SALLUSTI, IL “DILEGGIATORE” – LETTERINA DI SANDRO BONDI A ”REPUBBLICA”: ‘’NE SO QUALCOSA ANCH’IO DEL SUO SISTEMA DI SPORCARE LA STORIA E L’ONORE DELLE PERSONE’’ – “CHIUNQUE ENTRI IN QUEL MONDO, O DIVENTA UN SOLDATO DI VENTURA, OPPURE PRIMA O POI NE VIENE ESPULSO E POI TRATTATO COME SI DEVE”

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Sandro Bondi, Ex coordinatore di Forza Italia, lettera a Repubblica

SANDRO BONDI E SILVIO BERLUSCONI jpegSANDRO BONDI E SILVIO BERLUSCONI jpeg

 

Gentile Direttore, quando definisce Alessandro Sallusti un “professionista del dileggio” dice il vero. Ne so qualcosa anch’io, pur non volendo accostare minimamente la mia persona a quella di Giuseppe D’Avanzo, la cui probità e onestà intellettuale lei giustamente ricorda. Purtroppo scopro e ammetto con colpevole e inescusabile ritardo, come per altri versi fece anche quel galantuomo dell’avvocato Vittorio Dotti, il sistema di sporcare la storia e l’onore delle persone che può avvenire in due modi: in seguito a un via libera diretto o indiretto, esplicito o più semplicemente alluso, da parte della proprietà, oppure da parte dei direttori delle testate o dei giornalisti per acquisire meriti di fedeltà.

 

MANUELA REPETTI SANDRO BONDI MAURIZIO BELPIETRO VITTORIO FELTRI MANUELA REPETTI SANDRO BONDI MAURIZIO BELPIETRO VITTORIO FELTRI

A onor del vero, chiunque entri in quel mondo, o diventa un soldato di ventura, per utilizzare una definizione inoppugnabile di uno scrittore obiettivo come Alexander Stille - meglio se un soldato di ventura senza scrupoli - oppure prima o poi ne viene espulso e poi trattato come si deve.

SALLUSTI E FELTRISALLUSTI E FELTRISANDRO BONDI manuela repetti - Copyright PizziSANDRO BONDI manuela repetti - Copyright Pizzi