donald trump ursula von der leyen

SENZA PALLE: TRUMP CI SPUTA IN FACCIA E NOI GLI TENDIAMO LA MANO – NONOSTANTE IL DOCUMENTO DI “NATIONAL SECURITY STRATEGY” DELLA CASA BIANCA SIA UN CEFFONE ALL’UE, ANCORA QUALCUNO IN EUROPA SPERA DI RIAGGANCIARE GLI AMERICANI – IL PREMIER POLACCO TUSK LANCIA IL SUO APPELLO A WASHINGTON: “L'EUROPA È IL VOSTRO ALLEATO PIÙ STRETTO, NON IL VOSTRO PROBLEMA. E ABBIAMO NEMICI COMUNI. ALMENO COSÌ È STATO NEGLI ULTIMI 80 ANNI. DOBBIAMO ATTENERCI A QUESTA STRATEGIA” - L'ALTA RAPPRESENTANTE PER LA POLITICA ESTERA, KAJA KALLAS, CERCA DI RICUCIRE CON LA CASA BIANCA PER NON COMBATTERE LA RUSSIA SENZA L'AIUTO DEGLI STATES – MA I SOCIALISTI AL PARLAMENTO UE S’INCAZZANO: “CARA KAJA KALLAS, TI È SFUGGITO CHE GLI ALLEATI IN EUROPA DI TRUMP SONO LE FORZE DI ESTREMA DESTRA CHE VOGLIONO DISTRUGGERE LA NOSTRA UNIONE?”

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L'EUROPA CONTRO TRUMP "SIAMO SOLO NOI A DECIDERE SULLE NOSTRE DEMOCRAZIE"

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

donald trump e ursula von der leyen

 “Per l'Ue decide l'Ue». Alla fine anche la Commissione europea ha dovuto rispondere con fermezza alla "strategia" di Donald Trump che punta inequivocabilmente a spaccare l'Unione. «Quando si tratta di decisioni che riguardano l'Unione europea – ha sottolineato un portavoce dell'esecutivo comunitario - queste vengono prese dall'Unione europea, per l'Unione europea, comprese quelle che riguardano la nostra autonomia normativa, la tutela della libertà di espressione e l'ordine internazionale fondato sulle regole».

 

Del resto i vertici di Bruxelles hanno preso atto che lo sconcerto nel Vecchio Continente era davvero molto diffuso. Il documento trumpiano viene considerato, dalle principali cancellerie, non solo un attacco al progetto europeo ma un pericolo per la democrazia. E non è un caso che la Commissione si esprima pubblicamente dopo il colloquio di venerdì sera tra Ursula von der Leyen il cancelliere tedesco, Friedrich Merz.

FRIEDRICH MERZ E DONALD TUSK

 

«Per lungo tempo – hanno ammesso a Palazzo Berlaymont - l'Europa ha fatto affidamento sugli Stati Uniti in materia di difesa» ma ora «stiamo rafforzando le nostre capacità militari e consolidando la nostra base industriale della difesa. L'Europa sta aumentando in modo massiccio gli investimenti nella difesa, sia per rafforzare la propria sicurezza, sia per continuare a dare un contributo decisivo all'Alleanza». Anche in relazione alla necessità di «sostenere una pace giusta e duratura» in Ucraina.

 

Di certo la possibilità che il tycoon americano metta fine ad una cooperazione ormai quasi centenaria provoca più di un sussulto in Europa. In particolare per l'eventualità che il vecchio nemico diventi un amico di Washington.

 

KAJA KALLAS - FOTO LAPRESSE

«Cari amici americani – è ad esempio l'invito del premier polacco, Donald Tusk -. L'Europa è il vostro alleato più stretto, non il vostro problema. E abbiamo nemici comuni. Almeno così è stato negli ultimi 80 anni. Dobbiamo attenerci a questa strategia, l'unica ragionevole per la nostra sicurezza comune. A meno che qualcosa non sia cambiato». […] Mentre l'Alta Rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas, cerca di ricucire con la Casa Bianca con l'obiettivo di non combattere la Russia senza l'aiuto di Washington […]

 

Iratxe Garcia Perez

Una linea, in realtà, che non convince tutti in Europa. La capogruppo socialista di S&D al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcia Peres, ad esempio, sostiene il contrario: «Cara Kaja Kallas, ti è sfuggito che gli alleati in Europa di Trump sono le forze di estrema destra che vogliono distruggere la nostra Unione? Il tuo dovere è difendere gli interessi dell'Ue e sostenere la pace contro la guerra, la dignità umana contro la xenofobia e i servizi pubblici contro i privilegi degli oligarchi». […]