
DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF,…
Marta Ottaviani per "la Repubblica"
Gezi Parki, ultimo atto. E a Istanbul si scatena l'inferno. L'ordine di sgombero dell'area verde, simbolo di una protesta che andava avanti da oltre due settimane, è arrivato poco dopo le otto, quando il giardino si preparava a vivere una serata in un'atmosfera di festa come quella che aveva caratterizzato le precedenti. à successo tutto in pochi minuti. Squadre di polizia in tenuta antisommossa hanno cominciato a diventare sempre più numerose in Piazza Taksim, teatro lunedì scorso di un altro sgombero violento.
Le forze dell'ordine hanno urlato dai megafoni che era arrivato l'ordine di svuotare la zona, invitando tutti ad andarsene nel più breve tempo possibile. Dopo pochi minuti gli idranti hanno cominciato a lanciare getti violenti contro la folla che si trovava sulla piazza, puntando dritto verso la scalinata che conduce all'ingresso del parco, proprio dove ieri erano state abbassate le possenti barricate che lo avevano protetto fino a quel momento, in un segno di distensione e di apertura al dialogo con il governo.
Ma al premier turco Recep Tayyip Erdogan (ieri acclamato da una folla massiccia di suoi sostenitori ad Ankara), evidentemente, non è bastato e, dopo che le associazioni che hanno dato vita alla protesta hanno detto che per il momento non avrebbero lasciato la zona, ha deciso di abbandonare la linea conciliatrice adottata nelle 36 ore precedenti e riprendere con il pugno duro.
La polizia per prima cosa ha bloccato le due vie di accesso più importanti verso la piazza, ossia la Siraselviler Caddesi e l'Istiklal Caddesi, dove centinaia di persone sono state ricacciate indietro con gas e lacrimogeni, scatenando il caos totale. Poi è stata la volta del parco. Sono entrati in centinaia, facendo ampio impiego di gas urticanti per fare andare via la gente che lo occupava. In un'ora la gente è stata spazzata via, subito dopo le ruspe hanno portato via tende, stand, palchi.
I gas hanno intossicato anche alcune famiglie, che stavano trascorrendo lì un pomeriggio sereno. I bambini sono stati subito accolti nell'Hotel Divan, all'estremità Nord del parco, che è stato isolato e il suo ingresso vietato ai giornalisti.
Ma il premier potrebbe pagare questa mossa molto cara. La reazione della gente non si è fatta attendere. Dopo pochi minuti che si era diffusa la notizia dello sgombero del parco, in ogni quartiere vicino si è sentito il risuonare di pentole, ormai un vero e proprio richiamo alla battaglia. Migliaia di persone sono scese in strada. Hanno urlato «Erdogan. Istifa», Erdogan dimettiti, promettendo che la resistenza sarebbe andata avanti a oltranza.
Ad Ankara migliaia di persone hanno seguito gli eventi da Kugulu Park, sapendo che presto potrebbero fare la stessa fine. Ma ormai non importa più. La questione di principio è diventata più importante: c'è una parte di Turchia che è sempre più pronta a fare sentire la propria voce contro un esecutivo eletto democraticamente ma accusato di avere avviato una deriva sempre più autoritaria.
Oggi potrebbe essere una giornata ad altissima tensione. Erdogan è atteso a Istanbul, dove ci sarà una nuova manifestazione, dopo quella di Ankara, del suo Partito islamicomoderato per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp). Si è scelta apposta una location periferica, ma il rischio che è lo scontro fra premier e manifestanti si traduca in lotta aperta fra due parti del Paese.
DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF,…
DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ…
DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D…
L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA…
FLASH! - PREVOST, ANNABA... A VEDE'! - PAPA LEONE XIV STA PREPARANDO UN VIAGGIO IN ALGERIA, IL SUO…
DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI…