DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”
raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 1
Il definanziamento di centinaia di progetti del Pnrr per 15,9 miliardi, messo nero su bianco nell'ultima revisione del piano, rientra nella categoria della certezza. «Sposteremo quei progetti su altre fonti di finanziamento» per evitare che quei miliardi vengano persi, assicura ora il ministro Raffaele Fitto durante le comunicazioni al Parlamento. […]
Nonostante le rassicurazioni - «Non c'è nessun definanziamento, non siamo impazziti» - l'incertezza resta e agita i sindaci, perché una grossa parte di quei fondi era destinata a loro.
raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 2
Sembra che a essere preoccupati siano anche i tecnici di Camera e Senato, che in un dossier certificano come il governo non abbia ancora specificato «quali saranno gli strumenti e le modalità» che verranno usati per cambiare la fonte di finanziamento», visto che i progetti saranno definanziati.
Può diventare un problema - si legge nel dossier pubblicato dal "Servizio studi" di Camera e Senato - innanzitutto per la sorte di quei «progetti che si trovano in stadio più avanzato» e che rischierebbero «rallentamenti o incertezze attuative», nel momento in cui dovessero uscire dal sistema del Pnrr e proseguire con regole diverse.
Sapere poi quali nuove fonti di finanziamento verranno usate è «fondamentale», evidenziano i tecnici parlamentari nel loro dossier, «per verificare che queste fonti alternative dispongano di un'adeguata dotazione di competenza e di cassa nell'ambito del bilancio dello Stato». In altre parole, che le risorse ci siano, e non solo sulla carta.
Tra i banchi del centrodestra c'è qualche nervosismo, perché il dossier pubblicato dai tecnici del Parlamento si trasforma rapidamente in un'arma nelle mani delle opposizioni, ma dalla maggioranza nessuno - questa volta - decide di alzare la voce contro "burocrati" o "poteri forti".
Eppure è un dossier che pesa. Tanto da costringere Fitto a replicare, una volta arrivato in Senato, spiegando che «il definanziamento degli interventi si concretizzerà al termine del confronto con la commissione Ue e quello sarà il momento in cui andremo a riarticolare il finanziamento con altri fondi». […]
[…]«Ci sono stati tolti 13 miliardi di euro su 16 e ancora non capiamo perché», protesta Antonio Decaro, sindaco di Bari del Pd e presidente dell'Anci, l'Associazione dei comuni italiani. Non ci sono solo i sindaci.
RAFFAELE FITTO ALLA CAMERA ALLA DISCUSSIONE SUL DL PNRRraffaele fitto giorgia meloni
«Siamo tutti preoccupati», dice il governatore veneto Luca Zaia. In bilico finirebbero infatti centinaia di progetti, dagli asili nido alle opere contro il dissesto idrogeologico, fino ai piani urbani integrati. Fitto non ci sta. «Nessun taglio sugli asili nido, anzi ci sono 900 milioni aggiuntivi», dice in Aula. […]
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