
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
1. ORGASMI...
Jena per "La Stampa" - Nel mondo scientifico si è aperto un elevato dibattito sull'utilità dell'orgasmo femminile, tanto per cambiare il Pd si è diviso.
2. PENATI, RESTO CONSIGLIERE REGIONALE...
(ANSA) - Filippo Penati, indagato nell'inchiesta sulle presunte tangenti per le aree ex Falck e sospeso dal Partito Democratico, resterà consigliere regionale in Lombardia. "Continuerò i lavori da consigliere - ha spiegato lui stesso arrivando stamani in aula - fiducioso che la giustizia farà il suo corso e che la verità verrà a galla". A chi gli chiedeva se si senta scaricato dal Pd, l'ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani ha replicato: "Assolutamente no, mi ero autosospeso".
3. LETTA,OGGI GIORNATA PARTICOLARE, CRISI NON RIGUARDA SOLO NOI...
Radiocor - 'I tempi sono difficili, viviamo in questi giorni, oggi e' una giornata particolare, una crisi che non riguarda soltanto l'Italia e che costringe a molti sacrifici, compresi quelli per la cultura'. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, alla presentazione dei concerti di Ugo Ughi a Roma.
4. MARCEGAGLIA, 'GOVERNO FACCIA RIFORME SERIE OPPURE VADA A CASA'...
Radiocor - 'Sono settimane che continuiamo a dire che non c'e' piu' tempo, serve una riforma seria e impopolare nei prossimi giorni oppure questo Governo deve andare a casa perche' si rischia di buttare il percorso di crescita di decenni'. Lo ha dichiarato Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria parlando all'inaugurazione di Cersaie alla Fiera di Bologna. 'Le cose da fare sono chiare: dobbiamo salvare il paese, non ci interessa se i provvedimenti scontentano la Lega i sindacati oppure anche Confindustria. Dobbiamo salvare il paese. La Marcegaglia ha anche sottolineato che questa situazione per l'Italia 'e' ancora piu' inaccettabile perche' restiamo un paese serio con un tessuto industriale molto forte: siamo stufi di essere lo zimbello internazionale'
5. MARONI; NEL PARTITO SOLO UN MARONIANO, IO...
(ANSA) - "Nella Lega c'é un solo maroniano: Roberto Maroni. Tutto il resto sono costruzioni fantasiose". Così il ministro dell'Interno Maroni interviene sulle voci di divisioni interne alla Lega e dopo l'iniziativa del partito domenica a Venezia. In una intervista al quotidiano 'La Prealpina' il responsabile del Viminale ribadisce "sulle voci di divisioni interne i giornali e i giornalisti esagerano a priori: non esiste nulla di tutto ciò".
"Su un importante quotidiano nazionale ho letto addirittura che, a Varese, i maroniani, se mai esistano, sono divisi al loro interno tra maroniani ortodossi e autonomisti. Nella Lega c'é un solo maroniano: Roberto Maroni". "Io faccio le cose per cui sono stato chiamato: faccio il ministro dell'Interno, cerco di farlo al meglio, raggiungendo gli obiettivi che mi sono prefisso. In quanto al resto, mi riconosco in Bossi e non credo ci sia altro da dire". Sull'esecutivo Maroni conferma la coalizione di governo:"non ci sono alternative a Lega e Pdl, arriveremo in fondo alla legislatura. Anche perché ci sono ancora tanti problemi da risolvere e c'é una grave crisi economica da gestire".
6. LEGA, RIUNIONE GRUPPO SU MILANESE RINVIATA A DOMANI...
(ANSA) - Si dovrebbe tenere domani e non oggi, a quanto si apprende, la riunione del gruppo della Camera della Lega Nord che dovrà stabilire la linea del Carroccio sulla richiesta di arresto della Procura di Napoli nei confronti del deputato del Pdl, Marco Milanese.
7. CASINI, NON SARO' TRA RICHIEDENTI VOTO SEGRETO...
(ANSA) - Sul voto per l'arresto di Marco Milanese, l'Udc "lascerà libertà di coscienza". Lo ribadisce il leader centrista, Per Ferdinando Casini, che spiega: "io auspico che ciascuno si assuma la sua responsabilità alla luce del sole. Noi lasceremo libertà di coscienza anche se non è difficile immaginare come voteremo. Detto questo dopo la nostra presa di posizione su Papa non possiamo cambiare la nostra posizione. Io - conclude Casini - non sarò dunque tra i 30 richiedenti del voto segreto".
8. UDC NON SARA' CROCEROSSINA GOVERNO,INAIUTABILE...
(ANSA) - L'Udc non sarà la "crocerossina" di questo Governo: "non ne ha la volontà né la tentazione, e anche se l'avesse, questo è un governo inaiutabile". Lo afferma a Montecitorio il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che boccia però anche la ritrovata "nostalgia dell'Unione". "Se la vogliono fare la facciano in solitudine: l'Udc non può far parte di questa combriccola" continua il leader centrista che rinnova invece l'appello ad un governo di responsabilità fatto di "personalità che vengano dalla politica e da personalità la cui esperienza è riconosciuta a livello internazionale".
