jerome powell al forum della bce a sintra 1 donald trump

PEOPLE HAVE THE POWELL – IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE, ORMAI CONSIDERATO L’ULTIMO BALUARDO CONTRO L’AUTORITARISMO DI TRUMP, SI PRENDE GLI APPLAUSI DEL FORUM DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, A SINTRA. E RESISTE AGLI AFFONDI DEL TYCOON: “IL TAGLIO DEI TASSI? CI SIAMO FERMATI QUANDO ABBIAMO VISTO LA DIMENSIONE DEI DAZI. GLI STATI UNITI NON POSSONO ANDARE AVANTI CON QUESTO DEFICIT A LUNGO, LA DIREZIONE NON È SOSTENIBILE” – S’AVANZA COME SUCCESSORE CHRISTOPHER WALLER, GRADITO ALLA CASA BIANCA (MA SEMPRE MEGLIO DEL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT, LA CUI NOMINA SAREBBE COME UN “VAFFA” ALL’AUTONOMIA DELLA BANCA CENTRALE)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

jerome powell e christine lagarde al forum della bce a sintra

Jerome Powell è un uomo sotto pressione e non riesce più a nasconderlo fino in fondo. Il presidente della Federal Reserve è stanco, teso. […]

 

Era stato lo stesso Donald Trump a nominare Powell la prima volta alla guida della Federal Reserve nel 2018, durante il suo primo mandato […]; nel secondo gli sta riservando solo critiche e insulti («stupido, ottuso»), perché il banchiere centrale non risponde alle ingiunzioni di abbassare i tassi per ridurre il costo in interessi di un debito pubblico che Trump stesso alimenta con sempre nuovi tagli alle tasse dei ricchi.

 

trump jerome powell

Appena un giorno prima che il leader della Fed apparisse sul palco del Forum della Banca centrale europea, il tycoon ha pubblicato una nota personale che gli aveva fatto avere: «Jerome, come al solito sei in ritardo. Sei costato agli Stati Uniti una fortuna e continui.

Dovresti tagliare i tassi, di parecchio!».

 

Ventiquattr'ore dopo, ecco Powell sul palco della Bce a Sintra. Sembra informale solo nella misura in cui il «dress code» non prevede la cravatta, per il resto è sorvegliatissimo. Già la sera prima alla cena del Forum Christine Lagarde, la sua pari grado della Bce, aveva invocato per lui una lunga ovazione.

 

christine lagarde e jerome powell al forum della bce a sintra

Nel seminario Powell stesso, senza cercarla, ne incassa un’altra quando gli viene chiesto di Trump e lui risponde piatto: «Sono molto concentrato nel fare il mio lavoro. Solo su questo, al cento per cento. Dobbiamo onorare il nostro mandato che prevede il massimo dell’occupazione, un’inflazione sotto controllo e la stabilità finanziaria».

 

Ma l’applauso dell’establishment europeo all’ americano che non si piega a Trump è forse solo un modo della sala di sublimare la propria impotenza. Bruxelles è sul punto di accettare il protezionismo della Casa Bianca senza reagire, sperando giusto che non sia troppo aggressivo.

 

Powell invece non è sul punto di cedere alle pressioni.

 

scott bessent donald trump studio ovale

Quando gli viene chiesto se avrebbe di nuovo tagliato i tassi della Fed se non ci fossero stati i dazi – l’ultima sforbiciata è di un mese prima del ritorno di Trump al potere – la risposta del capo della Fed non lascia appigli. Si sente che ha studiato dai gesuiti: «Ci siamo fermati quando abbiamo visto la dimensione dei dazi e l’aumento delle aspettative d’inflazione» dice, proprio perché nuove tasse alla frontiera possono far salire i prezzi dei prodotti importati.

 

«La cosa prudente da fare era di mettersi fermi e aspettare. Stiamo aspettando».

 

jerome powell al forum della bce a sintra

Powell non esclude riduzioni del costo del denaro non appena eventuali dati in peggioramento lo giustifichino, ma non si dà scadenze. «Ho poco più di dieci mesi – aggiunge Powell, il cui mandato scade a maggio prossimo –.

Tutto quello che voglio è lasciare ai miei colleghi stabilità dei prezzi e un’economia in buona forma».

 

Christopher Waller invece, che siede nel consiglio dei governatori della Fed, si è già allineato a Trump proponendo un taglio dei tassi questo mese. Spera di prendere il posto di Powell e a Sintra c’è anche lui, ma nei seminari non apre bocca. […] è anche possibile che fra quei due, Powell e Waller, vada in scena un gioco delle parti: l’attuale capo della Fed potrebbe sperare che sia Waller a succedergli, perché l’alternativa sarebbe una presa di possesso diretta di Trump mandando alla banca centrale il suo segretario al Tesoro Scott Bessent.

 

Christopher Waller

Di certo Powell continua a non piegarsi. Dei tagli di tasse del presidente dice che «gli Stati Uniti non possono andare avanti con questo deficit a lungo, la direzione non è sostenibile».

 

Delle fughe in avanti con gli stablecoin, aggiunge che «condivide le preoccupazioni» di Lagarde, da cui era arrivata una messa in guardia contro la «privatizzazione del denaro». In Europa, l’inappuntabile Powell è diventato un eroe per caso. Ma quando tornerà a Washington dovrà dare fondo a tutto il suo — notevole — autocontrollo.

scott bessent donald trump 2scott bessent donald trump 1DONALD TRUMP JEROME POWELLChristopher Waller jerome powell al forum della bce a sintra 1DONALD TRUMP E JEROME POWELLjerome powell al forum della bce a sintra 2