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SALVINI VA ALLA GUERRA SULLA PACE FISCALE – DOPO CHE GIORGIA MELONI HA CHIARITO CHE LA PRIORITÀ DEL GOVERNO È IL TAGLIO DELL'IRPEF PER IL CETO MEDIO, LA LEGA ACCELERA SUL DISEGNO DI LEGGE SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI: L’OBIETTIVO È OTTENERE IL VIA LIBERA DEL SENATO GIÀ A LUGLIO –IL LEGHISTA SOSTIENE CHE LA “SANATORIA” E L'INTERVENTO PER I REDDITI TRA 28MILA E 60MILA EURO POSSONO PROCEDERE IN PARALLELO: “SE A MENSA TI CHIEDONO SE VUOI IL PRIMO O IL SECONDO, MICA È STRANO SE LI PRENDI INSIEME”. PECCATO CHE NON CI SIANO LE COPERTURE, COME GIORGETTI SA BENE…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse
Le istruzioni per blindare la pace fiscale sono pronte. Matteo Salvini le ha affidate a Massimo Garavaglia, leghista di prima fila e soprattutto presidente della commissione Finanze del Senato. Non è un caso.
È proprio a Palazzo Madama, infatti, che il disegno di legge del Carroccio sulla maxi rottamazione è sotto esame. Dopo l'affondo di Giorgia Meloni, che preme per il taglio dell'Irpef in favore del ceto medio, il leader della Lega va ripetendo che la sanatoria delle cartelle fiscali e l'intervento per i redditi tra 28mila e 60mila euro possono procedere in parallelo. «Se a mensa ti chiedono se vuoi il primo o il secondo, mica è strano se li prendi insieme», ha detto ieri.
GIORGIA MELONI AGLI STATI GENERALI DEI COMMERCIALISTI - FOTO LAPRESSE
[…] Ha rilanciato anche la flat tax: «C'è da aumentare la soglia che oggi, per scelta europea, è bloccata a 85mila euro: se salisse – ha aggiunto – anche a 100-150mila aumenterebbe la possibilità di lavorare, fatturare, dichiarare e l'incasso per lo Stato».
Intanto nelle retrovie matura la convinzione di assicurare un percorso sicuro alla rateizzazione delle cartelle. L'obiettivo è chiudere la partita nella sesta commissione del Senato entro metà luglio. «La proposta di legge – spiega Garavaglia a Repubblica – avrà già l'indicazione della copertura e poi faremo diventare questa proposta una norma della legge di bilancio o del collegato fiscale».
In pratica, il testo approvato in Parlamento conterrà lo stanziamento che serve a finanziare la rottamazione, ma sarà poi la legge di bilancio a rendere questa cifra effettiva dato che i soldi arriveranno appunto in quella sede.
I vantaggi sono due. Il primo: il via libera in commissione, con i voti di Fratelli d'Italia e FI, acquisirebbe un peso importante proprio perché il testo ingloberebbe lo stanziamento. Giocando d'anticipo sugli alleati, che dovrebbero invece aspettare la manovra per il taglio dell'Irpef. Difficile per loro anche rinnegare a posteriori quanto già approvato.
MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI
Il secondo vantaggio: il travaso del disegno di legge all'interno della manovra evita il passaggio alla Camera. È vero che anche la legge di bilancio deve fare la spola tra i due rami del Parlamento, ma la Finanziaria ha una corsia preferenziale, oltre a blindare i contenuti che veicola.
[…]
L'impianto di base, promettono dal Carroccio, non cambierà: fino a 120 rate mensili per estinguere i debiti affidati alla riscossione tra il primo gennaio del 2000 e il 31 dicembre 2023. Non si pagheranno interessi e sanzioni.
Intanto è scattato l'iter per i pagamenti della rottamazione quater riservato ai contribuenti riammessi. L'Agenzia delle Entrate-Riscossione sta inviando circa 247mila lettere con la comunicazione delle somme dovute e le indicazioni per il saldo agevolato
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