PD, UN PARTITO IN BARCA (FABRIZIO): "INCOMPRENSIBILE IL NO A RODOTÀ O BONINO" – E PER FORTUNA CHE E’ CARO A NAPOLITANO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Repubblica.it

L'assemblea democrat ha votato la ricandidatura. Ci sono stati solo quattro astenuti e un contrario (Corradino Mineo). Ma i timori per i mal di pancia nel partito sono forti. E il ministro uscente - possibile futuro leader - boccia l'operazione

I Grandi elettori Pd hanno votato per alzata di mano sulla conferma di Giorgio Napolitano e la soluzione è passata con un contrario e quattro astenuti. C'è stata anche una standing ovation alla lettura del comunicato scritto dal presidente. Per quanto possa valere, l'assemblea democrats ha dato via libera quasi all'unanimità all'operazione bis. L'unico a opporsi è stato Corradino Mineo. Ma sull'apparente concordia già si profila un'ombra ingombrante. Il no di Fabrizio Barca, ministro uscente e possibile futuro leader del Pd. Che dice: "Incomprensibile il no a Rodotà o Bonino".

Pier Luigi Bersani è stato duro con i parlamentari: "La posizione del Pd su Giorgio Napolitano è vincolante, ha detto. Nel presentare la nuova opzione del partito, il segretario ha spiegato che durante la notte ci sono stati contatti con le altre forze politiche dai quali è emerso l'"impasse" e che solo sul nome dell'attuale presidente si è manifestata una "ampia convergenza".

Al di là dell'unanimità in assemblea, nel partito è forte la preoccupazione per possibili defezioni. Per la capacità attrattiva della candidatura di Rodotà. Per un nuovo boom di possibili "franchi tiratori". Per una scissione silenziosa. D'altra parte l'ingresso in campo di Barca già delinea i contorni di un possibile nuovo soggetto politico: la sinistra del Pd.

 

Fabrizio Barca Fabrizio Barca De Benedetti Barca D Arcais e Landini