DILMA, DAMMI LA CLAVA! - SNOWDEN CHIEDE ASILO AL BRASILE, CHE GIÀ PROTEGGE GREENWALD - LA ROUSSEFF PREPARA IL SUO SATELLITE ANTI-SPIONAGGIO AMERICANO

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1. SNOWDEN E GREENWALD: ALLEANZA CARIOCA CONTRO GLI USA
Alessandro Oppes per ‘Il Fatto Quotidiano'

Informazioni riservate in cambio di asilo politico permanente. Edward Snowden sa di toccare un tasto sensibile rivolgendosi al governo di Dilma Rousseff. Non commette l'errore, l'ex analista americano della National Security Agency, di chiedere formalmente la protezione diplomatica del gigante sudamericano, per non offendere l'esecutivo russo di Vladimir Putin che, l'estate scorsa, dopo settimane di tensione e imbarazzi per la sua scomoda presenza all'aeroporto moscovita di Sheremetevo, gli offrì ospitalità per un periodo di tempo limitato.

Ma la talpa del Datagate sceglie la formula di una "lettera aperta al popolo brasiliano", pubblicata dal quotidiano Folha de São Paulo, per suggerire una soluzione che si sforza di dimostrare utile per una migliore conoscenza della verità sulla rete di spionaggio su scala planetaria creata dai servizi d'informazione americani.

Snowden si lamenta del fatto che in Russia i suoi movimenti sono molto limitati e che quindi è ridotta anche la sua capacità di diffondere l'enorme mole di informazioni di cui dispone: la situazione, assicura, potrebbe cambiare radicalmente solo nel caso in cui potesse godere della tranquillità derivante dalla concessione dell'asilo politico permanente.

Il Brasile, si sa, è uno dei paesi che hanno reagito più duramente alle rivelazioni dei mesi scorsi sull'attività dell'intelligence Usa. Soprattutto quando, a settembre, il programma Fantastico dell'emittente Rede Globo, in un reportage realizzato in collaborazione con Glenn Greenwald (il giornalista all'epoca sotto contratto con il britannico The Guardian, residente a Rio de Janeiro, e al quale Snowden ha affidato la diffusione dei segreti di cui è venuto in possesso) ha fatto sapere che tra le vittime dello spionaggio Usa c'era la stessa presidente del Brasile Dilma Rousseff, alcuni dei suoi principali consiglieri e i più alti dirigenti dell'impresa petrolifera di Stato, Petrobras.

Profondamente irritata, Rousseff ha annullato una visita ufficiale prevista per ottobre negli Stati Uniti, dove avrebbe dovuto incontrare Barack Obama. Davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la presidente ha condannato l'atteggiamento degli Usa, dichiarando che queste azioni di spionaggio "feriscono" il diritto internazionale. E, a novembre, Brasilia ha presentato, insieme al governo tedesco di Angela Merkel, anch'esso vittima dello spionaggio, una proposta di risoluzione all'Onu che prevede regole per garantire il "diritto alla privacy" nell'era digitale.

È proprio sulla base di queste premesse che Snowden cerca di far breccia nell'indiscutibile sensibilità brasiliana attraverso la lettera che, con la collaborazione sul posto dell'amico fidato Glenn Greenwald, verrà inviata alle autorità e sarà oggetto di una campagna on line attraverso il sito della ong Avaaz, specializzata in petizioni.

La prima reazione tuttavia, secondo fonti di Itamaraty (il ministero degli Esteri di Brasilia) citate dalla stampa locale, non lascerebbe molto spazio alle speranze della talpa Usa. Pur apprezzando il passaggio della missiva in cui Snowden chiede una mobilitazione in favore della privacy e per il rispetto dei diritti umani, il governo Rousseff non vedrebbe con favore l'ipotesi dello scambio informazioni contro asilo. Si tratterebbe di un'ingerenza negli affari interni Usa.


2. TLC, IL BRASILE COSTRUIRÀ UN SATELLITE ANTI SPIONAGGIO
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La compagnia telefonica statale Telebras ha avviato un progetto con Embraer, impresa brasiliana di aeronautica, per la costruzione di un satellite che garantisca "assoluta sicurezza", dopo le attività di spionaggio della Nsa (la National Security Agency) statunitense verso cittadini e personaggi politici in diversi paesi, tra cui il Brasile. Il progetto è mirato a rafforzare la sovranità del Brasile per le comunicazioni strategiche, sia in campo militare che civile.

Le intercettazioni della Nsa, svelate l'estate scorsa da Edward Snowden, hanno sollevato indignazione a Brasilia, spingendo la presidenta Dilma Rousseff a denunciarle con toni duri all'apertura dell'ultima Assemblea generale dell'Onu a settembre, nonché a rinviare la visita di Stato a Washington prevista il 23 ottobre scorso. Il governo brasiliano, inoltre, per il 2014 sta programmando una conferenza mondiale sulla sicurezza in Internet, con l'obiettivo di identificare nuove forme per limitare le attività di spionaggio.

 

 

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