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Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
Si attendeva la mediazione paziente e comprensiva di Barack Obama. È arrivato, invece, a sorpresa, un video fulminante, preparato con largo anticipo e che, di fatto, detta l'agenda al partito democratico. Il presidente degli Stati Uniti, sguardo fisso alla telecamera, comincia così: «So quanto può essere difficile il mio lavoro. Conosco Hillary e so che non c' è mai stato nessuno così qualificato come lei per farlo. Voglio che lo sappiate: io sto con lei».
OBAMA JOE BIDEN E HILLARY CLINTON
Verso mezzogiorno Obama aveva ricevuto Bernie Sanders nello Studio Ovale, «con grande rispetto». Ma neanche un' ora e mezza dopo, la Casa Bianca ha diffuso il filmato dell' endorsement, atteso per i prossimi giorni, magari dopo l' ultimo turno delle primarie a Washington, il 15 giugno.
Con questa uscita Obama diventa, almeno in questa fase, il leader operativo, lo stratega di ultima istanza del partito democratico. La sequenza ritrae la candidata in pectore dei democratici in diverse fasi della sua vita. La voce del presidente commenta: «È una donna piena di energia e coraggiosa», ma anche «compassionevole».
Per fortuna la mini agiografia viene interrotta da qualche sprazzo ricavato dalla cronaca del 2008, quando Obama e Hillary Clinton si scontrarono duramente per la nomination, per poi confluire «in difesa degli stessi valori». È un passaggio che serve al presidente per mostrare a Sanders che non ci sono alternative all'unità, se si vuole vincere a novembre.
Obama fa sapere che «non vede l' ora» di «entrare nella campagna a fianco di Hillary». Anche questo è un avviso a Sanders: attenzione, se vai avanti nello scontro, troverai anche me dall' altra parte. Poi certo, il presidente riconosce il «grande successo» del settantaquattrenne senatore: «Ha mobilitato i giovani su temi come l' ineguaglianza e il peso eccessivo dei finanziamenti nella politica». Ma non c' è neanche un fotogramma per Bernie.
La clip fornisce una chiave di lettura anche all' incontro tra Sanders e il presidente. I sorrisi, le pacche sulle spalle non erano altro che convenevoli. Obama ha ascoltato con grande attenzione il senatore del Vermont, dopodiché ha concluso: vedetevi, parlatevi.
bernie sanders in pennsylvania
Dobbiamo essere uniti per battere Donald Trump. Al termine del colloquio, sul prato della Casa Bianca, davanti alle telecamere, il senatore ha tirato le sue conclusioni.
Con una novità importante: «Nei prossimi giorni mi vedrò con "Secretary Clinton" per discutere su come possiamo lavorare insieme e come formare un governo che rappresenti tutti gli americani, non solo i più ricchi». Una decisione concordata la notte delle elezioni in California, ha precisato Sanders. In realtà, tutto lascia pensare che sia stato Obama a combinare l' incontro tra Hillary e Bernie.
bernie sanders con la moglie jane
Sanders, però, ha detto che «continuerà la battaglia fino alla Convention di Filadelfia» (25-28 luglio). Quindi ha elencato le sue proposte: sanità e istruzione gratuite per tutti, più tasse per i «millionaires and billionaires». La richiesta è semplice: se Hillary vuole i nostri voti, recepisca in qualche modo queste idee.
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