AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO…
1 - ACCUSE A ENNAHDHA, HA BARATO - NON BROGLI, MA SFACCIATE VIOLAZIONI REGOLE ELETTORALI...
(ANSA) - Anche se da parte dell'Alta istanza per le elezioni e degli osservatori anche internazionali non sono state segnalate sostanziali irregolarità nel voto in Tunisia, sono in molti ora a puntare il dito contro Ennahdha, accusando il partito di avere, sfacciatamente, violato le prescrizioni relative alla campagna elettorale.
Al partito che ha vinto le elezioni si addebita, sostanzialmente, di avere violato la tregua della campagna scattata venerdì sera continuando a fare propaganda sin dentro i seggi. A sostegno di queste accuse ieri sera c'é stata una manifestazione nel centro di Tunisi, dove sono state elencate quelle che, per gli autori della protesta, sono le infrazioni addebitate al partito confessionale.
2 - LA DERIVA ISLAMISTA CONTAGIA TUTTO IL MAGHREB
Paolo Hutter per il "Fatto quotidiano"
Tunisia, avamposto dell'anno delle rivolte arabe, prime elezioni, una prova cruciale. Dopo il giorno è venuta la notte? La domenica sotto il sole è stata un successo al di là delle previsioni. Non era scontato il 70% di partecipazione al voto e soprattutto non era scontato il clima, quello di una manifestazione di massa per la democrazia, per mostrare a sé stessi e al mondo che si è all'altezza.
Dopo il buonumore generale, addirittura la allegria e la commozione nello spirito unitario della partecipazione alle elezioni, viene il momento di fare i conti, nel senso letterale del termine. E l'onda di Ennahda , gli islamisti che si dichiarano moderati e "alla tunisina", dilaga. I risultati dopo la chiusura dei seggi non arrivano come da noi con exit poll e parziali: circolano solo voci, e le ricostruzioni di chi ha sommato un po' di seggi diversi. Alla sede di Ettakatol - il partito iscritto alla Internazionale Socialista che ha per simbolo il pesce, riferimento nel campo progressista-laico - gli umori non sono così buoni, nonostante il buon successo delle loro liste.
Arriva la notizia che in Francia l'islamista Ennahda ha quasi la metà dei voti e che i secondi sono quelli del Cpr di Marzouki, partito-rivelazione, di origine se vogliamo laico-liberale, dalla Lega per i Diritti Umani, ma ultimamente in percorso di alleanza con Ennadha.
Vado direttamente ai seggi del centro di Tunisi, che non sono i ricchi dei quartieri laici residenziali nord ma neanche il popolo semplice della maggioranza del Paese. Arriva la semplificazione politica, su 80 liste pochissime prendono piu di 10 voti sui circa 750-800 validi a seggio. Qui il pesce socialdemocratico di Ettakatol supera il 20% ma Ennahda, nella zona in cui dovrebbe essere più debole, supera il 30 e il Cpr di Marzouki sfiora il 15%. Cominciano ad avere il muso lungo gli esponenti dei partiti laici progressisti.
Soprattutto quelli del Polo Democratico Modernista e del Pdp, risultati una forza di elite. Potranno essere imbarcati in un governo di unità nazionale, ma in posizione subalterna rispetto agli islamisti. Dopo un anno di Assemblea Costituente si tornerà ad elezioni, stavolta anche presidenziali. à presto per fare previsioni precise, scende in campo la Politica con la p maiuscola e con astuzie mediterranee, se non vogliamo dire arabe. Bisogna anche attendere la traduzione definitiva dei voti in seggi, che dovrebbe essere comunicata oggi.
In un collegio come l'Italia il meccanismo elettorale ha dato a Ennadha 2 seggi su 3, che vanno a un ragazzo e una ragazza di meno di 30 anni. In Tunisia però gli islamisti potrebbero avere una percentuale di seggi inferiore al 40- 45% dei voti che si dice prendano. à inevitabile collegare in qualche modo la vittoria di Ennahda in Tunisia con la forza dei Fratelli Musulmani in Egitto, e con le dichiarazioni islamiste dei nuovi dirigenti libici. Perché abbattuti i tiranni si torna al Corano?
In Tunisia ci sono più risposte convergenti: la persecuzione esercitata da Ben Alì contro l'islamismo è tornata indietro come un boomerang, e Ennadha è il partito che più facilmente ha saputo comunicare di essere onesto e popolare. Inoltre è riuscita nel capolavoro di smarcarsi ampiamente dai salafiti senza che però i "barbuti" avessero qualcun altro da votare. Hanno anche messo una donna non velata e non praticante tra i capolista.
Sono astuzie, inizia un processo vero di convivenza, o una polarizzazione più acuta? Riguardando ancora, nelle foto e nei video, i volti di questa grande manifestazione di massa che sono state le elezioni viene da ipotizzare che le aspirazioni della gente non siano poi così diverse da prevedere grossi conflitti nei prossimi mesi. Tutto sommato, a parte gli inevitabili conflitti tra gli addetti ai lavori politici, la Tunisia dopo le queste elezioni costituenti inizierà solo a prepararsi alle prime elezioni "normali". Che non verteranno solo sul Corano.
RACHID GHANNOUCHI rached ghannouchi Moncef Marzouki Ennahda ABDELFATTAH MOUROU FONDATORE DI ENNAHDHA BEN ALI benali
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