alessandro di battista india dibba

PENSAVATE DI ESSERVI TOLTI “DIBBA” DAGLI ZEBEDEI? E INVECE TORNA: “LA POLITICA RESTA LA MIA PASSIONE, DOPO L'INDIA NON PARTO PIÙ” - DI BATTISTA SOSTIENE DI ESSERE STATO TIRATO IN MEZZO NEL TENTATIVO DI STRINGERE UN'ALLEANZA CON I GILET GIALLI, POI RINNEGATA, SOLO PERCHÉ ERA A PARIGI CON LA FAMIGLIA DELLA COMPAGNA (“NON ERA UNA MIA IDEA”)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

 

di battista

«Adesso ripartiamo e sarà l'ultimo grande viaggio di questo tipo. Poi so già che dovrò fermarmi, e alla fine deciderò cosa fare. Non ho programmato nulla». Alessandro Di Battista non è in disarmo, non molla, non abbandona la politica, che - dice - «è una superpassione per me».

 

Se qualcuno, tra i fedelissimi di Luigi Di Maio, pensa che quello dell' ex deputato sia un addio per sempre, ha fatto male i conti. Il volto più popolare del Movimento 5 stelle sta per partire per l' India con la compagna e il figlio di un anno e mezzo. Ha pianificato le vaccinazioni necessarie, sta studiando il tragitto, perché la sfida - stavolta - sarà arrivare a destinazione senza prendere l' aereo.

alessandro di battista

 

«Treno, autobus, forse nave, guardando un po' questo nuovo mondo». Chi lo conosce e ha parlato con lui, sa che dietro il video con cui ha annunciato che non avrebbe corso alle elezioni europee, né fatto la campagna elettorale per gli altri, c' è una grande delusione. Manifestata da un' assenza: per la prima volta, nel filmato pubblicato su Facebook il 30 marzo, Di Battista non ha citato Luigi Di Maio. Non ha giurato che il Movimento è in buone mani, che il suo sostegno resta incondizionato.

ALESSANDRO DI BATTISTA

 

I motivi del disagio, li confida solo alle persone più vicine: sostiene di essere stato tirato in mezzo nel tentativo di stringere un'alleanza con i gilet gialli, poi rinnegata, solo perché era a Parigi con la famiglia della compagna («Non era una mia idea»). È stato querelato dagli imprenditori sì Tav senza che niente e nessuno, nel Movimento, sia intervenuto a difenderlo. Gli è stata imputata la responsabilità della sconfitta in Abruzzo solo perché era coincisa col suo ritorno sulla scena.

 

Sotto l'ultima foto postata su Instagram, a due mesi dalla precedente, l'immagine del figlio Andrea alle prese con una grande pizza rossa, Di Battista scrive: «Stiamo benissimo». Ma se il libro che scriverà si chiamerà "Politicamente scorretto" è anche per sfidare il Movimento 5 stelle "di governo". E avvertirlo: vado via, ma poi mi fermo.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA MEME

Perso il frontman per eccellenza, incassata per ora solo la disponibilità del senatore Gianluigi Paragone a sostituirlo nelle piazze, per Luigi Di Maio non sarà facile organizzare la campagna elettorale per le europee. Il messaggio studiato non è forte come il no all'euro di cinque anni fa. «Dobbiamo far capire che se questo governo cade tornano quelli di prima: i Renzi, i Berlusconi. E saltano tutte le cose buone che stiamo facendo».

 

LUIGI DI MAIO E ALESSANDRO DI BATTISTA INCONTRANO I VERTICI DEI GILET GIALLI

Questo lo spin studiato dalla comunicazione. Poi c' è la "questione femminile", riscoperta dal Movimento sul caso del Congresso delle famiglie di Verona. L' idea di schierare come capolista 5 professioniste scelte dal capo politico è un' operazione che sta creando molti malumori. I prescelti saranno riuniti sabato, a Roma, nell' ennesimo evento kermesse con Di Maio "presentatore" (come quando, in vista delle politiche, furono annunciati i candidati esterni scelti per i collegi e la squadra di governo). Il dress code richiesto è classico: giacca e cravatta per gli uomini, tailleur per le donne. Sulle capolista, però, si sa ancora poco. Perfino gli eurodeputati uscenti erano convinti ci fossero tra loro Luisella Costamagna e Licia Colò.

 

alessandro di battista in spiaggia con giulia sarti nel 2016 1

Che ieri hanno smentito seccamente. Per le isole si parla ora dell' ingegnere aerospaziale Chiara Cocchiara o dell' agronoma Tiziana Mori. L'unica conferma, però, è quella di Paola Pisano nella circoscrizione Nord Ovest: l' assessora all' Innovazione del comune di Torino lavora a stretto contatto con Chiara Appendino. E la sindaca è sembrata non gradire.

Il suo braccio destro, il presidente del consiglio comunale Fabio Versaci, ha invitato la professoressa a scegliere: «O assessora o candidata».

alessandro di battista e luigi di maio

 

E ha chiesto: «Resti con noi», così come hanno fatto tutti i consiglieri M5S della città, preoccupati dalla possibilità di un cattivo risultato (Pisano è responsabile dell' anagrafe e a Torino, come a Roma, servono sei mesi per avere una carta d' identità elettronica).

Lei ha promesso che deciderà in 24 ore. Dagli europarlamentari uscenti, per niente felici dell'arrivo delle esterne, filtrano frecciate: «Luigi non ha imparato niente dal caso De Falco?». Il comandante, fiore all'occhiello dei candidati alle politiche, è stato espulso dopo nove mesi.

ALESSANDRO DI BATTISTA OSPITE DI BARBARA DURSO