1- LE INTERCETTAZIONI IMPUBBLICABILI DEL QUIRINALE COMINCIANO A TRAPELARE? 2- “PANORAMA” DOMANI PUBBLICHERÀ UNA RICOSTRUZIONE DELLE TELEFONATE TRA NAPOLITANO E MANCINO: SAREBBERO “GIUDIZI E COMMENTI TAGLIENTI SU SILVIO BERLUSCONI, DI PIETRO E PARTE DELLA MAGISTRATURA INQUIRENTE DI PALERMO” 3- MULÈ E DI PIETRO HANNO LE STESSE TALPE? STAMATTINA TONINO AVEVA “IPOTIZZATO” IL CONTENUTO: “PROBABILMENTE A NAPOLITANO SARà SCAPPATA QUALCHE PAROLACCIA CONTRO I PM DI PALERMO E, IN QUANTO PRESIDENTE DEL CSM, ERA INOPPORTUNO” 4- FINIRÀ COME IL CASO DELLA “CULONA INCHIAVABILE”? NESSUNO HA MAI VISTO IL TESTO DELLA TELEFONATA CON L’INSULTO DEL BANANA SULLA MERKEL, MA TUTTI L’HANNO DATO PER VERO

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1- TELEFONATE NAPOLITANO-MANCINO: SU «PANORAMA» LA VERITA' SULLE INTERCETTAZIONI CHE SCOTTANO
Da "Panorama" in edicola domani

Una ricostruzione esclusiva delle telefonate tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino: la propone Panorama, nel numero in edicola da domani, giovedì 30 agosto, aggiungendo quali sono gli argomenti trattati nelle conversazioni intercettate dalla procura di Palermo. Si tratta di giudizi e commenti taglienti su Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro e parte della magistratura inquirente di Palermo.


2- STAMATTINA A "RADIO 24": STATO-MAFIA - DI PIETRO: "MAGARI NAPOLITANO AL TELEFONO HA INSULTATO I PM DI PALERMO"

"Probabilmente Napolitano si sarà lasciato scappare qualche parolaccia di troppo nei confronti dei magistrati di Palermo e questo, detto dal presidente del Csm, non appare opportuno". Per Antonio Di Pietro, ospite a "24 Mattino" su Radio 24, è questo il motivo che ha spinto il Quirinale a ricorrere alla Consulta nei confronti della procura di Palermo sul caso delle intercettazioni che vedono coinvolto anche il Capo dello Stato nell'ambito della trattativa Stato-Mafia. "La procura di Palermo - ha aggiunto Di Pietro - ha già detto che non c'è niente di rilevante per quanto riguarda le espressioni riferite dal Capo dello Stato. Quindi lui non ha nulla sul piano tecnico e giuridico da temere. Lo avrà fatto per delle ragioni sue personali. Aveva mille altri occasioni per ricorrere. In 7 anni ci sono state altre telefonate in cui si sente la sua voce, proprio adesso e su un fatto così delicato che riguarda una trattativa stato-mafia interviene?".

Di Pietro ha poi lanciato una proposta: "C'è un appello che tutta la società civile dovrebbe fare al Capo dello Stato. Invece di insistere in un dirompente e devastante ricorso per conflitto di attribuzione, lo ritiri e mandi un messaggio alle Camere e le Camere si assumano la responsabilità di prendere una decisone trasparente, di colmare un vuoto legislativo su cosa fare delle telefonate del Capo dello Stato nel caso venga indirettamente intercettato e queste non hanno rilevanza".

 

 

PANORAMA RICATTO AL PRESIDENTE NAPOLITANONICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANO jpegANTONIO DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI