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URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL…
A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1 - CANCELLIERI IN TRIBUNALE
F. L. - La lettera di convocazione è in viaggio verso il palazzo del Viminale. Destinatario: il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Che, nelle prossime settimane, potrebbe così essere costretta a una trasferta a Torino per testimoniare al processo Minotauro. A richiederne la presenza è stato l'avvocato Cosimo Palumbo, che nel dibattimento sulle presunte infiltrazioni della ândrangheta in Piemonte difende un ex assessore di Chivasso.
Il Comune è stato oggetto di un'ispezione antimafia del Viminale ma il dossier finale è rimasto top secret: per renderlo pubblico è necessario uno speciale provvedimento ministeriale. «Per il mio assistito quelle carte sono essenziali: per questo ho chiesto alla Cancellieri di venire a testimoniare», spiega il legale.
2 - TAGLI ALL'INTELLIGENCE
F. C. - La scure della spending review non risparmia neanche la sicurezza nazionale. L'Aise, l'agenzia di intelligence che si occupa di estero diretta dal generale Adriano Santini, ha disdetto gli affitti di alcuni appartamenti romani utilizzati, fino a qualche mese fa per osservare e filmare i movimenti intorno alle sedi diplomatiche ritenute più sensibili. Il taglio avrebbe riguardato almeno quattro punti d'osservazione, uno dei quali con affaccio su via Gaeta, dove ha sede l'ambasciata della Federazione Russa.
La Guerra fredda è finita davvero e perciò gli 007 militari avrebbero deciso di abbandonare le sedi "coperte" impiegate per spiare il via vai intorno alle ambasciate dell'Est, una delle missioni centrali invece nella storia del Sismi, di cui l'Aise ha preso posto. L'Agenzia guidata da Santini avrebbe smesso di sorvegliare a vista anche un paio di ambasciate medio orientali, sinora tenute sotto stretta osservazione.
3 - ONORE AL CARDINALE MARTINI
Mentre nella Chiesa cattolica sul cardinale Carlo Maria Martini sembra calato il silenzio, gli ebrei hanno deciso di costruire, nei pressi di Tiberiade, in Galilea, una foresta in sua memoria. L'idea è di Giuseppe Laras, già rabbino capo di Milano, e del Fondo nazionale ebraico. I primi alberi saranno piantati dal 9 al 18 giugno prossimi, in concomitanza con i 65 anni dello Stato di Israele e i 50 anni di dialogo ebraico-cristiano dall'indizione del Concilio Vaticano II. E per parte cristiana saranno presenti due cardinali molto legati
a Martini come Francesco Coccopalmerio e Dionigi Tettamanzi. M. LA.
4 - BENETTON SOTTO TIRO
A.F. - Periodo critico per i Benetton. Alle prese con le questioni antitrust aperte dal progetto di fusione di Atlantia con Gemina (Aeroporti di Roma) ora sono incalzati anche dal gruppo Cremonini per le aree di ristorazione sulla rete Autostrade per l'Italia (Aspi). La società modenese, che opera con l'insegna Chef Express, chiede da tempo che le siano abbassate le royalty dovute ad Aspi per la concessione delle sue 20 aree di servizio, ora mediamente pari al 30 per cento circa e per la gran parte non legate al fatturato.
Il calo di traffico sulla rete si ripercuote anche sulle aree di sosta, entrate in sofferenza per le alte royalty da pagare a prescindere dai ricavi. Per questo Cremonini ha depositato due richieste di risarcimento danni ad Aspi presso il tribunale di Roma, per tentare di forzare il blocco.
