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A TAORMINA PASCOLANO LE PECORE DOVE TRA 100 GIORNI PASSEGGERA’ TRUMP – G-7 A RISCHIO FIGURACCIA: LAVORI A RILENTO E GIA’ IPOTIZZANO “INFILTRAZIONI MAFIOSE” PER LE OPERE – STANZIATI 15 MILIONI, MA MANCA TUTTO – IN COMPENSO, LA SETTIMANA PROSSIMA ARRIVERANNO LE PRIME PATTUGLIE DI MILITARI A CONTROLLARE IL NULLA - LA BOSCHI HA CHIESTO FIORI AL SINDACO

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Alessandra Ziniti per la Repubblica

 

TAORMINA G7TAORMINA G7

A Piano Porto, dove tra 100 giorni dovrebbe atterrare l’elicottero che porterà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Taormina per il suo primo G7, le pecore pascolano tranquille. Percorrendo la strada strettissima e totalmente sconnessa che porta in quello che è ancora uno spiazzo di aperta campagna sembra impossibile pensare che a maggio vi possa passare un corteo presidenziale.

 

CANTONE G7CANTONE G7

Ma è qui che dovrà essere realizzata una delle due elipiste che serviranno a portare su in tutta sicurezza i capi di Stato nella zona rossa. Ma qui di cantieri non si vede neanche l’ombra. C’è ancora da approvare una variante al piano regolatore, da fare la conferenza di servizi e di annuncio in annuncio «siamo già ben oltre il tempo massimo - dice il sindaco Eligio Giardina – Il G7 non è mica solo di Taormina, è di tutto il Paese, è il governo che lo ha voluto qui, ma adesso mi sento come quello a cui è rimasto il cerino acceso in mano».

 

sindaco Eligio Giardina
sindaco Eligio Giardina

Il decreto legge con il quale il governo ha stanziato 15 milioni per la realizzazione delle opere necessarie, ha previsto anche (e da qui l’allarme per le temute infiltrazioni mafiose lanciato dal presidente dell’anticorruzione Cantone) procedure in deroga per l’affidamento dei lavori. Nel suo ufficio, il sindaco sconsolato apre le braccia: «Rischio di infiltrazioni mafiose? Cantone ha ragione, certo che c’è, ma perché non ci hanno pensato prima? È da sei mesi che si sa che il G7 si svolgerà qui e adesso rischiamo veramente di fare una magra figura con tutto il mondo».

 

Riccardo CarpinoRiccardo Carpino

Al prefetto Riccardo Carpino, nominato commissario, è toccato l’arduo compito di provvedere a rendere esecutivi tutti i progetti relativi. «Se si fosse cominciato a lavorare sei mesi prima, se avessi trovato progetti esecutivi pronti, oggi non staremmo qui a correre. Non ci sono neanche i tempi per procedere con le deroghe, andremo con gare ordinarie e faremo quello che si può - dice - la sfida è questa, coniugare legittimità, tempo e risultati ».

 

Basta andare in giro con in mano la mappa dei lavori previsti per comprendere a pieno le preoccupazioni del sindaco. Il budello tortuoso pieno di fossi di via porta Pasquale, unico collegamento tra l’elipista e il centro di Taormina, dovrà diventare una strada percorribile. Per non parlare della sede della seconda elipista, adiacente la piscina comunale. Anche qui la strada di accesso è in condizioni davvero pietose, e c’è da mettere in sicurezza il tetto della piscina per evitare che la potenza dello spostamento dell’aria da parte di elicotteri militari lo faccia volare via.

 

autostrada taorminaautostrada taormina

Ma a Taormina, in elicottero, arriveranno solo i capi di Stato. Le delegazioni si muoveranno su strada e qui i problemi iniziano già sull’autostrada Catania- Messina, uno dei tratti peggio messi della pietosa rete autostradale siciliana. Il manto stradale è pieno di buche e rattoppi, le gallerie non illuminate, in alcuni tratti si procede su una sola carreggiata. E non è migliore la condizione della viabilità nell’unica strada che porta dal casello su fino al centro storico che sarà tutto zona rossa, nella settimana del vertice chiusa a turisti e a chiunque non sia munito di pass.

 

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Anche il basolato delle viuzze del centro sarebbe da rifare e anzi c’è ancora da trovare lo stesso tipo di pavimentazione per la strada, attualmente coperta da rappezzi di bitume, che porta fino al teatro Greco che il 26 maggio ospiterà l’overture mondana del G7 con un concerto dell’orchestra della Scala di Milano. Il Palacongressi, che ospiterà la sala stampa e altri uffici, al momento è privo di certificazione di agibilità: potrebbe essere proprio questo il primo lavoro a partire la prossima settimana.

 

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L’unica macchina che sembra camminare qui è quella organizzativa (il bando da 25 milioni di euro della Consip per i servizi chiavi in mano è stato espletato con largo anticipo) e quella della sicurezza. La prossima settimana dovrebbero arrivare le prime pattuglie di militari. E a proposito di sicurezza c’è da adeguare anche tutto l’impianto pubblico di videosorveglianza. Il 25 febbraio arriverà a Taormina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Al sindaco ha raccomandato un piano di arredo urbano, ma qui prima dei fiori c’è molto altro da fare.