SMONTEZEMOLATA - FASTIDIOSI FANTASMI LO INSEGUONO. SPECIE QUELLO DI SOLDI INCASSATI QUANDO ERA IL PUPILLO DI GIANNI AGNELLI MA SE QUALCUNO LO RICORDA, COME FA DAGOSPIA, LUI È CAPACE DI CHIEDERE 2 MILIONI DI EURO DI RISARCIMENTO. DICE DI AVERE “DIRITTO ALL’OBLIO”. IL CHE SUONA STRANO PER UNO CHE IMPIEGA UNO SHAMPOO E UN SONDAGGIO AL GIORNO PER FARSI RICORDARE…

1- IL DIRITTO ALL'OBLIO PER IL LEADER DEL "PARTITO DEI CARINI"
Pino Corrias per il "Fatto quotidiano"

Pensando che gli elettori indossino eleganti anelli al naso, lo staff di Luca Cordero di Montezemolo rende noto un mirabolante sondaggio (lo pubblica addirittura il Corriere) che colloca il nostro "leader del partito dei carini" al 20 per cento. Ma il 20 per cento di cosa? Di voti, di intenzioni di voto, di popolarità, di cachemire? Un giorno Cossiga mi disse: "Il problema di Montezemolo è Montezemolo. Vuole essere qualcosa, ma non sa cosa". Era il marzo di cinque anni fa e il suo specchio non gli ha ancora fornito una risposta plausibile. Fastidiosi fantasmi lo inseguono.

Specie quello di certi assegni incassati quando era il pupillo di Gianni Agnelli, e Romiti, che lo aveva licenziato in tronco, non smette mai di raccontarlo: "Pescammo un paio di persone che pretendevano denaro per presentare qualcuno all'Avvocato. Uno dei due l'abbiamo mandato in galera, l'altro alla Cinzano". Ma se qualcuno lo ricorda, come fa Dagospia da qualche mese, lui è capace di chiedere 2 milioni di euro di risarcimento per "campagna diffamatoria plurisettimanale". Dice di avere "diritto all'oblio". Il che suona strano per uno che impiega uno shampoo e un sondaggio al giorno per farsi ricordare.


2- DIRITTO DI REPLICA
Con riferimento all'articolo "Montezemolo e le rilevazioni ad personam" pubblicato sul Fatto, vorrei precisare che sostenere che si tratti di una rilevazione "ad personam" risulta lesivo della nostra reputazione: Ipsos realizza ricerche e sondaggi per tutti i principali partiti e movimenti.

I dati prodotti dalla rilevazione Ipsos sul potenziale di voto in favore di Montezemolo poi non sono affatto "strabilianti". Quel 28% di italiani che potrebbe prendere in considerazione un voto in favore della lista "Italia Futura" è assolutamente in linea con la quota di elettori che si pronunciano in favore di altre coalizioni o liste.

Per quanto riguarda gli scenari di voto, il fatto che circa un terzo degli italiani dichiari di poter votare una larga coalizione che va da Montezemolo al centro destra, passando per l'Udc, il Pdl e la Lega, non pare infine sorprendente , come testimoniano le decine di di scenari di "coalizione" che vengono elaborati da molti istituti di ricerca.

Diversa la tendenza di voto per una lista "singola", dove anche Italia Futura sarebbe scelta da una quota molto più ridotta di elettori. Nessuna manipolazione, dunque, ma soltanto la prefigurazione di quattro scenari dove viene inserita anche la coalizione che potrebbe far capo a Montezemolo.
Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos

RISPOSTA DI FABRIZIO D'ESPOSITO
Prendiamo atto della precisazione di Pagnoncelli e intendiamo rassicurarlo. Non abbiamo scritto che il sondaggio sulla lista di Montezemolo fosse manipolato. Ci mancherebbe, conoscendo la serietà e l'affidabilità dell'Ipsos. Piuttosto abbiamo messo in evidenza i criteri della ricerca, peraltro comuni a tutti gli altri istituti quando ci sono sondaggi commissionati da un solo partito.

Insomma, un conto è chiedere al campione rappresentativo degli italiani se "è disposto a votare Italia Futura", un altro è fare la domanda "per chi voterebbe oggi?". Come Pagnoncelli ci insegna i quesiti sono fondamentali per la realizzazione di un sondaggio. Noi abbiamo cercato soltanto di spiegare come mai, d'improvviso, Montezemolo sia passato dal 3 al 20 per cento nei sondaggi.

 

 

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