5 - ALITALIA VOLA ALTO NELLE PR
Carissime pr all'Alitalia. I "capitani coraggiosi" hanno chiuso il bilancio 2012 con una perdita di circa 280 milioni: tanti dipendenti sono in cassa integrazione e fonti sindacali spiegano che il management sta tagliando su tutto, perfino cancelleria e saponi. Qualcuno, così, ha storto il naso quando ha scoperto che l'azienda dall'1 marzo ha ingaggiato Giuliana Paoletti, capo dell'agenzia di pr Image Building che tra i suoi clienti annovera il vicepresidente di Alitalia Salvatore Mancuso: per sei mesi di contratto prenderà circa 70 mila euro al mese. «Un po' troppo», protesta qualcuno: «C'è già un ufficio stampa interno». I prezzi di mercato, comunque, sono alti: a "l'Espresso" risulta che il contratto di Finmeccanica con l'agenzia Barabino vale circa 400 mila euro spalmati su sette mesi. E. Fi
6 - GRANDE DISTRIBUZIONE
Avevano firmato insieme una norma che disciplina e accorcia di molto i tempi di pagamento delle catene di supermercati ai loro fornitori, spesso costretti ad attendere tempi biblici con i problemi finanziari che ne derivano. Ma, a neanche sette mesi dalla sua entrata in vigore, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera la vuole affossare e nasce un acceso diverbio con il collega delle Politiche Agricole Mario Catania, con il quale aveva ideato questa legge conosciuta come Articolo 62.
Una norma che riequilibria i rapporti di forza tra la grande distribuzione e i suoi fornitori, spesso piccole e medie aziende agricole, fin da subito osteggiata dalla lobby dei supermercati e da una parte di Confindustria. I quali hanno convinto Passera a scendere dal tandem con Catania. Si tornerà indietro? Per il momento i rapporti si sono irrigiditi e chissà se ci sarà la volontà per rivedere la questione nell'attuale limbo governativo. A.F.
7 - RISARCIMENTO A CINQUE STELLE
L'avevano ribattezzato lo "scissionista" o il "papa nero" del Movimento 5 Stelle. Perché, primo fra gli epurati di Beppe Grillo, aveva deciso di sfidare l'ex comico mettendo in piedi un nuovo movimento che tutt'ora accoglie i grillini delusi: Revolution. All'origine della cacciata, quando nel 2009 era a capo della lista civica di Parma, alcuni contrasti con i militanti locali, fra cui Giovanni Favia.
Oggi nonostante siano passati già quasi quattro anni da quella che le cronache ribattezzarono la "faida parmigiana", Gaetano Vilnò, agente finanziario, a suo dire continua a pagare le conseguenze di quella scissione.
Strascichi che si manifestano via Web, soprattutto sulla pagina della sezione Emilia Romagna del M5S, dove il dissidente continua a ricevere ingiurie e minacce, anche di morte. E ora per Beppe Grillo il proprio visitatissimo sito rischia di essere un boomerang. Da parte di Vilnò è arrivata una maxi querela con una richiesta danni da 300 mila euro.
8 - SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÃ, PRIMARIE IN TRIBUNALE
Sulla carta avevano votato alle primarie dei parlamentari di Sel. Ma alla Digos di Brindisi almeno in 30 hanno dichiarato di non essersi mai nemmeno iscritti alle liste. Che
i conti non tornassero si poteva intuire: in alcuni comuni l'affluenza alle parlamentarie del 29 dicembre era arrivata al 114 per cento.
Nella zona, percentuali tutte vicine all'80 per cento, a fronte di una media nazionale tra il 25 e il 30. Alla Procura di Brindisi era subito arrivato un esposto di uno dei candidati non eletti, Franco Colizzi, direttore del locale Centro di salute mentale. Agli atti c'è un video che mostra gli scrutatori intenti a falsificare firme e schede. I brogli avrebbero favorito i locali campioni di preferenze, ora regolarmente in Parlamento. E Nichi Vendola? Colizzi riferisce di un lungo colloquio con il governatore. Lo psichiatra lo aveva visto «sofferente, teso, preoccupato». N. Ro.
9 - RAZZI LOW COST
à tempo di spending review, inglesismo tanto caro al governo Monti, anche per i deputati. E non solo grillini. L'onorevole Antonio Razzi, l'uomo che salvò Silvio Berlusconi nel 2010, rieletto in Abruzzo per il Pdl, usa per i suoi spostamenti la linea di pullman low cost Di Carlo Bus che parte da Montenero di Bisaccia (il paese natale di Antonio Di Pietro) e arriva a Roma Tiburtina con varie fermate intermedie. Spesa per la tratta no stop Pescara-Roma, andata e ritorno: 20 euro. Comprensivi di caffè Illy, caramelle e toilette a bordo. A. Mat.
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