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Ettore Colombo per "Il Messaggero"
«Chi ti paga gli sms?», chiede con durezza al suo segretario, Pier Luigi Bersani, il responsabile nazionale delle Feste dell'Unità Lino Paganelli, oggi renziano doc. Si infiamma la sfida tra i competitor alle primarie del centrosinistra anche sul fronte più scottante: i finanziamenti per le campagne elettorali dei cinque candidati. Proprio ieri sono stati messi on-line i conti della campagna del segretario del Pd Bersani. A oggi le entrate sono in totale 33.330 euro. Così suddivisi: 30.130 bonifici bancari, 3.200 sottoscrizioni on-line. Per le spese: 18.750 euro per la logistica, 1.668 per la sede e, appunto, 300 euro per gli sms.
Troppo pochi, per il renziano Paganelli, che si chiede retoricamente: «Chi ha pagato i messaggi inviati agli iscritti del Pd con l'intestazione Bersani 2013? E quanto hanno speso?». Paganelli fa riferimento ad una serie di sms che, in questi giorni, gli iscritti hanno ricevuto con l'invito a registrarsi alle primarie. «Se i messaggi sono stati pagati dal comitato Bersani - incalza Paganelli - nulla quaestio. Diversamente, se finanziati dal partito, l'intestazione doveva essere rispettosa dei tre candidati Pd in corsa».
Immediata la replica del tesoriere di Bersani, Oriano Giovannelli: «Gli sms inviati per la campagna elettorale sono rendicontati sul sito». Il pensiero corre alla polemica sulla cena dei grandi finanziatori di Matteo Renzi che si tenne a Milano ed ebbe per protagonista Davide Serra e il suo fondo alle Cayman. Il comitato per Matteo Renzi (slogan su Internet: Fai il pieno al camper) dichiara, ad oggi, un totale di 121.125 euro che, sul sito, vengono suddivisi per città e per entità . Proprio ieri pomeriggio, peraltro, nella centralissima piazza Cinque Lune, è stato aperto il primo comitato elettorale Matteo Renzi - Adesso! dentro la Capitale.
Ieri, però, e per fortuna, nella corsa per le primarie si è parlato anche di politica. Con un'intervista al quotidiano ufficiale della Cei, Avvenire, Renzi ha fatto chiarezza sulle alleanze. «Se vinco non mi alleo né con Casini né con Vendola», il concetto di fondo, con un'aggiunta orgogliosa: «Il Pd di Renzi può correre da solo». In più, un accusa a Bersani sulla legge elettorale: «Il segretario, in questi mesi, non si è comportato in modo trasparente. Ecco perché oggi non capisco la sua rabbia».
Le repliche di Bersani e Vendola sul tema alleanze non si fanno attendere. Ma se Bersani si limita a dire, con un sorriso, «non ho letto l'intervista, quella di un Renzi che non vuole fare alleanze sarà un'impressione», Vendola ci va giù già più acido: «Casini e Renzi la pensano allo stesso modo», scrive su Facebook, «ma se Renzi non vuole allearsi né vuole il centrosinistra perché si candida alle primarie del centrosinistra?».
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