SI SCRIVE BELLAVISTA CALTAGIRONE, SI DEVE LEGGERE SCAJOLA – L’INDAGINE SULLA TRUFFA DI OLTRE CENTOTRENTA MILIONI DI EURO AI DANNI DELLO STATO IPOTIZZATA DAI MAGISTRATI DI IMPERIA METTE A NUDO IL SUO ARTICOLATO SISTEMA DI POTERE. E PIÙ VOLTE NELLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE FRA GLI INDAGATI SI FA RIFERIMENTO ALLA VOLONTÀ DELL’EX MINISTRO AFFINCHÉ TUTTO PROCEDA SPEDITAMENTE COSÌ COME DELINEATO DAI PIANI DEL COSTRUTTORE - “ANCHE AL PORTO DI FIUMICINO IL METODO BELLAVISTA CALTAGIRONE”….

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Teodoro Chiarelli per "la Stampa"

Oltre centotrenta milioni di euro. Questa l'entità della «gigantesca truffa ai danni dello Stato» ipotizzata dai magistrati di Imperia (il Gip Ottavio Colamartino su richiesta del procuratore capo Giuseppa Geremia e del Pm Maria Antonia Di Lazzaro) nei confronti di Francesco Bellavista Caltagirone in concorso con imprenditori e funzionari della città del Ponente ligure per la realizzazione del porto turistico da 1.300 posti barca.

Nelle duecento pagine dell'ordinanza di applicazione di misure cautelari che il 5 marzo scorso ha portato in carcere Bellavista Caltagirone, patron di Acqua Marcia, e Carlo Conti, ex rappresentate legale della Porto di Imperia (società posseduta con il 33% ciascuno dal costruttore romano, da un gruppo di imprenditori locali molto vicini all'ex ministro Claudio Scajola, e dal comune di Imperia) e agli arresti domiciliari Andrea Gotti Lega e Delia Merlonghi, si legge testualmente che il costruttore «attraverso logiche di conoscenze»... «anziché nel rispetto delle procedure stabilite dalla legge, abbia di fatto trasformato la principale opera pubblica nonché occasione di sviluppo della città di Imperia in una truffa di proporzioni gigantesche». Non basta.

I MOTIVI DELL'ARRESTO
Nel motivare la richiesta dell'arresto di Bellavista Caltagirone, il Gip nota che «Caltagirone ha attualmente in corso la realizzazione del Porto Turistico di Fiumicino e sta utilizzando la medesima modalità di fraudolenta lievitazione dei costi sperimentata a Imperia». Un'opera valutata, da Acqua Marcia, 400 milioni di euro.

Per la città feudo di Scajola, un vero e proprio terremoto. Nelle carte non emergono elementi penalmente rilevanti nei confronti del parlamentare del Pdl, ma i magistrati mettono impietosamente a nudo il suo articolato sistema di potere. E più volte nelle intercettazioni telefoniche fra gli indagati si fa riferimento alla volontà dell'ex ministro affinché tutto proceda speditamente così come delineato dai piani di Bellavista Caltagirone.

SENZA GARA D'APPALTO
E' noto, del resto, che fu proprio Scajola a convincere il costruttore romano a intervenire nell'operazione. Anche se non ci sono, al momento, prove documentali che sia stato lui a garantire che i lavori fossero affidati alla Acquamare del gruppo Acqua Marcia senza gara d'appalto. Tanto che l'ex ministro ora minaccia di querele chi lo accosta esplicitamente a questo particolare, finito ovviamente nella lente d'ingrandimento degli inquirenti.

E anche se non ha alcuna rilevanza penale, risulta che tra gli acquirenti dei posti barca e degli immobili, qualificati da Acquamare come «amici», figurano anche la moglie di Scajola, Maria Teresa Verda (344 mila euro per due posti barca e due posti auto) godendo di uno sconto del 18%, della sorella dell'ex ministro Maria Teresa (investimenti per un milione mezzo di euro) e dello stesso Claudio Scajola che risulta aver versato 103 mila euro di caparra, per ora senza saldo.

Comunque sia, dalle intercettazioni emerge che Bellavista Caltagirone interveniva pesantemente, perfino con arroganza, sugli amministratori pubblici della città per ottenere delibere e atti amministrativi di suo gradimento. «E' intervenuto sulla delibera del Consiglio comunale del 23 settembre 2010 facendosi passare la bozza dal sindaco Paolo Strescino e ne ha cambiato lui stesso il contenuto in quanto non gradito: in quella occasione infatti in consiglio comunale voleva proprio verificare la conguità della permuta».

Sulla verifica degli accordi economici che richiede una delibera comunale, in una telefonata intercettata, rivolgendosi a Conti, si esprime così: «... Ma che caz... di discorso è, è un discorso di m..., vuol dire aver fatto il 30%. C'è il 30%? Sì, allora non rompere più i c.... Punto».

FURIBONDO AL TELEFONO
Notano ancora gli inquirenti: «Il fatto che Scajola e l'amministrazione comunale sono una cosa sola, trova in oggi riscontro ad esempio nella conversazione nella quale Caltagirone si lamenta con Conti del fatto che il Comune secondo lui non difende abbastanza l'opera e pertanto Scajola deve intervenire e deve "mettere in riga i suoi uomini" che sono dentro il Comune».

Gli avvocati del costruttore, Nerio Diodà, Federico Luppi e Alessandro Turco, vogliono presentare un'istanza per chiedere i domiciliari a causa di una presunta incompatibilità con il regime carcerario. Ieri mattina Caltagirone ha ricevuto la visita di un pool di quattro medici arrivati da Roma, specialisti rispettivamente in medicina legale, ortopedia, allergologia e pneumologia.

POSTI BARCA INVENDIBILI
Intanto il Comune di Imperia ha notificato alla Porto di Imperia spa il
diniego alla proroga della concessione demaniale per l'ultimazione delle opere a terra del nuovo porto turistico. Il provvedimento è firmato dal dirigente del settore Porto e Demanio, Pierre Marie Lunghi. L'atto è stato fatto con la consulenza dei legali del Comune e con il pieno appoggio del sindaco Strescino.

La società, alla quale lo stesso comune partecipa con il 33%, ha già annunciato ricorso al Tar. «Il provvedimento è pieno di incongruenze - ha commentato il neo presidente della Porto di Imperia, Stefano Vinti - Ora si arriverà presto alla paralisi totale di ogni attività. In questa situazione i posti barca di fatto diventano invendibili».

 

 

SCAJOLA CON BELLAVISTA CALTAGIRONE TAGLIA IL NASTRO ALL'AVVIO DEL CANTIERE DEL PORTOINAUGURAZIONE DEL MOLO DI IMPERIA PAOLO STRESCINO ANNA CONFALONIERI FRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONE FEDELE CONFALONIERI CLAUDIO SCAJOLA MARIA TERESA SCAJOLACLAUDIO SCAJOLA PIERCARLO SCAJOLA PAOLO STRESCINO MARCO SCAJOLAMARCO SCAJOLA VICE SINDACO IMPERIAScajola casa colosseoFRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONE A IMPERIAL'ARRESTO DI FRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONE A IMPERIA FOTO SECOLO XIXFRANCESCO CALTAGIRONE BELLAVISTA PORTO DI IMPERIAFRANCESCO CALTAGIRONE BELLAVISTA E BARBARA PARODI