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'STA PACE IN UCRAINA SI FA O NON SI FA? - NEL WEEKEND ZELENSKY INCONTRERÀ IL VICE DI TRUMP, JD VANCE, A MONACO. DATA LA FRETTA DI "THE DONALD" DI RAGGIUNGERE UN CESSATE IL FUOCO IL PRESIDENTE UCRAINO HA PAURA DI ESSERE ABBANDONATO DAGLI USA E DAGLI ALLEATI EUROPEI - TRUMP HA PARLATO AL TELEFONO CON PUTIN, MA LA PACE SEMBRA ANCORA LONTANA, DA MOSCA FANNO SAPERE CHE NON SARÀ POSSIBILE "FINO A CHE WASHINGTON ASSISTERÀ KIEV" - IL GIALLO SULL'INVITO NEGLI USA DI ZELENSKY

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Estratto dell'articolo di Alberto Simoni per "La Stampa"

 

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

Il generale Keith Kellogg, inviato speciale per Trump su Ucraina e Russia, sta lavorando a delle «opzioni per porre fine alla guerra da presentare al presidente». Ma un piano vero e proprio ancora non c'è. Alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di Baviera – in programma da venerdì a domenica – Kellogg vedrà le controparti ucraine e gli alleati. Il 20, poi, l'inviato Usa sarà a Kiev.

 

A Monaco ci saranno sia il vicepresidente J.D. Vance sia il segretario di Stato Marco Rubio, entrambi all'esordio in Europa e determinati a spiegare agli alleati la posizione Usa sul conflitto a Kiev e sulla richiesta di Trump di innalzare al 5% le spese per la Nato in proporzione al Pil.

jd vance e donald trump foto lapresse

 

Potrebbe parlarne anche Pete Hegseth, neo capo del Pentagono, nella ministeriale oggi e mercoledì a Bruxelles. Ci sarà anche la riunione del Gruppo di Contatto sull'Ucraina e sarà l'occasione anche per valutare su quale potrebbe essere il contributo europeo alla pace a Kiev.

 

Washington ha recapitato da subito l'invito ai partner europei a fare di più pensando anche a un dispiegamento di truppe per garantire la sicurezza una volta giunti alla fine del conflitto. I big del nuovo corso Usa porteranno sensazioni e daranno messaggi più che un piano, che potrebbe al massimo essere operativo – almeno stando a quanto riferiscono fonti europee – nella seconda metà di febbraio quando Kellogg sarà al quartiere generale della Nato per una serie di incontri. [...]

 

ZELENSKY - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE - 2

Mentre il suo team è in Europa, Trump starà a Washington. Venerdì il presidente Usa aveva annunciato che avrebbe visto Volodymir Zelensky, «forse a Washington, non certo là», intendendo Kiev. Non sono seguiti annunci né precisazioni. Da quel che La Stampa è in grado di ricostruire, Trump ha bypassato ogni canale diplomatico tanto che gli emissari ucraini avrebbero appreso dai media dell'intenzione del presidente. A quanto risulta un invito formale sarebbe dovuto partire entro ieri, e Zelensky nel frattempo avrebbe alleggerito la sua agenda lasciando un "buco" per poter nel caso volare a Washington.

 

DONALD TRUMP MARCO RUBIO

Il presidente ucraino sarà nel weekend in Baviera. Lì incontrerà il vicepresidente Usa da sempre alfiere della necessità di porre rapidamente fine al conflitto e critico dell'approccio dell'Amministrazione Biden. Da senatore J.D. Vance ha votato contro l'ultimo pacchetto di aiuti da 60,8 miliardi varato dal Congresso in aprile denunciando la mancanza di una strategia coerente.

 

Trump ha imposto al suo team un'accelerazione sul dossier ucraino, ha chiesto al suo consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz di affrontare la questione con gli alleati. E ha sentito Putin. [...] Parlando domenica dall'Air Force One, Trump ha detto che «stiamo facendo progressi» e che «incontrerà Putin al momento opportuno». I russi hanno aperto a un colloquio e sondato Arabia Saudita ed Emirati Arabi per un eventuale vertice.

 

Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca

Zelensky ieri ha ribadito la sua disponibilità a colloqui in qualsiasi formato. Ha posto come condizione la garanzia che «gli Usa e l'Europa non abbandonino» l'Ucraina. Quindi non solo un cessate il fuoco permanente ma soprattutto la certezza che non vi saranno ulteriori aggressioni russe. «Un conflitto congelato porterà ad ancora più aggressioni», il Zelensky pensiero affidato al Guardian e alla rete britannica ITV.

 

Da Mosca il viceministro degli Esteri Ryabkov ha puntualizzato la posizione russa. Si negozia attorno alla proposta lanciata da Putin il 14 giugno e reiterata in novembre dopo la vittoria di Trump. Tre le linee rosse: niente Nato per l'Ucraina; ritiro delle truppe ucraine da quattro province dell'Est e tenere conto della situazione sul campo di battaglia.

jd vance e donald trump all inauguration day