9. LA RUSSA, SORTE TREMONTI NON LEGATA A VOTO IN AULA...
(ANSA) - "Non credo che la sorte del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sia legata al voto sulla richiesta di arresto della Procura di Napoli nei confronti del deputato del Pdl, Marco Milanese". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a Catania, prima di recarsi alla base militare di Sigonella.
10. LA RUSSA, NATO HA CHIESTRO ALTRI 3 MESI IMPEGNO...
(ANSA) - "La Nato ha chiesto che la missione in Libia duri per altri tre mesi, l'Italia non ha ancora deciso, daremo la disponibilità delle basi, ma l'idea è di partecipare coprendo parte delle spese con i risparmi messi in moto dal ministero". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a Catania, prima di recarsi alla base militare di Sigonella.
11. FERRARA âSILVIO CHIEDA SCUSA PRESENTANDOSI DAVANTI AI MAGISTRATI'...
Da "la Repubblica" - «Berlusconi deve scusarsi, non c´è niente di male a chiedere scusa. Berlusconi può farlo, è molto sorridente. Poi deve contrattaccare, perché l´Italia che lo ama lo aspetta». à il consiglio che Giuliano Ferrara dà al Cavaliere da "Radio Londra", il programma in onda subito il Tg1 ripreso ieri sera.
Deve dire «io mi scuso, sono umile, so di avere sbagliato, ma il vero scandalo è nelle intercettazioni, la mia vita privata viene usata strumentalmente per abbattere la mia funzione pubblica». spiega Ferrara. Che aggiunge «La base del contrattacco - ha proseguito - non può essere che quella di presentarsi dai magistrati. Altro che Palazzo Chigi, deve andare a Napoli dai giudici, da questi ragazzotti in cerca di protagonisti».
12. PANCHO PARDI (IDV) A RADIO 24: "CRISTIANO DI PIETRO COME IL TROTA: CASI SIMILI. MA NOI DOBBIAMO EVITARE IL FAMILISMO"...
"Cristiano Di Pietro come il Trota: casi simili. Ma noi dobbiamo evitare il familismo". Lo ha detto alla Zanzara su Radio 24 il senatore dell'Italia dei Valori, Pancho Pardi commentando la candidatura del figlio di Antonio di Pietro, leader dell'IDV. " E' sbagliato e inopportuno candidare Cristiano Di Pietro, indipendentemente dai meriti della persona. - continua il senatore alla Zanzara su Radio 24 - Noi , l'IDV, non possiamo apparire come interpreti del costume familista: quando in una famiglia c'è un eletto è meglio se gli altri aspettano, se no si da l'impressione di costruire una dinastia.
In questo caso la dinastia Di Pietro. E' inopportuno." Ne ha parlato con Antonio Di Pietro? " Si certo ho parlato all'esecutivo. La risposta del leader dell'Idv alle mie richieste non è ancora arrivata e la cosa non mi convince - e conclude a Radio 24 - Continuo ad essere convinto che non facciamo una bella figura perché il partito deve essere superiore a queste cose. Credo che metà dell'elettorato italiano, quello del centro sud è abituato a queste situazioni e le sopporta, ma credo invece ci costerà dei voti mancanti del centro nord".
13. TURCHIA: BOMBA NEL CENTRO DI ANKARA, 15 FERITI...
(ANSA) - Una bomba nascosta in un'auto è esplosa stamattina nel centro di Ankara, la capitale della Turchia, causando almeno 15 feriti, di cui cinque così gravi che prime informazioni avevano parlato di due morti. Il bilancio provvisorio è stato fornito da un vicepremier, Besir Atalay, che non ha avanzato ipotesi sulla matrice dell'attentato ma in Turchia - quando scoppia un ordigno - si sospetta subito del Pkk, la formazione terroristica che reclama l'indipendenza della zona di insediamento dei curdi nel sud est del paese. Fra i feriti non risultano italiani, ha riferito l'ambasciatore d'Italia ad Ankara, Gianpaolo Scarante.
L'esplosione è avvenuta nel centralissimo quartiere di Kizilay, pieno di negozi e densamente frequentato. Lo scoppio, udito a chilometri di distanza e che ha innescato un incendio domato a fatica dai vigili del fuoco, ha danneggiato sei auto e infranto i vetri di edifici in un ampio raggio. Sul posto, oltre alle ambulanze, sono arrivati anche gli specialisti dell'antiterrorismo. Nei pressi ci sono edifici pubblici come il municipio circoscrizionale, ma anche il ministero della Giustizia e la Corte di cassazione: questi però tranne il dicastero, non sembra possano essere obiettivi appetibili e clamorosi per terroristi.
Divisi alla caduta dell'impero ottomano fra Turchia, Iraq, Iran e Siria, i 12-15 milioni di curdi reclamano una maggiore autonomia da Ankara con un'insurrezione che, condotta dalla loro formazione terroristica Pkk, dal 1984 ha causato più di 45 mila vittime. Sul fronte curdo, la situazione in Turchia è tesa in quanto sono in corso preparativi per un'operazione turca oltre-frontiera che dovrebbe stanare i terroristi nello loro basi nel nord dell'Iraq. In azione nelle metropoli turche in genere è un'organizzazione affiliata al Pkk, quella dei Tak (i Falchi per la libertà del Kurdistan). Il timore di attentati ha spinto le autorità a bloccare un treno nei pressi della capitale per un sospetto pacco-bomba.
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