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"SUL CASO ALMASRI LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE HA COMMESSO DEGLI ORRORI" - QUELLO STOCCAFISSO DI TOMMASO FOTI (MINISTRO DEGLI AFFARI EUROPEI E DEL PNRR, DETTO "MASINO") SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI PER DIFENDERE LA PREMIER CHE NON È ANDATA IN AULA PER RIFERIRE SUL CASO DEL TORTURATORE LIBICO RIMPATRIATO COL VOLO DI STATO: "GIORGIA MELONI CHE CI AZZECCA? I MINISTRI HANNO CHIARITO" . L'ATTACCO A LO VOI: "L’INFORMATIVA DEI SERVIZI SU CAPUTI NON DOVEVA FINIRE NEL FASCICOLO DELLA PROCURA"; LA SUPERCAZZOLA PER DIFENDERSI QUANDO SCRISSE, NELLE CHAT DI FRATELLI D'ITALIA, "MUSSOLINI? UN GIGANTE"

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Estratto dell'articolo di Lorenzo De Cicco per "La Repubblica"

 

TOMMASO FOTI - LAPRESSE - 1

Tommaso Foti, ministro degli Affari europei e del Pnrr, colonnello di FdI dalla fondazione, perché sulla Cpi l’Italia ha strappato col resto dell’Europa, non condannando le sanzioni di Trump contro la corte penale internazionale?

«Non siamo stati gli unici in Europa a non votare quella dichiarazione, c’era anche la Repubblica ceca. E a livello mondiale il Giappone, l’Australia, la Sud Corea. Si cerca sempre la polemica per la polemica».

 

Quasi tutti i paesi dell’Ue hanno sostenuto quel testo, l’Italia no. Perché?

«Abbiamo ritenuto che fosse poco saggio entrare all’interno di questa diatriba. Poi la risoluzione era partita da alcuni stati non proprio di primissimo piano, come la Sierra Leone e il Lichtenstein. L’Italia ha fatto una valutazione legittima, ripeto, in buona compagnia».

 

tommaso foti - DISEGNO DI FRANCESCO FEDERIGHI

Una mossa che arriva dopo settimane di tensione con la Cpi. Per il vicepremier Tajani l’Italia potrebbe addirittura indagare sulla corte. Lo farete davvero?

«Tajani ha fatto una valutazione di principio molto pertinente.

Dopodiché devo dire che solo in Italia si fanno processi politici in concomitanza di indagini così delicate».

 

E chi fa i processi politici?

«Abbiamo assistito in Parlamento alle arringhe dei pubblici ministeri Schlein, Conte e compagnia cantante, che hanno mal compreso la lectio magistralis di Nordio».

 

Erano repliche a un’informativa del ministro. Ma restiamo sulla Cpi: pensate che anche lì ci siano toghe che remano contro l’Italia?

TOMMASO FOTI - LAPRESSE - 2

«A dire il vero Nordio ha fatto presente che uno dei tre magistrati del collegio che ha chiesto l’arresto di Almasri ha evidenziato errori marchiani nella procedura. Ma ad alcuni non fa comodo tenerlo presente. Io a differenza di Schlein e Conte non faccio il pm aggiunto. Ma rilevo che da parte della Cpi l’errore sul periodo in cui i reati sarebbero stati commessi da Almasri è più un orrore che un errore».

 

Un orrore?

«Sì, sotto il profilo del diritto, visto che si parla di un organo giudiziario».

 

Perché Meloni non è intervenuta in Aula e perché è rimasta in silenzio così a lungo? Schlein ha parlato di una “presidente del coniglio”.

Osama Njeem Almasri

«Schlein parla molto ma non riesce a nascondere il naso da Pinocchio. Battute a parte, Meloni che ci azzecca? I ministri hanno chiarito bene la dinamica dei fatti».

 

Nel Csm i laici del centrodestra contestano il procuratore Lo Voi, per il caso Caputi. È il magistrato che ha spedito l’avviso di garanzia a Meloni. Condivide?

«Non commento le iniziative dei componenti del Csm, un organo costituzionale. Ma la vicenda in sé è chiara: l’informativa dei servizi su Caputi non doveva finire nel fascicolo della Procura». […]

 

giorgia meloni tommaso foti - foto lapresse

Quindi non pensate a una trattativa bilaterale Roma-Washington?

«Chi sostiene queste teorie mira solo a sminuire il ruolo dell’Italia, un’invidia da poveretti. Forse qualcuno è ancora vedovo dell’essere stato chiamato Giuseppi».

 

I centri in Albania sono vuoti. Aspetterete la decisione della corte di giustizia europea o interverrete prima con un nuovo decreto?

«Intanto nella corte numerosi stati Ue hanno aderito alla nostra posizione. Il che smentisce la narrazione della sinistra che descrive questa politica come dissennata e contro le regole europee. Non è così. Dopodiché valuteremo se intervenire con un nuovo provvedimento prima della sentenza».

 

matteo piantedosi e carlo nordio foto lapresse

Fanno rumore le chat di FdI pubblicate nel libro di Giacomo Salvini. Compare anche un suo messaggio, a proposito del famoso balcone di piazza Venezia: “Da lì parlava un gigante”. Pensa ancora che Mussolini sia un gigante?

«Io il nome di Mussolini non l’ho mai fatto. Era una battuta rivolta a Di Maio, che dal balcone parlava di abolire la povertà. E mi riferivo all’ars oratoria, non all’arte di governo.

 

Ci tengo invece a condannare il ripugnante atto vandalico alla foiba di Basovizza, proprio quando ricorrono gli 80 anni dell’eccidio di Porzûs, dove i partigiani comunisti eliminarono 17 partigiani cattolici delle brigate Osoppo. C’è un clima da memoria oscurata».

TOMMASO FOTI PAOLO SIGNORELLI tommaso foti protesta dei deputati pd sull assenza di giorgia meloni all informativa sul caso almasri foto lapresse GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY MANNELLI SUL FATTO QUOTIDIANOcorte penale internazionaletommaso foti 4tommaso fotigiorgia meloni tommaso foti