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Carlo Tarallo per Dagospia
Troppo tranquilla e serena (si fa per dire) era la situazione dopo le elezioni-tsunami. Ed ecco che a infiammare il dibattito politico arriva la "scoppola" della Procura di Napoli sul capoccione dipinto di Silvio Berlusconi. Indagato per corruzione il Banana ha ricevuto un invito a presentarsi per essere interrogato il prossimo 5 marzo. Vale a dire, dieci giorni prima dell'insediamento delle Camere. Inevitabile che la mossa dei pm Woodcock, Piscitelli, Curcio, Milita e Vanorio influirà non poco sui primi passi della legislatura. Che farà Silvio? Si presenterà in Procura la prossima settimana? Quando si svolgerà la "grande manifestazione" annunciata dal Pdl dopo l'ennesima bufera giudiziaria? Non si sa.
AL SENATO SARA' BRACCIO DI FERRO SULL'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE
Quello che si sa è che la prima "grana" del nuovo Senato sarà in assoluta continuità con la passata legislatura. I senatori dovranno infatti esprimersi sulla richiesta di autorizzazione a procedere già spedita a Palazzo Madama dalla Torre delle Manette di Napoli. I magistrati chiedono di poter perquisire la cassetta di sicurezza sequestrata a Berlusconi e di poter acquisire i tabulati delle telefonate dello stesso Berlusconi e di Sergio De Gregorio. E così cambia radicalmente la prospettiva dei primi giorni di lavoro dei nuovi senatori.
PD E M5S VOTERANNO SI', A RISCHIO IL "GOVERNO DI SCOPONE"
Subito dopo l'insediamento delle camere si procederà all'elezione del Presidente, che dovrà immediatamente calendarizzare la discussione sulla richiesta dei magistrati prima presso la Giunta (per il parere) e poi in aula. In pratica: ad accogliere i neoparlamentari ci sarà l'ennesimo scontro ad alta tensione tra i favorevoli e i contrati all'autorizzazione a procedere. Scontato il "sì" del M5S, è ampiamente prevedibile anche quello di Pd e Sel. Con tanti saluti a ogni tipo di dialogo tra Pd e Pdl, anche nell'ottica di un governo di scopo(ne). In sostanza: la "maggioranza" parlamentare potrebbe formarsi intorno alla richiesta della Procura.Ma non è tutto.
MARA CARFAGNA CAPOGRUPPO ALLA CAMERA?
A proposito di Parlamento, la "guerra santa" dei Patonza's contro la "magistratura a orologeria", che divampa da questa mattina sui media, potrebbe anche provocare sconvolgimenti sugli assetti dei gruppi del Pdl, per i quali si prevede una battaglia durissima a difesa del "fortino" berlusconiano.
E spunta il nome di Mara Carfagna come capogruppo alla Camera. La ex ministra (sponsorizzata da Stefano Caldoro) ambisce a questo ruolo poiché la vittoria al Senato in Campania ha blindato Nitto Palma nel ruolo di coordinatore regionale. Stasera a Servizio Pubblico toccherà a lei affrontare la "fossa dei leoni". Riuscirà a non farsi intravagliare? Ah saperlo...
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