
FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI…
Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Come ti disintegro il centrodestra. Comune dopo Comune, alleanza dopo alleanza va in pezzi la coalizione a trazione berlusconiana. «Siamo sotto assedio – confida Renato Brunetta al direttivo del gruppo – adesso dobbiamo stringerci tutti attorno a Silvio».
Roma è il casus belli, Torino e Napoli le rappresaglie. Allargando l’obiettivo, però, si comprende meglio lo sfascio: da Bologna a Novara, passando per Latina e Salerno, è un mondo che va in frantumi.
«Più che di esplosione – ironizza il senatore del Carroccio Jonny Crosio – parlerei di smontaggio controllato del centrodestra. Noi meccanici della Lega non usiamo la dinamite, ma il cacciavite. Poi torneremo ad assemblare... ».
L’immagine più abusata è quella del domino: smosso il tassello della Capitale, viene giù tutto. A Roma corrono Giorgia Meloni, Guido Bertolaso, Alfio Marchini e Francesco Storace. Il resto? Pure peggio, visto il patto federativo tra la Lega e Fratelli d’Italia. Berlusconi, infuriato, li considera «partitini di minoranza ». Eppure Salvini professa lo scontro: «Con Silvio rompiamo ovunque, tranne che dove possiamo vincere».
Se si esclude Milano, dove tutti fanno finta di niente per tutelare la corsa di Stefano Parisi, ovunque è guerriglia. A Napoli la Lega scarica il berlusconiano Gianni Lettieri per sostenere l’ex aennino Marcello Taglialatela, che infatti picchia senza pietà sul rivale: «È un perdente».
Anche a Bologna Fratelli d’Italia e Carroccio giocano di sponda, proponendo Lucia Borgonzoni, mentre a Palazzo Grazioli cercano un profilo “alla Bertolaso”. Torino, poi, vive ore surreali. Le racconta al telefono Osvaldo Napoli, incoronato da Berlusconi: «Il giorno prima Salvini mi dice: “Osvaldo, sei perfetto e stimato anche dai miei!”. E il giorno dopo non vado più bene. Matteo ha scelto il “muoia Sansone con tutti i filistei”».
È la provincia, però, a mostrare l’inarrestabile sgretolamento della coalizione pensata ad Arcore 22 anni fa. A Novara, per dire, si preparava la guerra dei mondi tra Meloni e Salvini. E invece ora Fratelli d’Italia è pronta a mollare FI a favore del leghista Andrea Canelli.
A Latina altro caso di scuola: gli azzurri danno il via libera alle primarie, ma non partecipano e salta il patto. La Campania, poi, è un’autentica polveriera. A Salerno sembrava fatta con la candidatura dell’ex portavoce di Caldoro. E invece no, contrordine: i lepenisti d’Italia preferiscono Antonio Iannone (FdI).
A Benevento il gran ritorno di Clemente Mastella va di traverso alla Lega e a Fratelli d’Italia. «Sto per mandare un fax a Berlusconi - provoca Fabio Rampelli – per ricordargli quando dichiarava contro i professionisti della politica... ».
Per Caserta, invece, gli uomini della Meloni sponsorizzano un notaio, come a Torino: niente di fatto, non è l’anno dei notai azzurri. Non è finita. La Lega pretende Isernia, anche se a quelle latitudini è poco radicata e gira una battuta: «Altro che “Noi per Salvini”, qua al massimo è “Io per Salvini”». Due candidati e divisi pure lì, comunque.
Esistono anche centri in cui la coalizione regge, a dire il vero: oltre a Milano, Cagliari, Trieste, Brindisi, Grosseto, Varese, Crotone, forse Savona. E Cosenza. Lì un pezzo di centrodestra, i verdiniani, si è alleato con il Pd. E la sinistra dem ha benedetto il patto. Ma questa è tutta un’altra storia.
FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI…
FLASH – DOMANI SI SVOLGERÀ IL VERO CONCLAVE: IL VOTO DELL’ASSEMBLEA DI GENERALI CHE DOVRÀ DECIDERE…
DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL…
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI…
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…