A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA…
Da "il Mattino"
«Ti devi dimettere da viceministro, lo ha detto anche Matteo, chiamalo...». Pina Picierno ha apostrofato così in pieno Transatlantico, gremito per il voto di fiducia, Vincenzo De Luca ed i due, entrambi sostenitori del sindaco di Firenze, hanno battibeccato a lungo sotto gli occhi di deputati e giornalisti.
Al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, però, non va di prendere «lezioni di legalità » da nessuno. Per questo non ha preso bene l'esortazione, rivoltagli ieri in tv dalla neoresponsabile del Pd sulla legalità Pina Picierno, di optare tra l'incarico di sindaco e quello di viceministro alle Infrastrutture.
De Luca ha quindi affrontato in pieno Transatlantico la giovane deputata campana che però non si è fatta intimidire e ha fatto presente al sindaco che anche Renzi si è già espresso pubblicamente perché metta fine al doppio incarico.
«Non è stata una lite ma una discussione. Abbiamo opinioni diverse». Pina Picierno smorza le polemiche dopo la «discussione» con Vincenzo De Luca in Transatlantico, sotto gli occhi di colleghi e con alcuni deputati democratici (Antonello Giacomelli, Francesco Saverio Garofani, Fulvio Bonavitacola, Caterina Bini) impegnati a fare da mediatori tra le «opinioni diverse» tra i due.
Oggetto del contendere, le dimissioni del sindaco di Salerno e vice ministro delle Infrastrutture dopo la sentenza dell'Antitrust che è andata in questo senso. La Picierno ha chiesto al viceministro il passo indietro. De Luca, già irritato per alcune dichiarazioni di ieri della deputata a Ballarò, non l'ha presa bene: «Ho mandato tutte le carte al ministero, e da tempo, hanno pensato di potermi ricattare», ha detto spiegando di aver documentato ampiamente la sua posizione.
Poi il tono è salito: «La verità è che nel Pd la competenza e la libertà sono viste come un fastidio». La responsabile legalità del partito lo incalza, anche se con tono pacato, gli spiega a proposito dell'avviso di garanzia per la vicenda Crescent che il garantismo resta un punto fermo del partito («ci sono delle indagini, andranno avanti e poi si vedrà »).
Ma serve a poco, De Luca non fa un passo indietro: «Allora così mi incazzo veramente». Qualcuno, nel capanello, ad un certo punto fa riferimento alla posizione di Renzi sull'incompatibilità di De Luca, ma niente: «à che mò è il Padreterno che decide tutto». Alla fine il capannello si scioglie, ma tensione resta.
NICOLA CAPUTO PINA PICIERNO
Vincenzo De Luca
Matteo Renzi
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