nelle prossime settimane, è intenzionato a riproporre il problema, indicando l’ostacolo: Donald Trump. La tensione, d’altra parte, è altissima: in pochi scommettono su un accordo tra Usa e Ue entro il 9 luglio, quando scadrà il congelamento delle misure. Anche Ursula von der Leyen è in allerta, perché non mancano critiche alla sua gestione.

 

recep tayyip erdogan giorgia meloni foto lapresse 6

Quelle del cancelliere tedesco Friedrich Merz, ad esempio, che le ha imputato poca creatività e un eccesso di burocrazia nel suo approccio al tycoon. Meloni si manterrà più cauta, per preservare il rapporto con Washington. Le convergenze con Macron su diversi dossier, però, si moltiplicano (quasi per causa di forza maggiore). Di certo, la premier l’ha invitato a Roma per la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, a luglio. A sorpresa, il Presidente francese potrebbe dire sì.

URSULA VON DER LEYEN - FRIEDRICH MERZfriedrich merz ursula von der leyen friedrich merz ursula von der leyenmacron trump