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SALVINI ENTRA IN MODALITA’ PAPEETE – AGLI STATI GENERALI DEGLI STABILIMENTI BALNEARI, IL LEADER LEGHISTA SFIDA L’UE SUL DECRETO INDENNIZZI, CHE IL GOVERNO DEVE EMANARE ENTRO IL 31 MARZO: “CI SARÀ IL CRITERIO DELL’EQUA REMUNERAZIONE. C'È QUALCUNO A BRUXELLES CHE RITIENE CHE IL SUBENTRANTE DOVREBBE LASCIARE UNA MANCIA A CHI LASCIA. UNA ROBA DEL GENERE NON LA FIRMO” – PROTESTANO LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI: “UN REGALO INACCETTABILE AI GESTORI...”
Estratto dell’articolo di Rosaria Amato per www.repubblica.it
salvini al mare sulla spiaggia del papeete beach 1
«Ho fatto sapere a Bruxelles che il decreto ce lo scriviamo noi. E ci sarà il criterio dell’equa remunerazione». Agli Stati generali degli stabilimenti balneari, il convegno organizzato oggi a Roma da Sib Confcommercio, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini anticipa i punti principali del decreto indennizzi, che il governo è tenuto a emanare entro il 31 marzo, come prevede il Dl Infrazioni del 2024.
«Purtroppo c'è qualcuno a Bruxelles che ritiene che il subentrante dovrebbe lasciare una mancia a chi lascia. Una roba del genere non la firmo», assicura il ministro. E dunque, nella bozza del decreto che il ministro discuterà con le organizzazioni dei balneari a partire dalla prossima settimana (appuntamento l’11 marzo) viene superato il criterio dell’indennizzo dei soli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni perché, afferma Salvini, «se hai lavorato bene, quello che hai lasciato ha un valore che deve essere indennizzato».
Un criterio che però difficilmente passerà a Bruxelles: a sollevare molti dubbi anche “Mondo balneare”, la rivista online di riferimento del settore. [...]
Quanto ai criteri di calcolo, Salvini spiega che «partendo dal valore nominale degli investimenti degli ultimi 5 anni si applicherà il tasso di rendimento dei buoni decennali». La stima verrà affidata «a un professionista o a un collegio di professionisti: ovviamente il concessionario in carico ha il diritto e il dovere di certificare quello che ha investito».
matteo salvini in spiaggia a milano marittima 6
L’indennizzo, «inclusa l’equa remunerazione, dovrebbe essere corrisposto in misura non inferiore al 20% all’atto dell’assegnazione, e per il resto nei sei mesi, e verrà garantito dal subentrante da una apposita cauzione». «Una rideterminazione dei canoni dovrebbe far parte del pacchetto futuro», conclude il ministro.
Salvini non risparmia le critiche alla Commissione, pur chiarendo che il governo non intende tornare alla carica con la mappatura delle spiagge, respinta da Bruxelles: «Ritengo la direttiva Bolkestein superata. Tra il diritto comunitario e l'interesse nazionale cosa prevale? Prevale quelli che mi pagano lo stipendio, dunque l'interesse nazionale. Una volta scritto il testo dovremmo essere compatti, perché magari qualcuno eccepirà. Il mio obiettivo è chiudere la procedura di infrazione».
PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO
Protestano le associazioni dei consumatori: «Un regalo ai balneari inaccettabile e contrario a quanto richiede l'Ue. Salvini, non solo vuole far recuperare agli uscenti la quota non ammortizzata degli investimenti, cosa giusta, ma vuole costringere il nuovo concessionario a pagare quello vecchio pur di farlo sloggiare, come se fosse un negoziante che ha diritto all'avviamento. Un abuso bello e buono. Chi ha in concessione la spiaggia, infatti, non è il suo proprietario. Le spiagge sono dello Stato», afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. [...]
i numeri dei balneari in italia - la stampa
PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO MELONI
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