SCHIAFFONE RENZIANO ALLA BOLDRINMEIER – IL VICEPRESIDENTE GIACHETTI MOLLA LA GUIDA DEL COMITATO PER LA COMUNICAZIONE DI MONTECITORIO PERCHÈ LA PRESIDENTA NON VUOL FARE UN BANDO PER IL NUOVO CAPO UFFICIO STAMPA – LEI PERÒ SMENTISCE (BLANDAMENTE)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

da ”repubblica.it

 

roberto giachettiroberto giachetti

Gentile presidente con la presente le comunico le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di presidente del Comitato per la comunicazione e l'informazione esterna". Con queste parole il parlamentare del Pd  e vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, ha comunicato alla presidente della Camera, Laura Boldrini, la volontà di lasciare la presidenza del Comitato di Montecitorio.

 

Il deputato Pd ha motivato la sua decisione, spiegando che in questi anni è stato fatto un lavoro importante "affinché la Camera diventasse davvero la famosa 'casa di vetro'. Ma al momento, per quanto mi riguarda, non ci sono le condizioni per proseguire col mio incarico".

 

"Quando ho preso in mano il comitato - spiega l'esponente dem - ho proposto alla presidente della Camera, che solitamente nomina l'ufficio stampa, di invertire questa prassi e di trasformare l'ufficio stampa in un ufficio comunicazione, facendo in modo che il responsabile di questo ufficio fosse scelto attraverso una procedura di evidenza pubblica".

 

MATTEO RENZI ROBERTO GIACHETTI FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI ROBERTO GIACHETTI FOTO LAPRESSE

Da tempo, prosegue Giachetti, è nota la volontà di Anna Masera (attuale responsabile comunicazione della Camera, ndr) di dimettersi e il suo incarico scade a fine dicembre. "Già tre mesi fa, sapendo delle imminenti dimissioni della Masera, ho sollecitato la presidenza a indire un nuovo bando, ma non mi è stata data risposta", rimarca il parlamentare.

 

La polemica. "Ho anche incontrato la presidente Boldrini - racconta Giachetti - e lei si è riservata di decidere. Dopodiché ho letto sulla stampa notizie (non smentite) secondo cui la presidente non sarebbe intenzionata a nominare un nuovo capo della comunicazione, né con bando né senza, affidando semplicemente il ruolo a un funzionario e creando così un coordinatore dell'ufficio stampa".

ROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAMEROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAME

 

Tutto ciò, secondo Giachetti, "mortificherebbe il lavoro svolto finora. E in quanto presidente del comitato" per la comunicazione di Montecitorio "al momento non sono nelle condizioni di poter continuare a lavorare". Motivo per cui, le dimissioni annunciate stamane tramite una missiva, sono "irrevocabili".

 

boldriniboldrini

Boldrini: "Ho chiesto io trasparenza". La polemica di Giachetti lascia stupita la presidente della Camera, che giudica le motivazioni addotte prive di fondamento. "Sono stata io a voler introdurre criteri di trasparenza e dunque una procedura di selezione pubblica mai attivata prima", ha precisato Boldrini, che lancia anche una frecciata al deputato Pd:

 

BOLDRINI MARCIA PER IL CLIMABOLDRINI MARCIA PER IL CLIMA

"Un politico di così lungo corso - sottolinea - dovrebbe saper distinguere tra le informazioni fondate e le illazioni. Ma soprattutto vorrei ricordare al vicepresidente Giachetti - che su questo punto mostra uno spiacevolissimo difetto di memoria - che sono stata io a voler introdurre, nella scelta del responsabile dell'Ufficio Stampa, criteri di trasparenza e dunque una procedura di selezione pubblica mai attivata prima a Montecitorio".

 

anna masera anna masera

Quindi la presidente della Camera conclude: "Di questi temi abbiamo parlato con il vicepresidente Giachetti in un incontro a fine ottobre - spero che non lo abbia dimenticato, visto che lamenta di cercarmi invano da tre mesi -  nel quale abbiamo ragionato sui modi in cui continuare questo percorso di trasparenza. Nulla lo legittima a pensare che io abbia cambiato idea e voglia smentire quanto, su mio impulso, abbiamo fatto fin qui".