DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Tonia Mastrobuoni per “La Stampa”
Un diversivo per distrarre dal Datagate? Il settimanale «Spiegel» ha rilanciato ieri speculazioni già emerse la scorsa estate, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche, su un possibile abbandono di Angela Merkel prima della scadenza della legislatura. Secondo le voci, la cancelliera potrebbe lasciare per un posto internazionale di prestigio, ad esempio per ricoprire il ruolo di segretario generale dell’Onu o di presidente del Consiglio europeo.
Ma intanto sembra ingrossarsi lo spygate tedesco: dopo le due talpe americane scovate la scorsa settimana, la «Bild am Sonntag» sostiene, citando fonti dell’intelligence americana, che in quattro ministeri, Difesa, Economia, Interni e Cooperazione, si nasconderebbero addirittura oltre una dozzina di spie al soldo della Cia. Molte di esse collaborerebbero già da anni con i servizi Usa. Tuttavia, alla luce delle tensioni recenti, gli americani starebbero pensando di spostare i capi degli 007 a Varsavia e Vienna e lasciarli operare da lì.
Proprio a Vienna, a margine dei colloqui 5+1 sul dossier nucleare iraniano, il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier ha incontrato il segretario di Stato americano John Kerry. Successivamente, in conferenza stampa, l’americano ha sottolineato che «il rapporto Stati Uniti-Germania è strategico, la cooperazione politica è molto stretta e siamo buoni amici».
Anche il tedesco ha usato toni concilianti, «vogliamo fare in modo di riavviare le relazioni sulla base della fiducia e del rispetto reciproco». Prima di partire per gli incontri austriaci, Steinmeier aveva fatto sapere di aver rinviato un viaggio a Washington previsto per la prossima settimana.
Al tema delle attività di spionaggio americane non poteva non essere dedicata anche la tradizionale «intervista estiva» ad Angela Merkel andata in onda ieri sera sull’emittente tv «Zdf» ma registrata prima dell’indiscrezione della «Bild am Sonntag» di ieri mattina. Merkel ha ribadito che Berlino e Washington hanno «un’idea diversa di come debbano lavorare i servizi segreti» e ha espresso l’opinione che nel ventunesimo secolo «dovrebbero concentrarsi sulle cose importanti». La collaborazione con gli americani, però, resta stretta e la cancelliera ha detto «vorrei che continuasse ad essere così».
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Nei giorni scorsi alcuni quotidiani tedeschi avevano speculato sulla possibilità che la Germania possa d’ora in poi rivolgere maggiormente lo sguardo a est, insomma sulla possibilità di un maggiore avvicinamento alla Russia da parte della Germania, dopo lo scandalo Nsa e quello delle «spie venute dall’ovest». Ma forse sottovalutano la portata strategica e storica dell’alleanza della Germania con gli Stati Uniti.
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