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DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA…
RENZI, STAI SERENO - SCALFARI: ‘’IL PD PUGNALÒ LETTA E QUANDO SI PASSARONO IL CAMPANELLO LO DIEDE A RENZI GUARDANDO DALLA PARTE OPPOSTA” – LO SPIRITOSO RENZI: “SIA MESSO A VERBALE IL MIO DISSENSO” – EU-GENIO: “GENTILONI? SE MATTARELLA NON TROVERÀ UN CANDIDATO CHE PRENDE LA MAGGIORANZA GOVERNANTE, FARÀ QUELLO CHE NAPOLITANO HA FATTO CON TRE PRESIDENTI DEL CONSIGLIO: LO SCEGLIERÀ LUI. COME FECE CON MONTI CHE NON ERA UN POLITICO, MA UN TECNICO”
Silvio Buzzanca per la Repubblica
‘’Il Pd pugnalò Letta e quando si passarono il campanello lo diede a Renzi guardando dalla parte opposta » , dice Eugenio Scalfari.
«Sia messo a verbale il mio dissenso » , replica subito Matteo Renzi.
Il siparietto fra il fondatore di Repubblica e l' ex premier va onda a Di Martedì, il programma di Giovanni Floris su La 7.
Lo scambio di opinioni è innescato da Floris che ad un certo punto chiede a Scalfari «se Gentiloni potrà fare il presidente del Consiglio dopo il 4 marzo » . L' ex direttore di Repubblica risponde che « Mattarella esaminerà tutti i gruppi parlamentari. Non troverà un candidato che prende la maggioranza governante, se non la prende farà quello che Napolitano ha fatto con tre presidenti del Consiglio: lo sceglierà lui. Come fece con Monti che non era un politico, ma un tecnico».
LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI
«Quando Monti decise di fondare lui un suo partito e lasciò la carica, - prosegue Scalfari - Napolitano fece la stessa cosa di prima, chiamò un uomo di sua fiducia, una fiducia politica perché Enrico Letta era un politico, era un uomo del Pd».
A questo punto Scalfari riassume gli eventi di quegli anni, quelli dello "stai sereno Enrico", il famoso tweet di Renzi che mirava ad assicurare lealtà e sostegno a Letta. Invece, ad un certo punto, la Direzione del Pd, controllata da Renzi, sfiduciò Letta e indicò proprio Renzi come nuovo presidente del Consiglio. E qui Scalfari evoca quella scena dello scambio delle consegna della campanella.
Il fondatore di Repubblica torna poi sulla preferenza a Berlusconi in un ipotetico duello con Di Maio e ribadisce con forza: « Io Berlusconi non lo voterò mai, mai».
« Il mio obiettivo è arrivare primo, come Ugo Tognazzi e Vianello che facevano la gag " Mamma, sono contento di essere arrivato uno"», ha spiegato Renzi. «Questi sono i 10 giorni decisivi, conta il voto dei tanti indecisi che vorrebbero sapere dei contenuti concreti. Con Paolo Gentiloni non c' è nessuna divisione, c' è un ruolo diverso, abbiamo due stili profondamente diversi. Gentiloni dice che non siamo due gocce d' acqua, è così » . Infine, un accenno al referendum del 2016. «Ho sbagliato diverse cose, se perdi un referendum hai sbagliato».
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