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SDENG! È ARRIVATA LA SVEGLIA DI MATTARELLA ALL’EUROPA: “NON SOCCOMBERE ALLE AUTOCRAZIE” – NEL VIDEOMESSAGGIO AL FORUM DI CERNOBBIO, IL CAPO DELLO STATO HA LANCIATO L’ALLARME: NON SI PUO’ RESTARE FERMI MENTRE TRUMP, CINA E RUSSIA SI FANNO GIOCO DEI NOSTRI VALORI DEMOCRATICI: “BASTA ESSERE SPETTATORI INERMI E INTIMORITI” – IL MONITO ARRIVA DOPO LA PARATA MILITARE DI PIAZZA TIENANMEN CHE PREFIGURA IL NUOVO ORDINE MONDIALE DISEGNATO DA PECHINO, MOSCA E NEW DELHI – IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA MESSO IN GUARDIA DAI SOVRANISMI CHE BLOCCANO L’UE, CONTRO “ARTEFATTI, PRESUNTI, INTERESSI NAZIONALI” (A GIORGIA MELONI SARANNO FISCHIATE LE ORECCHIE?) – LA STOCCATA ALLE BIG TECH: “NUOVE COMPAGNIE DELLE INDIE SI ARROGANO POTERI DEGLI STATI”

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MATTARELLA SPRONA L'EUROPA

Estratto dell’articolo di Francesco Bei per “La Repubblica”

 

video di sergio mattarella al forum di cernobbio 1

Sono le otto e mezza del mattino e al forum Ambrosetti di villa d'Este un cameriere suona il gong per invitare i partecipanti - imprenditori, banchieri, funzionari europei, parlamentari italiani e americani - a prendere posto. C'è da ascoltare il saluto del capo dello Stato e pochi si aspettano qualcosa di diverso dalle convenzionali "cortesie per gli ospiti". E invece no. la sveglia vera arriva forte e inattesa per tutti.

 

Un'orazione civile contro i sovranismi che bloccano l'Europa, una perentoria richiesta di trovare «il coraggio di un salto in avanti verso l'unità», per non restare inerti mentre Cina, Stati Uniti e Russia si fanno gioco dell'Ue e dei suoi valori.

 

vladimir putin xi jinping e kim jong un alla parata militare in piazza tienanmen a pechino foto lapresse

Il video messaggio di Sergio Matterella al forum è un solenne appello a ritrovare le ragioni della cooperazione e dell'unità europea per non soccombere in un mondo dominato da «autocrazie» e corporazioni (come i giganti tech americani) che si muovono senza limiti «come se fossero nuove Compagnie delle Indie».

 

[…]

 

Contro «artefatti, presunti, interessi nazionali», contro «le ebbrezze di potere di classi dirigenti», in passato gli europei seppero mettersi insieme per un bene più grande. Fu il tempo degli Adenauer e dei De Gasperi, mentre il Continente era ancora coperto dalle macerie della Seconda guerra mondiale. Oggi il momento è altrettanto grave e «non sono accettabili esitazioni», avverte Mattarella, «pena la irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti».

 

la stretta di mano tra putin e trump ad anchorage, alaska. foto lapresse

Ma a cosa serve un'Europa più unita e dunque più forte? A «ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata», dall'Ucraina a Medio Oriente, a «rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo», gettata alle ortiche da Trump.

 

E per ripristinare un ecosistema di regole «che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali - quasi nuove Compagnie delle Indie - che si arrogano l'assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare».

 

Un'indicazione precisa che Mattarella va ripetendo da tempo, avendo nel mirino imprenditori come Elon Musk, che arriva proprio all'indomani della maximulta miliardaria comminata a Google dalla Commissione Ue.

 

video di sergio mattarella al forum di cernobbio 2

Un richiamo tanto più incisivo perché la platea scelta per ascoltarlo è formata anche dai rappresentanti di quelle "corporazioni globali" che ogni settembre si ritrovano a villa d'Este.

