DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI?…
Stefano Sansonetti per "Italia Oggi"
Chissà se Mario Monti ha avuto il modo di darci un'occhiata. Per carità , preso dalle varie urgenze che stanno impegnando in queste settimane il governo, è probabile che il premier non se ne sia accorto. Il fatto è che, al momento, sul libro paga di palazzo Chigi ci sono ben 108 consulenti. Un'incredibile quantità di incarichi che di fatto Monti ha ereditato dal predecessore Silvio Berlusconi e che vengono tutt'ora pagati. Naturalmente palazzo Chigi ha diverse strutture e alla cifra di 108 consulenti si arriva, come ha fatto ItaliaOggi, sommando tutti gli incarichi dei singoli settori che risultano in corso.
A fare la parte del leone, in questo senso, è la protezione civile, che spende la bellezza di 1 milione di euro per 29 rapporti di collaborazione tutti attivi, essendo la loro scadenza in gran parte prevista per il 31 dicembre prossimo. E allora ecco spuntare 80 mila euro per un incarico annuale di consigliere giuridico assegnato a Giacomo Aiello.
A cui si aggiungono altri 70 mila euro per un altra collaborazione annuale, e sempre in tema giuridico, affidata a Ettore Figliolia. Ancora, spiccano i 130 mila euro annui corrisposti ad Antonio Gabrielli per svolgere la funzione di capo della struttura di missione espropri operante all'Aquila in conseguenza del sisma del 6 aprile del 2009.
Subito dopo la protezione civile, in termini di peso economico, troviamo il segretariato generale di palazzo Chigi, che ha in corso 42 consulenze per un totale di 532 mila euro. Tra queste spiccano 79.200 euro erogati ad Amadio Salvi per un'attività di coordinamento nell'attuazione del «Progetto operativo di assistenza tecnica alle regioni dell'obiettivo convergenza per il rafforzamento delle capacità di normazione» (18 marzo 2010-30 novembre 2012). Stessa tipologia e stessa durata di consulenza per Walter Mazzitti, per il quale sono previsti 72 mila euro.
La terza struttura economicamente più pesante è quella che è stata istituita per la celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Qui attualmente sono in corso 8 consulenze per complessivi 344 mila euro, tutte in scadenza il 31 dicembre del 2011. Ci sono 70 mila euro di compenso annuo spettanti a Jacopo Benedetti, di professione ingegnere. Così come ci sono 50 mila euro annui per Fabio Balistrieri, altro ingegnere. E spuntano 42.500 euro assegnati a Paola Coppola, 40 mila a Fabiana Coletta, 40 mila a Marianna Cravanzola e 40 mila a Elena De Biagi.
Si tratta, in buona parte, di una nutrita pattuglia di ingegneri a architetti che hanno ottenuto compensi per attività di supporto al responsabile unico del procedimento per la realizzazione di vari lavori necessari alla celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Ancora, 5 consulenze per complessivi 230 mila euro sono ancora in corso presso un'altra struttura dipendente da palazzo Chigi, ovvero il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo. In questo ambito risulta attivo un incarico di 39.583 euro a beneficio di Marcella De Luca Tupputi Schinosa per un'attività di consulenza presso la regione Campania in materia turistica (settembre 2011-marzo 2013).
E risulta attivo un identico incarico, dello stesso valore economico e dello stesso contenuto, per Patrizia Lucrezia De Cillis. Ancora, per consulenze relative a un progetto turistico in Sicilia compare un incarico da 50.625 euro per Marcello Minuti (5 settembre 2011-novembre 2012). E si aggiungono 80 mila euro per una consulenza di Giuseppe Settanni (settembre 2010-marzo 2013). Infine risultano in corso incarichi per le strutture più disparate, che non sembrano essere tra le priorità dell'attività del governo Monti.
Per esempio ci sono 8 consulenze, più o meno da 20 mila euro l'anno ciascuna e tutte previste entro «fine mandato governo», erogate dalla «segreteria tecnica dell'unità per la semplificazione». Alle quali si sommano due incarichi che scadranno alla fine dell'anno, sempre da 20 mila euro. In tutto questa «unità » nel 2011 spenderà 200 mila euro in consulenze. Ma forse Monti deciderà di darci un bel taglio.
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