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Wanda Marra per “Il Fatto Quotidiano”
Dopo mesi di abusivismo “di fatto” alla fine il contratto a Filippo Sensi, portavoce di Matteo Renzi, nonché capo ufficio stampa (nonché spin doctor, nonché animatore di social network) è arrivato. E guadagna più del suo capo. Sensi prende poco meno di 170mila euro lordi, tra voci fisse e voci variabili (91.696, 86 di “trattamento economico fondamentale” più 59.500 di “retribuzione di posizione variabile” più 18.360 di “indennità di diretta collaborazione”).
Renzi ne prende 114.796,68 lordi più 9.566,39 di indennità. “Cose di lavoro” per parafrasare l’hashtag preferito di Nomfup (alias Sensi) su Twitter. L’ufficio stampa è stato rinforzato: contratti per Roberta Maggio, provenienza Pd, 60mila euro lordi complessivi, per fare da “assistente” allo stesso Sensi.
Poi c’è Rossella Rega, coordinatore amministrativo: il suo contratto, essendo lei dipendente, è “in corso di registrazione”, ma alla fine si aggirerà sui 106mila euro lordi. Non poteva mancare, nel drappello dei comunicatori, Tiberio Barchielli. Nato a Rignano sull’Arno (e dunque concittadino del premier) è passato da paparazzo a fotografo ufficiale di Palazzo Chigi. Il suo compenso è in via di definizione.
Degna di nota anche la squadra dei consiglieri di Renzi. A titolo gratuito, come preannunciato, i consiglieri economici Maurizio Ferruccio Del Conte, Marco Fortis, Giampiero Gallo, Yoram Gutgeld, Riccardo Luna, Roberto Perotti e Alessandro Santoro. Come Giovanna Martelli (Consigliere per le Pari Opportunità) e Paolo Barberis (Consigliere per l’Innovazione).
I fiorentini arrivati a dare man forte al presidente del Consiglio, invece, sono pagati: da Palazzo Vecchio viene Franco Bellacci, detto “Franchino”, il risolvi-problemi di Matteo (prende 85mila euro lordi). Poi, c’è Pilade Cantini, che prima di arrivare a Palazzo Vecchio era stato assessore in un Comune del Pisano per Rifondazione Comunista; tra i suoi compiti, quello di rispondere alle e-mail (retribuzione intorno agli 80mila euro).
E a capo della segreteria tecnica c’è Giovanni Palumbo, già dirigente a chiamata del Comune di Firenze. Per lui, quasi 110mila euro. E un collaboratore diretto: Marco Bellagamba (anche lui viene dal Pd), 45mila euro. Francesco Nicodemo, infine, è passato da responsabile Comunicazione dei Democrat ad “Assistente del capo della segreteria tecnica” (ruolo ufficiale, ma il compito vero è “influenzare” i social network). Per 60mila euro lordi.
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