 

In gioco, avverte il capo dello Stato, c'è il mondo per come lo abbiamo conosciuto e la vita stessa sulla Terra (se scoppiasse la terza guerra mondiale). Perché l'incrocio tra le ambizioni smodate delle corporations e «l'impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell'umanità».

 

SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI

E la mente va alla parata di armi di distruzione di massa esibite a piazza Tienanmen. L'Europa, al contrario, «non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale». Anzi, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace».

 

Dunque è il momento dell'azione, delle scelte operative, basta essere «spettatori inermi e intimoriti»: le democrazie dell'Europa «sono capaci di trovare in sé motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici». […]

 

QUEL MONITO DEL PRESIDENTE DOPO LA PARATA DI PECHINO

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

video di sergio mattarella al forum di cernobbio 5

Un pungolo che nasconde una preoccupazione e un'impazienza. Per la terza volta in pochi mesi, dopo i discorsi di Marsiglia a febbraio e Coimbra a maggio, Sergio Mattarella, ieri con un videomessaggio a Cernobbio, è tornato a sferzare l'Europa, invitando i suoi governi al «salto in avanti verso l'unità».

 

Non sia vassalla, ma orgogliosa di se stessa: questo il cuore del messaggio, che arriva a pochi giorni dalla parata militare di Pechino, che prefigura il nuovo ordine mondiale disegnato da Cina, India, Russia.

 

VLADIMIR PUTIN XI JINPING E KIM JONG UN - PARATA MILITARE IN PIAZZA TIENANMEN A PECHINO

Tra i destinatari - mai citati - ci sono Putin e Trump. Al primo ricorda che l'Europa «non scatena conflitti», al secondo che non fa «scontri commerciali». È a loro che pensa quando domanda: perché la Ue è per voi un ostacolo, un avversario? Cosa non vi piace della nostra libertà? Perché i principi, volti al dialogo, vengono considerati dei disvalori? Ne denuncia quindi «l'ebbrezza di potere». […]

 

L'impazienza è data dal fatto che se non si sveglia in tempo l'Europa corre il rischio di finire nelle grinfie di autocrati e Big tech, definiti «nuove Compagnie delle Indie», capaci di sovrapporsi alla politica. È del resto fresca la notizia di Trump che minaccia Bruxelles per la multa a Google. Ma non si possono concepire relazioni di patronato, né «vassalli» né «clientes».

 

la stretta di mano tra putin e trump ad anchorage, alaska. foto lapresse

Allo stesso tempo è come se dicesse all'America: ma davvero pensate di mandare all'aria un'alleanza che ha alimentato libertà, prosperità, eguaglianza di diritti?

 

Siamo culla di civiltà democratica. Il mondo in lotta contro gli autocrati - dice ai nemici interni ed esterni - ha bisogno di questi anticorpi. Fare rete è necessità e responsabilità. Ecco l'appello a non avere paura.

 

«Nessun dorma», aveva esortato a Coimbra. Da allora la situazione si è aggravata. La pace in Ucraina è lontana. Gaza una tragedia senza fine. Si sono aggiunti i dazi.

 

Mattarella ha scelto Cernobbio, perché è il tradizionale raduno degli imprenditori più in vista. Il pungolo vale anche per loro, «devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi».

 

vladimir putin narendra modi xi jinping vertice sco, shanghai cooperation organization

Al Quirinale confidano nel fatto che alla fine l'America non potrà che fare i conti con l'Europa, suo alleato storico. La Nato sopravvivrà alle contingenze perché ha una lunga storia di fedeltà, aveva ricordato ai giornalisti in Montenegro a febbraio. Ma occorre restare se stessi, e perciò credibili, e questo, implicitamente, è anche un invito per Giorgia Meloni a stare dalla parte giusta della storia. […]

narendra modi xi jinping vertice sco, shanghai cooperation organization video di sergio mattarella al forum di cernobbio 3video di sergio mattarella al forum di cernobbio 4