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Massimo Vincenzi per "la Repubblica"
à partito con Twitter, che con lui ha fatto irruzione alla Casa Bianca diventando, primo presidente degli Stati Uniti anche in questo, un elemento decisivo nella sua strategia comunicativa con oltre 34milioni di seguaci. Adesso Barack Obama compie un altro balzo nella svolta tecnologica e, altra novità assoluta, pubblica un e-book sulla piattaforma Kindle Singles di Amazon.
L'idea, secondo quanto riferisce la società , sarebbe dello stesso presidente felice di sperimentare il nuovo media. Occasione di marketing imperdibile, la seconda dopo il discorso di martedì pronunciato in un magazzino nella sede Chattanooga. A raccogliere le confessioni del presidente, David Blum, ex inviato del Wall Street Journal, e adesso responsabile della parte editoriale del gigante delle vendite on line, che usa il libro per lanciare una nuova collana (il debutto è stato un incontro con Shimon Peres).
Un'intervista che ha come perno l'economia ma dove non mancano riferimenti alla sua vita privata. In particolare, come racconta l'Huffington Post, sull'educazione delle sue due figlie Malia e Sasha: «Io e Michelle dobbiamo ogni giorno ricordare loro che stanno crescendo in un ambiente irreale».
Per questo lui e la moglie spingono le due ragazzine ad avere amicizie normali a frequentare «gente comune», una ricetta per «capire che al di fuori della Casa Bianca c'è la vita vera». E poi ancora Obama riflette sulla svolta culturale che l'avvento invasivo della televisione produce tra i ragazzi, immergendoli continuamente nel mondo delle celebrità : «Quando ero piccolo io, i bambini non passavano le giornate a guardare quello che indossava la Kim Kardashian di allora. E soprattutto nessuno pensava che le stravaganze dei personaggi famosi fossero il segno del successo».
Al centro dell'intervista la crociata che Obama sta conducendo per riportare la classe media nel cuore dell'economia Usa. Un lungo capitolo è dedicato ai giornali, travolti dalla crisi e dalle trasformazioni tecnologiche. Difficoltà che colpiscono soprattutto le testate più piccole, quelle locali, che non hanno i mezzi per superare la sfida dell'innovazione.
E così pure per i giornalisti, spiega ancora il presidente, il presente è incerto: contratti brevi, nessuna garanzia e ancora meno benefici sociali.
Lo zoom sulla carta stampata, gli serve come paragone per quello che sta succedendo negli altri settori: dall'industria al commercio, dove la concorrenza di Internet e i cali degli introiti hanno un peso enorme: «Niente tornerà più come prima, bisogna cambiare per andare avanti». Il guaio è che non tutte le innovazioni vengono subito capite, e da
New Republica, Politico, passando persino per la Cnn è un coro di critiche per la scelta di Obama. L'associazione librai gli scrive pure una lettera: «à chiaro che la guerra è finita e i buoni hanno perso».
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