A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO…
IL PAPAGNO DI PREVOST A PUTIN – PAPA LEONE XIV HA INVOCATO “UN GIORNO DI PACE IN TUTTO IL MONDO”. MA PRENDENDO ATTO DEL “NIET” DI MOSCA A FERMARE LE ARMI ALMENO PER 24 ORE SI È DETTO “RATTRISTATO PERCHÉ LA RUSSIA NON HA ACCETTATO LA TREGUA DI NATALE” – ZELENSKY PARLA DI “NEGOZIATI POSITIVI” A MIAMI. MA IL CREMLINO FRENA: “CI SONO ANCORA TEMI IRRISOLTI”
Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”
VOLODYMYR ZELENSKY PAPA LEONE XIV A CASTEL GANDOLFO
Papa Leone XIV al rientro in Vaticano da Castel Gandolfo ha invocato «un giorno di pace in tutto il mondo». Ma prendendo atto del "niet" di Putin dei giorni scorsi a fermare le armi almeno per 24 ore si è detto «rattristato perché la Russia non ha accettato la tregua di Natale».
Intanto Volodymyr Zelensky stringe i ranghi e chiede il massimo supporto per gestire «i negoziati in corso, che possono cambiare radicalmente la situazione: è importante che ci sia la giusta pressione sulla Russia per il bene della pace, una pressione congiunta da parte di tutti i partner».
vladimir putin conferenza stampa di fine anno 2025 2
La ricetta del presidente ucraino non cambia: si va avanti sulla via diplomatica tracciata da Trump, ma armando le difese a colpi di sanzioni e blindando una a una le istanze irrinunciabili per Kiev. […]
[…] mentre la guerra continua con asprezza tutt'altro che natalizia, con le città al buio dei blackout per gli attacchi russi, la decisione del Consiglio Ue sui 90 miliardi di euro di assistenza finanziaria per il 2026-2027 è un passaggio cruciale per rafforzare la posizione ucraina al tavolo e garantire la stabilità interna.
Per fare il punto sulla situazione, Zelensky ha incontrato i mediatori di ritorno da Miami, Rustem Umerov e Andrey Gnatov. La bandiera sventolata è quella dell'ottimismo, i contatti con gli uomini del presidente Trump sono stati «produttivi» e ci sono bozze di documenti già pronte, in particolare sulle garanzie di sicurezza, essenziali per impedire una «terza invasione russa».
Ma il vento che arriva da Mosca è meno ottimistico. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, frena gli entusiasmi e invita a non parlare di svolte: i colloqui con gli Stati Uniti, spiega, sono solo un processo tecnico attraverso il quale la Russia valuterà se gli sforzi americani siano coerenti con lo «spirito di Anchorage».
VOLODYMYR ZELENSKY PAPA LEONE XIV A CASTEL GANDOLFO
Prima di qualsiasi conclusione, sostiene Peskov, serve un lavoro «meticoloso» a livello di esperti, e un chiarimento sui risultati dei contatti di Washington con europei e ucraini.
Sulla stessa linea il viceministro degli Esteri, Serghej Ryabkov, che definisce le discussioni «serie e professionali» ma ammette che le questioni chiave restano irrisolte, e i progressi limitati. [...]
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