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(S)TOP SECRET! - IL FOTOGRAFO INVESTIGATIVO TREVOR PAGLEN, CHE HA GIA’ SVELATO I LUOGHI SEGRETI DELL’INTELLIGENCE AMERICANA, STAVOLTA METTE IN MOSTRA A LONDRA GLI SCATTI A BOMBE E RAGGI LASER DEL CENTRO DELLA “RAF” NELLO YORKSHIRE

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da www.independent.co.uk

 

prigione cia a kabulprigione cia a kabul

A Kabul, che pullula di taxi, Trevor Paglen ha avuto difficoltà a farsi portare a nordest della città, strada pericolosa anche per gli standard afghani. La zona non è trafficata da trent’anni, si incontrano per lo più capre al pascolo. Qui ha immortalato la “Salt Pit”, prigione segreta della CIA e centro per gli interrogatori. 

 

Paglen è il fotografo che da anni va alla ricerca di luoghi top secret e li trasforma in immagini artistiche. La sua missione  è svelare ciò che i governi tentano in ogni modo di nascondere. Sopra le nostre teste orbitano oltre 200 satelliti e lui li ha fotografati. 

 

Ha fatto lo stesso con la base aerea nascosta nei sotterranei del deserto del Nevada, che è anche il centro di controllo dei droni statunitensi. E’ a tutti gli effetti un giornalista investigativo, che si limita però a mostrarci enigmatiche immagini in successione, tipo noiosi uffici di periferia e indefinibili luci nel cielo. 

national reconnaissance office ground station in nuovo messiconational reconnaissance office ground station in nuovo messicoan english landscapean english landscape

 

Dichiara: «Credo che la sorveglianza di massa sia una pessima idea perché la gente si sente costantemente monitorata e diventa più conformista, non prende posizioni controverse. E questa omologazione è incompatibile con la democrazia. Inoltre questo tipo di controllo crea uno squilibrio fra società e governi. In democrazia i cittadini sono liberi e hanno il potere, mentre i governi sono il mezzo per esercitarlo, con la massima trasparenza. A causa dell’estrema sorveglianza, la situazione oggi è inversa». 

 

Gli attacchi all’America hanno fatto emergere le falle dell’intelligence e prodotto un mondo più oscuro e silenzioso, di cui non conosciamo quasi nulla. Non si vede ma influenza e interferisce con il mondo visibile. Dopo il “World Trade Center”, Dick Cheney annunciò un periodo di manovre segrete, rivelate da Paglen nel libro “I Could Tell You But Then You Would Have to be Destroyed by Me: Emblems from the Pentagon's Black World”, che divenne un bestseller proprio tra le forze speciali. 

 

Il suo nuovo progetto lo ha portato in Gran Bretagna per scoprire la base di sorveglianza di “Menwith Hill” nello Yorkshire, centro della RAF. Tra le colline e le case in pietra, la stazione sembra parte del panorama. Eppure qui lui ha scattato immagini a bombe e raggi laser, ha trovato scritto “Oderint dum metuant”, la frase di Caligola che si traduce "Odino, purché temano". 

drone invisibiledrone invisibile

 

aerei nascosti nel deserto del nevadaaerei nascosti nel deserto del nevada

La sua mostra “An English Landscape” si tiene da giovedì alla “Gloucester Road Underground station” di Londra.